104.opportunità

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Charles' POV
"Ciao Susie, come stai?" sbarro gli occhi e per poco non mi strozzo con l'acqua.

"Susie?" mimo con le labbra.
Lei annuisce più sconvolta di me e continua a parlare cercando di non sembrare troppo confusa.
"Metti in vivavoce" dico io a bassa voce. Sì, sono un ragazzo molto curioso.

Mette in vivavoce e si avvicina ancora di più a me.

"Dimmi tutto Susie. Scusa se sembro strana, ma sono sorpresa. Non mi sarei mai aspettata una tua chiamata"
"Sì, immagino che sia un po' strano visto che non ti ho mai chiamata effettivamente. Guarda, non voglio rubarti troppo tempo perchè so che è tardi e ti starai riposando, però è urgente e dovevo dirtelo subito" sbarra ancora di più gli occhi e la vedo in una posizione difficile.
"Sono pronta, dimmi tutto ciò che devo sapere"
"Sai che sono diventata Managing director della F1 Academy tutta al femminile?"
"Certo che lo so, infatti non vedevo l'ora di vederti per congratularmi, ma direi che posso farlo già adesso. Veramente complimenti, farai un buonissimo lavoro"
"Grazie per le tue parole Andromeda, molto belle e ti ringrazio. Essendo Managing director, diciamo che ho un bel po' di voce su tante cose..." diciamo che sto mezzo capendo dove sta andando a parare.

"Ok..." sento abbastanza curiosità e confusione nelle parole di Andromeda.
"Non ti chiedo di diventare pilota perchè so che hai già il tuo lavoro e, perchè, si sono già tenute le selezioni e abbiamo già tutte quante... però volevo chiederti un favore grande quanto una casa"
"Mi hai messo tanta curiosità, lo ammetto. Spara tutto"
"A noi serve un collaudatore di vetture e che possa dare feedback tecnici, meccanici e di prestazione in modo accurato proprio nel momento in cui guida. Non possiamo far salire i piloti per ovvi motivi e so che te ne capisci e non poco di queste cose. Facendo delle ricerchine ho scoperto che sei stata anche un pilota in passato, perciò ti piacerebbe fare da collaudatrice di vetture? Non è una cosa a tempo pieno, anzi, ma nel momento del bisogno te saresti fondamentale" io sto per saltare dal divano e stappare lo champagne, lei è così sconvolta (in positivo dico) che non riesce neanche a parlare.

"Andromeda? Ci sei ancora o è caduta la linea?"
"Nono ci sono. Sono onoratissima e felicissima, non riesco ancora a metabolizzare la possibilità che mi stai offrendo"
"So che hai tante altre cose da fare perchè non è semplice essere capo delle strategie, però mi piacerebbe darti questa opportunità per immergerti ancora di più in questo bellissimo mondo. Non ti metto grande fretta, però avrei bisogno di una risposta il prima possibile perchè bisogna a cominciare a girare... la settimana dei primi collaudi è quella tra Jeddah e Melbourne"
"Imminente quindi"
"Esatto"

"Accetta, forza" le dico io.
"Sicuro?" 
"Avanti, non vorrai mica sprecare quest'opportunità grande quanto una casa. Se poi vedi non riuscirci, molli" annuisce e torna a parlare con Susie.

"Te ci sarai a Jeddah?" le chiede.
"Certo, quindi direi di parlare faccia a faccia e parlare anche di eventuali contratti"
"Allora a Jeddah discutiamo, ma sappi già che ci sono. Non potrò mai ringraziarti abbastanza per tutto ciò"
"Te lo meriti Andromeda. Come detto prima, non è un lavoro a tempo pieno, ma penso ti faccia piacere tornare su una vettura di tanto in tanto"
"Più che piacere"

Parlano ancora un po' e io tiro fuori veramente lo champagne. Mo si sboccia.

Sento che si salutano e poi la vedo corrermi in braccio.
"Cazzo Andromeda conquisterai il mondo" dico abbracciandola più forte che posso. Non avete idea di quanto sia contento per lei.
"Non ci posso credere Charlie. Tornerò a guidare a livelli alti! Certo, come collaudatrice, ma rimetterò piede in una vettura!" dice piangendo dalla felicità. 

Le asciugo quelle due lacrime che le erano scese e le do un bacio lungo e dolce.
Non sapete quanto si merita tutte queste cose.

"Guiderai e come guiderai, mamma mia" dico aprendo lo champagne e versandone un po' ad entrambi.
"Farò scintille" dice ridendo.
"Le farai eccome. Non hai idea di quanto ti ami" dico prendendola per mano e uscendo sul balcone.
"Lo so e, nonostante lo sappia, voglio che continui a dirmelo"

"Ti amo, ti amo, ti amo, ti amo. Te lo dico adesso e te lo dirò per tutto il resto delle nostre vite"

Brindiamo, beviamo un pochetto, però poi mi sale un dubbio esistenziale.

"Ma te non hai la licenza per poter guidare una vettura"
"In realtà sì" dice sorridendo sotto i baffi.
"In che senso?"
"L'ho fatta qualche mese fa. Mattia mi aveva parlato di questo progetto un po' di tempo fa e mi aveva accennato il fatto che, magari, mi avrebbero chiamata"
"Perchè non me l'hai detto?"
"L'ho fatta prima che ci mettessimo insieme e poi è passata in secondo piano. Non pensavo potesse servire effettivamente a qualcosa, invece sono bella fortunata ad averla fatta, altrimenti la vettura neanche col binocolo l'avrei vista"
"Wow" dico sinceramente stupito. Piena di sorprese questa ragazza.
"Ti sei offeso per non averlo saputo?"
"Sinceramente no. Potrei fare il finto permaloso, però non me la sento proprio. Io non sapevo fossi stata un pilota fino a qualche mese fa, perciò sarebbe suonato strano avere la licenza senza un apparente motivo. Sono soltanto felice per te e per tutte le opportunità che stai riuscendo a costruirti da sola. Ricordati sempre che sei arrivata fino a qua solo grazie ai tuoi piedi e non per qualche altro strano motivo"
"Devo mettermi a fare attività fisica seria adesso"
"E' vero, non ci avevo pensato" dico ridendo. Ora Andrea avrà ben due pupilli da strizzare per bene. Pane per i suoi denti questo.

"Mai avrei pensato di rientrare in una vettura, a questi livelli soprattutto" dice dopo essere uscita dalla doccia.
"Ammetto che io ho continuato a sperarci e, finalmente, le mie preghiere sono state ascoltate da qualcuno lassù" dico dandole un bacio sulla testa.

La guardo mentre si asciuga i capelli in accappatoio e, mamma mia, che bella quando è così concentrata su qualcosa.
Rimango appoggiato allo stipite della porta e la guardo.
Sono veramente fortunato.

"Che hai Lord Perceval?" dice mettendo giù il phon e girandosi.
"Stavo ammirando. Sei proprio una visione Andromeda" dico mordendomi leggermente il labbro inferiore.
La vedo arrossire leggermente, ma il rossore scompare subito e appare un sorrisino furbo.
"Puoi ammirare o fare anche qualcosa"

Siamo stati buoni da quando abbiamo scoperta che era incinta. Da quel momento non c'è stato più alcun tipo di movimento spinto. Nada de nada proprio. E' praticamente un mese... madonna mia, ma come passa il tempo?

"Non mi dire certe cose perchè domani abbiamo da lavorare" dico socchiudendo gli occhi perchè se continuo a guardarla allora finiamo male.
"Mh, sai mi deludi un pochino" dice passando al mio fianco e strusciandosi per bene.

Chiudo gli occhi e prendo un bel respiro profondo.

"Sai che non possiamo a causa dell'intervento"
"Non possiamo fare quello, ma altro chissà..." dice sorridendo e squadrandomi mentre si toglie l'accappatoio e si mette la lingerie. 

"Andromeda ti prego" sinceramente non so per cosa stia pregando.
"Dimmi Charles" dice rigirandosi e mettendomi bene in vista tutto il suo corpo.
"Vaffanculo te e l'effetto che mi fai ogni santo secondo" dico andando verso di lei e cominciando a baciarla con passione mettendo le mani un po' ovunque.

Io e il mio autocontrollo viviamo su due rette perfettamente parallele. Si incontreranno mai? No.

"Ora festeggiamo per bene il tuo nuovo lavoro" dico prendendola in braccio e portandola in camera.
"Ce l'hai fatta ad afferrare il concetto" dice ridendo.

Ci aspetta una lunga notte e domani saremo due zombie viventi, ma come si fa a dire di no ad una donna così?


Angolo autrice
Buonaseeeera ragazzuole! Scusate se ieri sera non ho pubblicato, ma stavo facendo un dolce per la festa del papà e poi ho guardato Amici🫣 
Metto già le mani avanti dicendo che non so quanto sia fattibile nella realtà la proposta di Susie, però noi ce ne freghiamo e scleriamo comunque per la bella Andromeda e il poco controllato Charles❤️
Spero che il capitolo vi sia piaciuto e fatemelo sapere!❤️

Predestinati ||Charles Leclerc||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora