"I Want To Break Free... again?!"

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«Guardate cos'ho trovato!» gioì Freddie entrando di corsa con una busta.
Io, Bred e Jeff ci osservammo scettici.
«Potrebbe scioccarvi» continuò divertita. «Pronti?»
Nessuno di noi mosse un muscolo, ma lei non ci badò ed estrasse dalla busta un paio di pantofole rosa a forma di coniglio nuove di zecca.
Bred si alzò velocemente e scappò al piano di sopra per rifugiarsi in quella che un tempo era camera sua.
Mi voltai verso Jeff, ma era già sparito, mentre la sua sedia cadeva con un fragoroso rumore di legno.
«Ehm...» mormorai allontanandomi piano dal tavolo. «Molto... carine».
Afferrai la maniglia della mia vecchia stanza e mi ci fiondai dentro chiudendo velocemente la porta.
«Oh, andiamo!» esclamò Friederike spazientita, rimasta ormai sola.
«Promettimi che non dovrò mai indossarle ed esco» le urlai di rimando.
«Prometto».
Uscii. «Per chi sono allora?»
«Se glielo dico, non verrebbe comunque» rispose, prima di mimare con le labbra "Bred". «Comunque,» continuò, «se volete le metto io» .
Jeff sbirciò oltre la porta.
«Sono per me?» domandò.
Freddie scosse la testa divertita. «No, non preoccuparti... E scendi anche tu, Bri, dai!»
Il castano si avvicinò alla ragazza, mentre il mio migliore amico scese velocemente le scale, prima di posizionarsi più lontano possibile da noi.
Io e Jeff scoppiammo a ridere.
«Che avete da ridere?» scherzò lui alzando le mani. «Meglio prevenire che curare, quindi non mi muovo da qui».
«Il primo che le tocca le mette!» urlò Friederike lanciando le pantofole a Bred.
Il ragazzo le prese al volo sconsolato.
«Ti tocca» lo schernii.

«I Want To Break Free» sillabai.
Friederike annuì.
«I Want To Break Free... di nuovo?!» ripeté Jeff.
Freddie annuì nuovamente.
«Io non lo metto quel coso» decretò il mio migliore amico.
Scoppiai a ridere.
«Dai,» si lamentò la ragazza, «è solo un video musicale! Quello di Bohemian Rhapsody ti è piaciuto, no?»
«Non dimenticherò mai quel fumo negli occhi, la vista appannata mi è rimasta per una settimana, stavo per diventare cieco» mormorò Jeff divertito.
Mi sfiorai per un attimo il ciondolo che mi aveva regalato Bred.
Quanti anni erano passati? Tredici? Quattordici?
Beh, eravamo ancora lì a discutere sui vestiti bizzarri scelti da Freddie.
Certo, eravamo dovuti sopravvivere a fidanzate, matrimoni, figli e quant'altro, ma ce l'avevamo fatta.
Mi tolsi esausta i guanti da cucina rossi.
«Non ce la faccio più» annunciai osservando la gonna blu che mi incorniciava i fianchi.
«Tu sei quella vestita meglio» replicò Bred incrociando le braccia.

E aveva ragione.

Aveva una camicia da notte di seta rosa confetto, i capelli erano arrotolati in numerosi bicodini. Ai piedi indossava ovviamente le ciabatte con la faccia da coniglio color pesca.
Jeff portava un cappello nero sotto la parrucca grigia, mentre, attorno alla veste color talpa, aveva un'ingombrante pelliccia beige.
«Non è vero» sentenziò Freddie.
Il castano le porse un'occhiata retorica.
«Va bene,» mormorò, «forse sei leggermente ridicolo... ma non è questo il punto!»

Leggermente?!

«Ah, no?!» esclamò il mio migliore amico. «Allora qual è il punto?»
Jeff gli porse uno sguardo assassino.
«Basta» sentenziò. «Sono solo vestiti».
Friederike scrollò elegantemente le spalle. «Io non so nemmeno cosa indossare sotto la parrucca... Insomma, chi diamine c'è in una casa? La nonna,» sorrise verso Jeff, «la zia di mezza età» indicò Bred, «e la studentessa di non so quale scuola strana» concluse osservandomi.
«Non credo che facciano portare questo coso in una scuola» ribadii sventolando un cappello di paglia intrecciata.
«Manca la mamma» notò il bassista.
Freddie sorrise raggiante. «Genio!»
«Due volte... wow» mormorò il ragazzo.
«Posso scegliere i tuoi vestiti?» domandò Bred esibendo un ghigno.
«No, grazie, non voglio morire» sentenziò sorridendo la corvina.

E siamo a due.

Lui alzò gli occhi al cielo incrociando le braccia sconsolato.
«Come vuoi» sospirò infine.

Mi chiamavano "Regina"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora