5.benvenuta!

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Stavolta la sveglia suona alle 7:30 e mi sento molto riposata.
Pensavo di dover andare molto presto in sede, ma mi hanno detto che posso fare con calma quindi è probabile che vada con Carlos.

Mi alzo dal letto, mi cambio e faccio un po' di skincare.
Sono già vestita da lavoro (anche se non so minimamente se mi stia vestendo bene o meno) e mi avvio verso la sala colazione essendo quasi le 8.

Scendo le scale per arrivare nella saletta e intravedo già Carlos al telefono che probabilmente mi aspetta.

"Buenos dias hermoso!" gli dico quando ormai sono quasi da lui.
"Andromeda! ¡Pensé que ya no llegarías! (=pensavo non saresti più venuta)"
"Come potevo dire di no al mio amico Carlos?" dico sedendomi e dandogli un abbraccio.
"Forza andiamo a prendere qualcosa da mangiare" mi propone dopo 5 minuti che parliamo.

Prendiamo le cose da mangiare e sono semplicemente divine.
Starei qua per tutto il resto della mia vita.

"Scusami, magari ti sto attardando" gli dico pulendomi la bocca, dopo circa 15 minuti che siamo qua.
"Tranquilla, non ho un granchè da fare in realtà. Devo solo dare alcune misure e poi volo in Spagna stasera".

Quando mi dice che deve tornare in Spagna, mi sento un po' spiazzata e triste.
E' l'unica persona con cui stia facendo davvero amicizia e, nonostante siano passati solo due giorni, penso di potermi fidare.

"Non rimani ancora un po'?" chiedo quasi speranzosa che sia solo uno scherzo.
"Me encantaría quedarme, pero tengo que volver a entrenar (=mi piacerebbe restare, ma devo tornare ad allenarmi). L'inizio di stagione non è lontano"
Annuisco un po' triste.

Prende il mio telefono e ci salva il suo numero di cellulare.
"Così puoi scrivermi quando ti senti sola o triste" dice dandomi un bacio sulla testa.
Abbiamo solo due annetti di differenza, ma sembra un fratellone più grande. Poi è così tato.
"Va via anche Charles?"
"Domani mattina. Torna a Monaco" annuisco anche a questa risposta. Non che abbia fatto chissà quale amicizia con lui, però ci intendiamo molto bene e mi spiace non rivederlo fino alla fine di febbraio (periodo in cui cominciano le simulazioni e tutta l'altra parte di preparazione).

"A te hanno dato un orario a cui andare?" mi chiede mentre ci stiamo avviando verso le stanze per darci un'ultima sistemata.
"In realtà no, perciò ho pensato di andare con te"
"Va benissimo. Tra 10 minuti nella hall, va bene?" mi chiede.
Annuisco e separiamo le nostre strade per andare nelle nostre rispettive camere.

Mi lavo di fretta i denti, mi sistemo un attimo e torno giù a rincontrare Carlos.

Arriviamo in fretta alla sede e si propone di accompagnarmi fino all'ala degli ingegneri, visto che non so minimamente dove debba andare.

"Aspetta un attimo qua che devo vedere se è il posto giusto" mi dice quando siamo davanti ad una porta.
"Va bene" attendo lì come un pirla finché non sento che mi grida di entrare.

Entro e mi ritrovo davanti ad una schiera di persone che mi gridano "benvenuta!"

"Cosa significa?" dico tra il divertito e il confuso.
"E' da un bel po' di tempo che il team non ha un componente nuovo, quindi volevamo accoglierti nel migliore dei modi! Tranquilla che facciamo così quasi sempre, non è proprio una stranezza" dice Elkann.

Mi guardo intorno e mi sento sempre più confusa.
"Continuo a rimanere sorpresa da questa azienda" dico avvicinandomi al resto dello staff.
Mi presento a tutti quanti, consapevole di ricordare solo 3-4 nomi di tutti quelli che ho sentito.
"Scusate ma ci metterò un po' a ricordarmi tutti i nomi" dico imbarazzata.
"Nessun problema! Tanto abbiamo una stagione davanti insieme" mi risponde un uomo che credo si chiami Enrico.

No scherzo, sicuramente si chiama Enrico, ma non ricordo quale dei 3 capi tecnici.
Siamo messi bene con gli Enrico.

Continuo a parlare un po' con tutti quelli che mi si avvicinano finché sento la voce inconfondibile di Charles.

"Ehilà Andromeda!" mi giro verso la sua direzione e vedo che sia lui che Carlos hanno in mano un sacchetto, tutto rosso ovviamente.
"Tutto il team vuole regalarti delle cosette. Ormai sei dei nostri"
Apro il sacchetto che mi porge Charles e penso di poter svenire dallo sclero.

"E' la divisa!" dico tutta elettrizzata.
Le altre persone vicino a me si mettono a ridere e applaudire allo stesso tempo.
Dentro il sacchetto di Carlos trovo un'altra divisa che però serve per altre occasioni.
"Ovviamente non sono le uniche che avrai, essendo la stagione lunga, ma è un piccolo regalo iniziale" dice Mattia stringendomi la mano.

"Non so quanto ti piacerà questa cosa, ma devi fare una foto con me e Mattia, perchè dobbiamo annunciarti come nuovo membro del team. Ai media e alla Formula 1" non mi piace stare così tanto al centro dell'attenzione, ma se sono regole le seguirò.
"Va bene signor Elkann, nessun problema"

La giornata passa molto velocemente.
Sono rimasta tutto il tempo con Mattia che mi ha mostrato dove e come lavorano e mi sono messa sotto anche io a fare qualcosa.
Il team è molto gentile e mi ha subito accolto nonostante la mia inesperienza e ancora tutta l'emozione in circolo.

Ho visto i prototipi delle vetture e devo dire che sono magnifici. Se i prototipi sono stupendi, non oso immaginare che mostri di macchine che vengono fuori.
Lo so, sembro esaltata.

Verso le 18 mi dicono di tornare in Hotel perchè ormai vanno via tutti quanti e domani devo essere in sede alle 7:30 precise.
Finalmente si comincia a lavorare seriamente... non ce la facevo più di occasioni mondane.

Torno sempre con Carlos e mi tocca salutarlo.
"Nos vemos en un mes Didi (=ci vediamo tra un mese)" dice abbracciandomi mentre sta per salire in auto e andare verso l'aeroporto.
"A pesar de conocerte hace poco, te voy a extrañar. Gracias por la compañia y la sorpresa(=anche se ti conosco da poco, mi mancherai. Grazie per la compagnia e la sorpresa)"
"No tienes que agradecerme nada y sabe que era el monegasco que queria la sorpresa (=non mi devi ringraziare di nulla e sappi che è stato il monegasco a voler la sorpresa)"

Lo guardo un po' divertita e sorpresa.
"¿Serio?" annuisce e va ad abbracciare anche Charles, prima di salire e sfrecciare via.

"E rimasero in due" dico andando verso l'altro pilota.
"Dai rientriamo che fa freddo" mi avvolge le spalle con un braccio e rientriamo nella hall dove decidiamo di sederci un po'.

"Che vi siete detti te e Carlos?" chiede curioso.
"Ci siamo scambiati le ricette per la paella" dico prendendolo in giro e scoppiando a ridere.
"Sei proprio simpatica" dice facendomi una smorfia antipatica.
"Come mai sei così curioso?"
"Perchè ho sentito dire da Carlos la parola 'monegasco' e penso di essere l'unico qua in zona"
"Mi ha rivelato che la sorpresa è stata un'idea tua" appena glielo dico vedo che arrossisce poco poco.
"Sgamato!" gli dico puntandogli il dito contro.
"Era un modo per farmi perdonare per ieri sera. Non volevo venire meno alla scommessa e alla gentilezza"
"Tranquillo Charles, va bene così" dico rassicurandolo.
"E invece no. Che ne dici se tra un'ora ti porto da qualche parte a cena? Guidi tu" rimango spiazzata per tipo la quinta volta oggi, ma accetto.

Voglio troppo guidare quell'auto.

"Alle 19 nella hall" mi dice una volta che entrambi ci avviamo verso le nostre stanze.

Ho un'ora per prepararmi.
Aiutatemi.


Angolo autrice
COME VI AVEVO DETTO... ECCO A VOI TANTE SORPRESE!
Carlos è partito, però c'è sempre un certo monegasco in zona ehehehe.
Innanzitutto... grande bordello al GP di oggi e parecchia delusione verso la FIA per come ha gestito gli ultimi giri. Solo un grande bah.
Complimenti a Max come al solito e ricordate, mai fare dei fischi ad un pilota... rispettate sempre tutti quanti.
Comunque, buon inizio di scuola🙃, tentiamo di sopravvivere

Predestinati ||Charles Leclerc||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora