10.notizie

6.3K 180 35
                                    

Dopo quel nostro momento "romantico" e parecchio fuori luogo, Charles mi porge il braccio ed entriamo nel locale per ultimi.

"Eccovi finalmente! Pensavamo che Charles ti avesse fatto confondere la strada" ci dice Mattia vedendoci entrare.
"Conosco Madrid e Barcellona come le mie tasche, non sarà una testa calda a farmi confondere" dico ridendo.
"Simpatica" dice Charles facendomi la linguaccia e continuando a stare vicino a me.
"Io vado un attimo da Carlos" dico per cercare di smorzare la troppa tensione.
"Io penso che andrò da Charlotte"
"Sì, faresti bene"
Ci salutiamo con un bacio sulla guancia molto profondo, come quello che mi diede prima di partire per Monaco.

"¡Aqui estas por fin!"
"Si Carlos, ce l'abbiamo fatta" dico sedendomi vicino a lui.
"¿Donde esta Isabel?" chiedo non vedendola.
"Baño"
"Entiendo"

Mi guarda per un po' e comincio a sentirmi a disagio.
"Ho qualcosa in faccia?"
"Quella é a posto. Come mai sei arrivata con Charles?" gli spiego un po' la dinamica della cosa e vedo che comincia a riflettere.
"Interessante... comunque non ti staccava gli occhi di dosso quando sei uscita dall'ascensore"
"Lo so e non va bene. Né per me né per lui"
"¿Sientes algo por el? (=provi qualcosa per lui?)" mi chiede tra il confuso e lo stupito. In pratica è il mio stato d'animo perenne... potremmo chiamarlo stato d'animo di Andromeda.
"No sé, pero no lo veo solo como un amigo... hay algo que me impide decir que es solo un amigo (=c'è qualcosa che mi impedisce di dire che è solo un amico)"
Gli racconto il breve momento qua fuori e vedo che si gratta pure lui gli occhi.
Gli racconto della cena che abbiamo fatto solo io e lui prima che ripartisse per Monaco.

Non ho raccontato a Carlos la cosa della cena perché avevo paura di qualche tipo di giudizio, ma so bene che lui non è quel tipo di persona ed è ora di sputare il rospo. Tutto.
Gli racconto, quindi, della cena, del bacio sulla guancia, della chiamata quando ero sola sotto le stelle, gli sguardi, ciò che ci siamo detti in macchina e l'evento di prima.

*la conversazione è tutta in spagnolo*
"Dimmi che cosa fare Carlos. Sono confusa"
"Non siete solo amici, quello è ovvio. Io certe cose non le farei... certo ti faccio i complimenti, ma sono fatti in modo fraterno e la cosa che è successa prima... è tanto "spinta" per essere solo amici. Mala situacion"
"Lo sé Carlos. Il problema è che lui è fidanzato e siamo colleghi. Non so quanto di buon occhio vengano viste le cose così. Poi pensa cosa penserebbero i media se dovesse davvero succedere qualcosa... "è diventata ingenera per il suo talento o perché l'ha data ad uno dei piloti?", cioè Carlos sarebbe un duro colpo essere criticata così"
"Secondo me devi pensarci il meno possibile. So che è impossibile perché d'ora in poi vi vedrete sempre, però non focalizzarti troppo su di lui e basta. Hai un sacco di lavoro da fare e vedrai che quello ti porterà via abbastanza tempo perché avrai la testa occupata a fare altro. Poi dobbiamo vedere come va tra lui e la sua ragazza.
E chissà, magari incontri qualcun altro nel corso di queste gare... sai quante persone ci sono ad ogni gp? Così tante che non mi sorprenderebbe che tu adocchiassi qualcuno. Fidati di zio Carlos"

Parliamo ancora un po' di questo argomento e poi veniamo invitati tutti quanti a prendere posto ai rispettivi tavoli.
Per fortuna sono con Carlos ed Isabel, ma al tavolo c'è anche Charles con Charlotte.
Ci sono loro 4, io, Mattia e gli altri 4 capi tecnici.
Diciamo che mi sento parecchio fuori luogo in questo tavolo perché comunque non sono capo in nessun settore, non sono un pilota e non sono la fidanzata di uno dei piloti.

Mi metto tra Charlotte ed Isabel, così noi donzelle possiamo parlare un po' degli affari nostri e non rimanere troppo sparpagliate per il tavolo.
Di fianco a loro ci sono i rispettivi fidanzati e poi tutti i vari capi tecnici. Che bel schieramento simmetrico.

La serata prosegue in maniera tranquilla e divertente.
Parliamo, scherziamo, sentiamo i discorsi dei vari lavoratori nel team che raccontano episodi della stagione passata e si presenta un po' il piano di ciò che faremo domani e di ciò che si farà nelle prove.

E' bello vedere che prendono questa festa come un momento di svago prima della dura stagione, ma, allo stesso tempo, parlano di come organizzarsi al meglio.
L'organizzazione interna è davvero ben fatta e spero che si ripercuota anche sul nostro lavoro in Formula 1.

"Vado un attimo in macchina a fare il cambio scarpe" dico ad entrambe le mie nuove amiche.
"Vuoi che ti accompagniamo?" mi chiede Charlotte.
"No tranquilla, ci metto 5 minuti massimo"

Prendo le chiavi dell'auto e mi allontano dalla sala.

Salgo in macchina e faccio il mio change.
Guardo un attimo il telefono perchè è scortese farlo con tutti davanti e mi ritrovo un messaggio vocale da parte dello zio Alejandro.

Mi niña, tenemos un gran problema y me tiemblan las manos (=abbiamo un grosso problema e mi tremano le mani)

Cominciano a tremare a me le mani.
Ha un tono di voce preoccupato e non l'ho mai sentito così. Mai.

Ascolto l'altro audio.
Tu primo tiene un accidente y esta en coma...tu tia Nadia esta flipando (=tuo cugino ha avuto un incidente ed è in coma... tua zia Nadia sta andando fuori di testa)

Decido di chiamarlo all'istante e scendo dall'auto perchè sento l'aria mancarmi.

*la conversazione è tutta in spagnolo*
"Zio, dio mio, cosa sta succedendo?"
"Oh grazie a dio che hai chiamato. So che sei alla festa, ma ti giuro che... o mio dio" e sento che comincia a piangere e sospirare.
"Zio tranquillo e respira. Raccontami cosa sta succedendo"
"Tuo cugino Matteo stava tornando a casa dall'Università e una macchina la ha colpito in pieno. L'autista si è fermato ed è scappato subito dopo non vedendolo cosciente.
I soccorsi lo hanno portato in ospedale, ma non si riprende e sono ormai 8 ore che è messo così.
Non volevo chiamarti perchè sapevo della festa, ma ti giuro che siamo impanicati e abbiamo tanta paura. Andromeda non so cosa fare..."
"Zia Nadia come sta?" so che lei è abbastanza debole di cuore e non vorrei che adesso avesse anche lei qualcosa.
"E' spaventata come non mai. I dottori le hanno dovuto dare un calmante perchè stava dando di matto. Non so cosa fare ti giuro, sono pietrificato"
"Avete denunciato?"
"Non ancora"

Continuiamo la conversazione e mi rendo conto che devo per forza andare a Madrid da loro.
Non sanno cosa fare, sono nel panico più totale e stanno per avere un esaurimento nervoso.

"Domani vi raggiungo a Madrid"
"No Andromeda non puoi. Hai il tuo lavoro da fare e domani è un giorno importantissimo per te"
"La mia famiglia è più importante. Vedo cosa riesco a fare"
Ci salutiamo e gli dico che avrà mie notizie il prima possibile.

Appoggio la schiena contro la macchina e prendo dei sospiri profondi perchè ho paura che possa cominciare a me un attacco di panico.
Mio cugino Matteo è sempre stato la mia spalla destra. Sempre. Non posso e non voglio immaginare che lui se ne vada per un pirata della strada.

"Cherie, ce la fai a tornare?" chiede Charles uscendo.
Quando mi vede sull'orlo di un attacco di panico, corre da me e mi sorregge perchè stavo per cadere per terra.
"Nono ei, tranquilla, ci sono io con te" mi prende a mo di sposa e mi fa sedere su una panchina.

Ora sono letteralmente nel panico. Non riesco più respirare.


Angolo autrice
So che è presto per postare, ma oggi sono particolarmente stanca e non volevo lasciarvi senza capitolo❤
Piano piano la serata comincia a prendere forma e vi avevo detto che ci sarebbero state parecchie sorprese✨
Lentamente conosciamo un'altra parte della famiglia di Andromeda e Charles ha sempre un tempismo perfetto a quanto pare ahahahah

Predestinati ||Charles Leclerc||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora