38.lontani ma vicini

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Charles's POV
Buona Pasqua a quanto pare.
Non so quanto buona possa essere visto che sembro ancora uno zombie.

"Forza fratello" mi dice Arthur dandomi una spintarella.
Abbiamo deciso di festeggiare a casa mia, almeno tento di ridare un po' di vita a questo posto, però il mio cattivo umore non cambia così facilmente.
"Tranquillo Arthur, mi riprenderò coi miei tempi"
"Non cincischiare troppo perchè c'è Imola settimana prossima e devi essere carico, ok?"
"Sisi, lo so" dico liquidando in fretta il discorso.

Mamma sta cucinando, Lollo è in cucina che la aiuta e io sono steso sul divano e fissare il soffitto. Penso sia diventata la mia attività preferita da qualche giorno a questa parte.

"Alzati da quel divano e smettila di essere un parassita" continua a dire Arthur mentre sistema il tavolo.
"Tu sei a casa mia, quindi qua il parassita saresti tu"
"Povero divano che assumerà la forma del tuo sedere" dice ridendo e schivando un cuscino lanciato dal sottoscritto.
"Tiè, manco la mira hai. Perdi colpi"

Magari vi potrebbe sembrare insensibile a tutto ciò che sta succedendo, ma in realtà è il suo modo per tirarmi su di morale.
E' un po' scemo come me e sa che il sorriso mi rispunta solo con battute senza senso.

"Smettetela bambini" dice Lorenzo cominciando ad apparecchiare con tutte le varie portate.
"Guarda che non siamo piccoli" dico alzando la schiena dal divano.
"Dai, ti manca solo il culo e ci sei" dice Arthur morendo dal ridere.
"Smettila idiota" dico alzandomi seriamente.
"E' risorto!" ora si becca uno schiaffo.
"Te vuoi le botte"
"Avanti femminuccia sono pronto" e cominciamo a rincorrerci proprio come facevamo da bambini.

"Non cambiate proprio mai eh" dice mia madre sorridendo e scuotendo il capo incredula.
"Mai maman" dico dandole un bacetto sulla guancia e prendendo una bottiglia di vino che mi aveva dato Pierre un po' di tempo fa.

"Vado un attimo a mettermi qualcosa di carino" dico andando in camera e aprendo l'armadio per cercare qualcosa di decente da mettermi.
Alla fine opto per una bella camicia semplice e dei pantaloni neri. Basic, ma almeno non sembro un barbone in casa mia.

Prendo il telefono per fare un po' di auguri in generale e trovo un suo messaggio nel gruppo che abbiamo io, lei e Carlos.

A: tra poco arriva la nuova compagna di papà. Mi sto cagando sotto, aiuto.

Charles: tu devi stare tranquilla e non preoccuparti troppo. Se sei stressata, si nota. Prendila con leggerezza

Carlos: ha ragione Charles, cabeza alta!

A: cabeza alta por nada Carlos, tengo miedo

Charles: traducete per il povero monegasco

Carlos: si sta cagando sotto

Chares: mon dieu respira e vedrai che tutto andrà bene, massimo scappa da Pierre a Milano

A: è in Francia dai suoi. Mi riparo sotto un ponte al massimo

Charles: Monaco non è lontano se vuoi venire ahahah

A: magari vengo davvero se la situazione non mi piace

Carlos: ti direi di venire in Spagna, ma è un po' lontana

A: grazie per il pensiero, vado che sono arrivati tutti e tre

Carlos: buona fortuna💪

Charles: forza forza didi

Esco da whatsapp e sorrido scuotendo la testa, proprio come ha fatto mia madre prima.

Predestinati ||Charles Leclerc||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora