23.sotto la pioggia

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Sono sulla via per Milano e sono imbottigliata nel traffico.
Ovviamente.

Ho passato la giornata con mio padre, abbiamo fatto visita a mia madre e le abbiamo lasciato dei fiori.
E' stato un momento molto brutto e malinconico, però sappiamo bene entrambi che dobbiamo lottare continuamente anche per lei e non buttarci mai giù.
"E' sempre qua con noi papà"
"Lo so cara, ma mi manca tantissimo. Sai, è stata la compagna della mia vita ed è andata via troppo presto... volevamo invecchiare insieme e occuparci dei nostri nipotini come una coppia qualunque, ma il destino ha avuto altri piani per noi. Io so che la rincontrerò prima o poi da qualche parte. Per ora voglio godermi il tempo che ho con te" mi disse abbracciandomi.
"Anche io papi. Te quiero mucho"
"Yo tambien"

Poco prima di partire per Milano, il grande papi Garcia ha deciso di volermi fare il solito discorsetto che prima o poi tutte le ragazze si devono subire.
"Presta sempre attenzione eh. Anche se quel Pierre mi piace, pensa sempre con la testa e stai sempre attenta. E ricordati, soprattutto, di scegliere sempre ciò che ti dice il cuore. La testa devi lasciarla da parte certe volte. Se io avessi ascoltato la testa, tu ora non saresti qui. Ricordati, ti prego, di seguire sempre il cuore con cautela"

Lui ha capito che c'è qualcosa che mi gira per la testa in continuazione, ma non mi ha chiesto nulla perchè sa che prima o poi lo saprà. Tempo al tempo.

Come detto prima, ora sono in macchina e sto facendo una fila della miseria ai caselli.
E' urtante l'autostrada.
E pensare che non è nemmeno l'ora di punta.

Nel frattempo sto parlando con Carlos. Ormai sapete bene che non riesco a stare in macchina senza fare qualcosa.

"Stasera ti vedi con Pierre?"
"Yep, usciamo a mangiare il sushi in teoria. Prima faccio tappa casa per vedere un po' com'è messa e poi mi raggiunge. Sinceramente non vedo proprio l'ora"
"Sai che sarete in luogo pubblico?"
"Lo so e questa cosa mi spaventa un po'. Non voglio che girino voci su di noi perchè comunque non siamo ancora nulla, ma non possiamo nemmeno nasconderci in continuazione per paura di foto"
"Prestate solo attenzione. Non dovete rispondere a nessun tipo di domande se non volete. La vita è la vostra e i media devono starne fuori finchè non decidete voi di affermare o smentire"
"Grazie Carlos che ci sei sempre e dai sempre consigli saggi" dico sorridendo. Cosa farei senza questo ragazzo?
"Ti ringrazio per queste lusinghe Didi. Charles l'hai sentito?"
"Mi ha scritto oggi per sapere come stava andando la giornata e ha detto che per qualsiasi cosa lui è a disposizione"
"Sa cosa significa stare senza un genitore e non vuole che tu ti senta male male male"
"L'ho ringraziato molto infatti. Sai che mi mancate?"
"Anche tu ci manchi tanto. Però fidati che ti stuferai di noi durante questa stagione"
"Mh non saprei sai?"

Parliamo per tipo un'altra mezz'oretta finchè io arrivo a casa mia, finalmente.

Entro in casa e la trovo perfettamente in ordine. Spalanco un po' le finestre e sento entrare una bella brezza serale.
"Proprio bello questo posto" mi dico da sola. Sì, sono un po' egocentrica. Penso l'abbiate capito.

Sistemo un attimo la borsa che avevo portato, faccio una doccia veloce e mi preparo per la serata con Pierre.
In teoria andiamo al sushi e poi facciamo un bel giretto per Milano (principalmente zona Duomo). Poi in realtà il tutto verrà da sè.

"Cosa vedono i miei occhi" dice Pierre quando gli apro la porta di casa.
"Una magnifica donzella" dico io ridendo e mettendomi la giacca.
"Proprio una bella visione" mi dice dandomi un bacio.

@andromeda.garcia's story

garcia's story

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