"Muoviti cherie. L'aereo ci aspetta, ma non per sempre"
"Lo so Charlie, dammi un secondo"
Dobbiamo prendere il primo aereo per l'Australia e Charles, Joris, Andrea e Arthur stanno aspettando solo me che mi ricomponga dal metal detector.Ho dovuto togliere cintura e scarpe perchè continuavano a suonare e penso di aver fatto una figura di merda con tutto l'aeroporto, ma va bene lo stesso. Cos'è la vita senza figure di merda?
"Forza prendo io lo zaino" dice prendendomi lo zaino di mano per fare più velocemente. Starei a ribattere, ma non abbiamo tempo ed è meglio spicciarsi.
Abbiamo perso un po' di tempo quando siamo arrivati perchè c'erano un po' di fan e non poteva lasciarli senza nemmeno una foto o un autografo.
Mi rimetto in fretta gli occhiali che stavo per dimenticare nel contenitore e, con passo spedito, torno dai 4 moschettieri."Tutto a posto?" mi chiede Andrea.
"Sisi, mi stavo dimenticando gli occhiali"
"Sei una talpa senza" mi dice Charles ridendo.
"Mai come te"
"Simpatica" dice mettendomi un braccio intorno alle spalle e continuando a camminare.
"Più di te sicuro"
"Smettila di prendermi per il culo"
"No Andromeda continua. Sai quante volte prende me in giro?" dice Arthur ridendo.Continuiamo a parlare tutti e 5 finchè arriviamo al gate per l'imbarco e riusciamo a salire velocemente sull'aereo.
Ho una voglia matta di dormire, ma dobbiamo seguire un certo programma per non avere troppo jet-lag visto che abbiamo da lavorare non tanto, di più.Io mi metto vicino a Charles, come sempre praticamente, e decidiamo di guardare un film per non rischiare di addormentarci. La tentazione di dormire è tanta, ma resistiamo.
"Serve qualcosa di figo e movimentato, altrimenti mi vedrai dormire tra 5 minuti" dico appoggiando la mia testa sulla sua spalla.
"6 underground?"
"Andata"Mettiamo il film e ci facciamo delle domande ogni tanto per capire se l'altro è sveglio e, stranamente, nessuno dei due ha rischiato di addormentarsi.
"Ti sta bene questa tuta" gli dico mentre continuo a guardare il film.
"Sì, mi fa un bel fisichino. Poi è morbidissima"
"Per tutte queste ore di viaggio ci sta e non poco"
"Anche la tua di tuta non è male: pantaloni larghi e una felpa mia. Meglio di così non si può" dice sorridendo e dandomi un bacio sulla testa.Finiamo di guardare 6 underground e ci mancano ancora 3 ore prima di poter metterci a dormire. Sto letteralmente crollando, ma mi riprendo alla vista di un caffè e del cibo.
"Ora sì che si ragiona" dico io già pronta a mangiare... ho un buco nello stomaco che non avete idea.
"Attenta a non ingozzarti" io faccio un'espressione del tipo 'io? Ma quando mai?' e lui cerca di non scoppiare a ridere.
"Taci Leclerc"
"Io faccio quello che mi pare Garcia"
"Attento a come parli"
"Ah sì? Altrimenti?" gli piace troppo prendermi in giro. E' la sua specialità quella di fare il fastidioso.Charles' POV
"Se non sto attento a come parlo cos'è che fai? Mh?" dico girando la testa verso di lei e guardandola. Fortuna che noi e e gli altri 3 siamo separati da una tenda... non sia mai che qua volino scintille.
"Non saprei... potrei lasciarti frustrato per tutto il periodo di gara e sarebbero tanti tanti giorni signor Leclerc"
"Se non mi provochi, io sto anche buono"
"Sai che a me piace mettere i bastoni tra le ruote" dice giocherellando con la zip della felpa.Perchè non me ne sto zitto più spesso? Il silenzio ogni tanto è meglio del parlare.
"Ricorda di dove siamo" dico più a me che a lei.
"Sei tu quello ce ti stai facendo film, io sto soltanto coccolando il mio ragazzo. Non posso?" dice facendo il suo solito sorrisino.
"Non peggiorare la situazione Andromeda" dico prendendo la sua mano furba e rimettendola al suo posto.Io non mi so controllare e l'hanno capito pure i muri, quindi, per stare tranquillo, necessito che una certa persona non faccia la provocatrice.
E se lo fa... beh, ci siamo capiti.
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Predestinati ||Charles Leclerc||
FanfictionFormula 1 e Ferrari. Queste due cose sono, da sempre, la passione di Andromeda Garcia. Lei è una semplice ragazza italo-spagnola nata e cresciuta a Monza con la passione per le auto. Il suo sogno è sempre stato entrare in Ferrari e, con un pizzico d...