"And when were we going to hit a penguin?" "Again?!" "Freddie, She was a Nun."

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«Non andremo mai più in Giappone, contenti?» propose Jeff.
Ok, eravamo ubriachi, ma quello era uno dei migliori propositi mai fatti.
«Tutte le cose migliori ci sono capitate lì!» ribatté Bred.
«E quando stavamo per picchiare un pinguino?» domandò Freddie.
«Ancora?!» esclamai spazientita.
«Freddie, quella era una suora» le ricordò il mio migliore amico per la seicentesima volta.
«A pensarci,» ragionò Jeff, «è molto meglio dire di aver picchiato un pinguino che una povera suora innocente».
«Di sicuro non era disarmata» proferii continuando a bere la mia birra.
«Ma in Giappone è legale mangiare una pistola?» chiese Bred con volto ebete.
La cosa grave non è che pose quella domanda assurda, ma che ragionai per rispondergli.
Vi ho già detto che eravamo ubriachi?
«In Inghilterra è legale?» chiese Friederike, prima di sgranare gli occhi e di afferrare il telefono.
«Che fa? Fred', che cosa cazzo stai facendo?» domandai.
«Mi manca Deli, quindi la chiamo» proferì scrollando le spalle.
«Geniale» sussurrò Jeff.
«Si possono chiamare i gatti in Giappone?» chiese stupito Bred.
«No... cioé, sì... Ma... Fred', sta da Marius e non puoi chiamare Mar...» borbottai, prima di essere interrotta dalla voce della ragazza.
«Ehi, Marius!» sorrise parlando a telefono. «Mi passi Delilah? Voglio dirle che mi manca... Sì, certo, mi manchi anche tu, ma ora passami Delilah».
«Ma lo sa che i gatti non parlano?» domandò stupidamente Jeff.
«Non credo proprio» risposi ridendo.
«Amore mio!» la salutò affettuosamente Freddie.
Con mia grande sorpresa, udii un miagolio oltre la cornetta del telefono.
«Cosa?!» esclamò la corvina. «E tu lo hai mangiato? Mpenzi wangu, sei un amore!»
Bred scoppiò a ridere spargendo birra dappertutto, trascinando nell'ironia anche me.
«Perché ridete?» chiese il ragazzo osservandoci.
Scrollai le spalle continuando imperterrita a ridere. «Non lo so!»
«Ieri,» incominciò Bred cercando di trattenere le risa, «Christine mi ha detto che Robbie è insopportabile, da allora non le parlo più!»
Jeff scoppiò anche lui a ridere, mentre io incitavo Bred a continuare la storia bevendo generose sorsate di birra.
«E ora dico che ha ragione! Sì, ha ragione: sei insopportabile!» aggiunse continuando a ridere e a spargere birra dappertutto. «Allora, perché ti sto sempre vicino? Il bello è che sono arrivato ad una conclusione: io ti amo!»
Eravamo sul punto dell'isteria.
In quel momento l'obiettivo vitale era respirare, bere e ridere contemporaneamente cercando di non morire.
Scoppiammo tutti e tre a ridere.
«No, davvero, ti adoro!» insistette il mio migliore amico. «È una bella storia, no? La parte migliore è che non vedremo più quella ragazza... bellissima... dolcissima... assolutamente stupenda...»
Mi alzai con fare deciso, cercando di non ricascare sulla sedia.
«Non lo accetto!» affermai innalzando la bottiglia vuota come un trofeo. «Sai chi ti vuole bene più di Robbie Meddows Taylor? L'ubriaca Robbie Meddows Taylor!»
«Quindi?» chiese Bred.
«Quindi andremo a parlare con questa Christine di cui tanto ti vanti!» annunciai.
Friederike chiuse la telefonata in lacrime.
«Mio Dio, Freddie, che cos'è successo?» domandò Jeff.
«Delilah ha ucciso un piccione...» spiegò tra i singhiozzi.
Io e Bred scoppiammo a ridere, mentre Jeff cercava inutilmente di consolarla.
«L'amore della mia vita è un'assassina! Ha ucciso un piccione a mani nude!»
«A zampe nude, vorresti dire» la corressi.
«Sì, è quello che ho detto!»

Come siamo arrivati a questo manicomio?
Bella domanda, davvero.

Mi chiamavano "Regina"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora