116.mazzo di fiori

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Charles' POV
Ho appena finito la mia gara e non sono proprio soddisfatto perchè sono fuori dal podio, però il fatto che lo sia anche Max mi rassicura un pochetto.
In fondo siamo noi due che ci contendiamo il titolo, quindi stare sulla stessa barca mi rincuora.

Andromeda sta ancora girando perchè ha cominciato un'oretta e mezza dopo di noi e le gare della F1 Academy durano di meno rispetto alle nostre.
Voglio che vinca.
Deve vincere perchè se lo merita e perchè so che può farcela.

"Quanto manca alla fine?" chiedo rientrando velocemente dalle interviste.
"Proprio ultimi due giri. E' seconda, ma sembra abbia messo in pratica una tattica"
Corro verso i monitor dei box, visto che hanno messo lì la gara, e siamo tutti in apprensione per lei.

Girano un po' di giornalisti vicino al box e ci filmano mentre aspettiamo il responso.

Carlos è di fianco a me e si sono aggregati all'ultimo anche altri piloti (per altri piloti intendo sempre i soliti: Lewis, Max e Pierre).
"Dai dai dai Andromeda" sento dire da Pierre.

Ho capito che tattica sta mettendo in pratica.
E' quella che aveva usato durante la nostra battaglia sui kart nei quale mi aveva battuto per un soffio.
Stesso identico schema.

Mica stupida la mia ragazza.

"C'mon little woman"

Non appena prende il comando parte un urlo da parte di tutti. Non è ancora cantata vittoria, ma mancano poche curve.

"Dai amore, vinci" mi dico da solo.

Una sola curva.

Sto già stringendo il braccio di Carlos dalla gioia che non riesco a contenere.

Bandiera a scacchi.
Ha vinto.
Ha vinto un cazzo di Gran Premio.

"SIIII QUESTA E' LA MIA RAGAZZA!" dico saltando come un dannato.
Corro in braccio ad Andrea perchè sono così felice da non riuscir ad incamerare l'adrenalina.
Corro ad abbracciare tutti quanti, anche i vari corrispondenti di Sky Sport Italia.

Sì, sono un fidanzato abbastanza eccentrico.
Però la mia bella ha appena vinto una gara.

Vederla lì, dopo tutte le cose che ha passato, è semplicemente fantastico.

Fa il giro celebrativo e leggo nei suoi gesti che non ci crede ancora.
Scende dalla macchina, corre dalla sua famiglia e festeggia come ho sempre immaginato.
Festeggia alla grande.

Si toglie bene il casco e si sistema tutta quella chioma di capelli che si ritrova.

Cazzo che bella che è.
E' bella sempre, ma con questo look stanco, un po' sudatino e arruffato... beh fa risvegliare qualcosa.

"Attention aux bijoux de famille (=attenzione ai gioielli di famiglia)" dice Pierre capendomi subito.
Ogni tanto mi spaventa il modo in cui siamo telepatici... io lo capisco al volo grazie ad una semplice espressione e lui riesce a decifrarmi anche con un singolo movimento.
"Ne me le rappelle pas (=non ricordarmelo)"
Respiro per cercare di riprendere il controllo su tutto il mio sistema ormonale e ci riesco con grande maestria.

La chiamerò più tardi perchè so che adesso dovrà fare mille interviste, cambiarsi, festeggiare col team e non avrà tempo di guardare il telefono.
Ma questo non mi vieta di seguire tutte le interviste che fa.

"Charles, noi stiamo cominciando ad andare" mi dice Laurent.
"Va bene, ci vediamo domani a Maranello. Io rimango a vederla ancora un po'"
"Se la senti falle i complimenti da parte di tutti noi e dille che l'aspettiamo domani a Maranello per festeggiare"
"Lo farò, ciao Lau" ci diamo una stretta di mano e ritorno a guardare i monitor.

Predestinati ||Charles Leclerc||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora