Non ricordo nemmeno io come Bred e Jeff accettarono Freddie nel gruppo, perché quando mi chiederanno di pescare tra i miei mille ricordi di lei il più strano, o felice, o spettrale, io racconterò loro di ciò che vidi quando io e i miei due migliori amici credevamo che la vita ci avesse sbattuto le porte in faccia, lasciandoci come dei sopravvissuti fuori dal mondo.
Due scarpe da tennis saettare davanti ai miei occhi e l'eterna mia domanda fino al 1975: "chi cazzo è Galileo?"
Ah, che data il 1975... eppure ci arriveremo, non temete.Era l'anno del 1970 quando Fred' entrò ufficialmente nel nostro gruppo.
«Perché il cantante vi ha mollato?» domandò Freddie un giorno.
Bred scrollò le spalle. «Non chiederlo a me».
Jeff scosse la testa ed incominciò a trovare dannatamente interessante la crepa sul muro.
Così, fortunata come sono, lo sguardo blu elettrico di Friederike saettò su di me.
«Primo, era uno stronzo» risposi. «Secondo, abbiamo litigato».
Bred rise. «Litigato? Lo stavi per ammazzare prima dello spettacolo».
«Sì, e lo rifarei ancora».
«E avevano anche un'altro bassista» spiegò Jeff.
«Stronzo anche lui, diceva che gli Smile non avrebbero avuto successo, così ha preso il suo bello strumento da quattro soldi e se n'è andato» ringhiai.
Freddie scoppiò a ridere. «Così vi chiamavate? Smile?»
«E così continuiamo a chiamarci» proferì Bred guardandomi con uno sguardo torvo.
«Ok, allora dovremmo apportare cambiamenti, non vi pare?»
«Perché?» chiesi. «Non va bene questo nome? Insomma, è carino, fa effetto, cosa manca?»
«La femminilità» esordì la corvina, avvicinandosi alla lavagna appesa al muro e prendendo il pennarello.
Certo, parlava colei che si era appena tolta un braccialetto con le borchie. Le borchie.
«Perché dovremmo essere femminili?» domandai alzando un sopracciglio biondo.
«Non ho detto che dobbiamo essere femminili, ho detto che manca la femminilità... Insomma, come potevi non risaltare agli occhi della gente? Sei l'unica femmina in un gruppo che si chiama Smile! La gente lo prenderebbe come difetto, no? E, per quanto tu voglia camuffarti dietro la batteria, risalti, te lo assicuro» disse tranquillamente Freddie.
Non sapevo se definirmi arrabbiata o infuriata.
«Invece,» continuò la ragazza, «faremo girare la cosa a nostro favore, che ne dite?»
Così, disegnò sulla lavagna un paio di lettere.
"The Queen Town".
Io, Bred e Jeff ci guardammo prima di scoppiare a ridere.
«Ok, cosa c'è che non va?»
«Probabilmente non ti sei accorta che ci sono due ragazzi in questo gruppo» la schernì Bred.
«Volete la guerra, eh?» sussurrò la ragazza, prima di riprendere il pennarello e mettersi all'opera sulla lavagna. «Rob, che segno sei?» domandò.
«Leone... Perché?»
«Le domande lasciale a dopo» ordinò con un tono stranamente intimidatorio.
«Bred, che segno sei?» richiese.
«Cancro».
«Jeff?»
«Sono leone anche io».
«Bene,» disse soddisfatta, «io sono vergine, quindi non mi resta che ricorrere alle fate... E ci vuole del viola».
«Fate?» ripeté Bred leggermente sconvolto.
«Viola?» domandai stizzita.
«Che ne dite di una fenice? Però bianca».
Non si scollava dalla lavagna, era appiccicata alla lastra bianca e stava disegnando qualcosa.
«Ho studiato grafica artistica e devo ancora completare gli studi... Voi?» domandò, facendo strisciare ancora una volta il pennarello sul suo lavoro non terminato.
«Idem» rispondemmo in coro.
«Bene».«Che stai facendo?» domandò Jeff quando Freddie non aveva intenzione di staccarsi dalla lavagna.
«Fatto!» esclamò, spostandosi di lato e riponendo il pennarello.
Un disegno di una fenice che proteggeva sotto le sue ali una grande "Q" con ai due lati due leoni rampanti, sopra un granchio e sotto due piccole fate era esposto sulla tavola bianca.
«Wow...» sussurrai scioccata. «E questo sarebbe...?»
«Il nostro logo» esclamò raggiante la corvina.
Mi alzai andando verso la lavagna, poi con la mano cancellai le parole "The" e "Town".
«Ecco,» dissi, «così è perfetto».
STAI LEGGENDO
Mi chiamavano "Regina"
Teen FictionAvere un obiettivo è la più grande dichiarazione di guerra che fai a te stesso. Sai di dover lottare. Sai di dover resistere. Sai di dover annientare pregiudizi e vecchie tradizioni. Non mi aveva mai detto nessuno che mi sarebbe costato il mio s...