6.hai proprio un bel sorriso

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Questa sera decido di andare in un outfit semplice. Non ho la minima idea di dove andremo, ma non voglio roba troppo elaborata.

A: Pantaloni, maglione e stivali andranno bene?

Sì, ho deciso di scrivergli.

C: Più che bene. Scarpe comode che devi guidare un gioiellino eh

A: Metterò le mie scarpe migliori😘

C: Allora aspetterò con ansia😙

A: Non montarti la testa principino🤗

C: Sempre coi piedi per terra Cherie

Decido di spegnere il telefono e preparami per bene.
Mi cambio, mi faccio una coda e la arriccio un po'.

"Beh dai, sono abbastanza decente"

Visto che sono già le 19 decido di scendere giù nella hall, non prima di aver preso il cappotto, e penso di non stare più nella pelle.
Guiderò quella fantastica macchina.

"Attenta a non sfasciarmi l'auto" dice Charles aprendomi la portiera dell'autista.
"Non avevi mica l'assicurazione?" dico io punzecchiandolo e mettendo in moto.

Mette il navigatore per il ristorante e noto che non è proprio lontano.
"Agriturismo?" chiedo facendo attenzione alla strada.
"Oui. Volevo qualcosa di diverso prima di partire e poi è davvero un bel posto"
"Sono molto curiosa"

Mi spiega un po' com'è il posto e poi cominciamo con le domande più private o comunque più personali.
"Resterai tutto il tempo in Hotel?"
"No in realtà no. C'era la possibilità che venissi presa, perciò ho chiesto ad una mia amica a Modena se poteva ospitarmi per un po' finchè non trovo io qualcosa. Non voglio diventare un peso per lei e, sinceramente, vorrei avere un posto tutto mio da arrangiare come meglio penso"
"Mi sembra giusto. Prenderesti qualcosa qua in zona?"
"Sisi, penso sempre a Modena o Bologna... devo rimanere in zona Maranello"
"A Milano hai qualcosa tutto tuo?"
"Ho un appartamento in cui stavo con delle mie amiche durante l'Università e poi è diventato tutto mio e sto lì principalmente. Poi ovviamente ho casa a Monza, ma è quella di famiglia, quindi non la posso considerare mia"

"Hai fratelli o sorelle?" comincia a chiedermi.
"Figlia unica. I miei hanno provato ad averne altri dopo di me, ma non ha funzionato... diciamo che mia madre non era molto fertile. Io sono il loro piccolo miracolo" dico sorridendo, ma senza girarmi verso Charles perchè mi distrarrei.

Quei suoi occhi verdi sono davvero ipnotici.

"Era?" mi chiede confuso.

Mi incupisco un po' perchè non so se voglio rivelarglielo adesso o meno.

"E' andata a vita migliore" non dico altro perchè non me la sento.
"Oh io... oddio mi sento uno scemo. Mi dispiace tantissimo" dice mettendosi le mani in faccia.
"Tranquillo Charles, non potevi saperlo"
"Mi dispiace comunque. Sarebbe fiera di te"

Mi scende una lacrima sul viso.

Solitamente tengo bene a bada le emozioni, ma non ce l'ho fatta. Mia madre è un argomento ancora tanto doloroso, nonostante siano ormai quasi 10 anni.

Sto per asciugarmi la guancia quando sento che è Charles a farlo.
Fortunatamente c'è un semaforo e posso girarmi verso di lui.
"Grazie" dico con la voce un po' mozzata.
"Non ti si addice la tristezza. Sorridi perchè hai un bellissimo sorriso"

Il viaggio continua in silenzio e devo ammettere di essermi imbarazzata dopo il suo complimento. Perchè era un complimento, vero? Non è che mi invento le cose io?

"Eccoci qua mademoiselle" scende e va di corsa dalla mia parte ad aprirmi la portiera.
"Che cavaliere" dico ridendo.
"Sempre signorina" mi porge il braccio ed entriamo dentro il ristorante.

Predestinati ||Charles Leclerc||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora