130.notte di nozze

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(dopo le nozze cosa può esserci se non la grande notte di nozze? Siete avvisate🫣 e non sapete quanto mi sia imbarazzata a scriverlo ahahaha però ogni vostro desiderio è un ordine)

"Forza forza signor Leclerc, muovi il culo"
"Aspe che mi asciugo ancora un po'" dice sedendosi di nuovo di fronte alla stufetta.

Siamo rimasti solo io e lui, un bel chiaro di luna e la luce fioca emanata da qualche lucina sparsa qua e là.

"E siamo sposati"
"Proprio così cherie... mi fa strano crederci. Quando mi guardo la mano sinistra mi aspetto sempre di trovare quell'anello per i parametri vitali e, invece, vedo la fede. Non mi ci abituerò tanto presto"
"Io non mi ero ancora abituata all'anello di fidanzamento e puff, ecco un altro anello"
"Però ci sta molto bene l'appellativo di 'signori Leclerc'"
"Fa molto 'power couple' in effetti"
"Noi lo siamo sempre stati" dice dandomi un bacio e bagnandomi un po' con quei suoi capelli umidicci.
"Ci conviene tornare in camera e darti una sistemata prima che ti ammali"
"E prima di bagnare tutto il letto"

Si alza, mi prende per mano e torniamo in stanza.

"Vado ad asciugarmi velocemente. Non osare toglierti qualcosa"
"Ti aspetterò con molta ansia" dico ridendo e stendendomi sul letto.
"Sarò un fulmine"
"Conto"

Prendo un attimo il telefono, reposto qualche storiella, salvo qualche foto e rispondo a qualche messaggio nel frattempo che il principino si asciuga per bene.

"Eccomi amore. Bello e asciutto" dice mettendosi in posa.
"Per fortuna che ci hai messo poco, altrimenti mi sarei addormentata" cazzata, sono così su di giri che niente potrebbe farmi dormire.

O quasi tutto.

"Sì certo, immagino che sei stanchissima a tal punto da voler saltare la prima notte di nozze" dice avvicinandosi con un sorrisino sul volto.
"Ma guarda, avrei fatto da sola caso mai"
"Non avresti fatto proprio niente, ti conosco come le mie tasche cherie" impossibile ingannarlo quando conosce vita, morte e miracoli di me.

"Io però mi devo struccare caro" mi alzo ridendo e vado a struccarmi.
"Oh avanti, non puoi tardare un po'?" dice cingendomi da dietro i fianchi e baciandomi le spalle.
"E svegliarmi come un panda? Nah, passo... però te potresti sempre cominciare fare qualcosa" dico spingendomi verso di lui e sentendolo già in difficoltà.
"Cazzo Garcia"
"Ahia Leclerc, dobbiamo ancora imparare a trattenerci" dico ridendo.
"Se non ci tratteniamo alle gare, non vedo perchè debba farlo il giorno del mio matrimonio"

Finisco di struccarmi in men che non si dica e ora sono totalmente pronta.
"Tutta tua"
"Tutto tuo"
Mi gira verso di sé e comincia a baciarmi con foga e passione, come se non lo facesse da anni.

Mi poggia con la schiena al muro e le sue mani vagano come non ci fosse un domani, sopra e sotto il vestito.
Non che le mie facciano tanto diversamente.

"Mamma mia se ti amo cherie, non hai idea"
"Un minimo di idea ne ho, tranquillo" dico sorridendo.
"Non riesco nemmeno a descriverti il modo in cui mi fai sentire, ma spero tu l'abbia capito"
"Lo so amore mio, lo so" dopo il momento dolce miele, torniamo nell'era passionale.

Mi porta sul letto e fa attenzione a non fare stupidaggini con il vestito mio e con i suoi (anche se ancora umidicci).
"Mi dispiace quasi toglierti questo vestito bianco"
"Davvero?"
"Nah, non in questo momento più che altro" ride e cerca il modo di togliermelo senza fare danni e ci riesce signori e signore.

"Sei e rimarrai la migliore visione che i miei occhi possano vedere. Con o senza vestiti"
"Dai che poi mi emoziono"
Si riabbassa sul mio volto e mi dà un bacio su ogni centimetro del mio corpo: viso, collo, clavicole, spalle, petto, seno e pancia finchè arriva al ventre.

Predestinati ||Charles Leclerc||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora