They called me "Queen"

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Osservo Bred accanto a me incrociare le braccia ed appoggiarsi al muro con aria altezzosa come ha sempre fatto.
«Jimmie morì nel 2010 e con lei ogni cosa che lega veramente Freddie Mercury ad un ricordo umano.
Perché lei era qualunque cosa con la quale noi volessimo mai minimizzarla, ma nessuno potrebbe definirla umana» sussurro con una nota di rimpianto nella voce. «E questo è tutto: ecco come si sono incontrate Jimmie e Freddie... Smancerie, litigi e canzoni comprese...» osservo per un instante gli occhi dei giornalisti davanti a noi. «E poi... insomma, quello che abbiamo passato non si può cancellare dalla memoria di ciò che è rimasto dei Queen... Sono stata io a scrivere Death On Two Legs per vendicarci della Trident, il capolavoro da disco di Jeff è nato grazie alla troppa creatività post-traumatica e, sì, lo show continua perché Bred ha decretato ciò e... Posso farvi una domanda? Rispondete sinceramente...» faccio scivolare lo sguardo per un secondo oltre la folla e il mio cervello non può stentarmi dal ricordarla ancora. «Se Jimmie non si fosse rifugiata nel bar preferito di Fred', se non avesse mai fumato per qualcosa come dieci anni fuori casa nostra, se non avesse mai amato la mia amica... Freddie Mercury sarebbe diventata ugualmente una leggenda? Sinceramente, non lo so, ma, più ci penso, più un'altra domanda mi sorge spontanea...» noto divertita il mutismo dei ragazzi davanti a me. «Lei sarebbe stata la stessa persona?»

Mi chiamavano "Regina"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora