52.fratellone Lewis

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*conversazione in inglese*
"Dai Lewis muoviti"
"Sono Sir Lewis da queste parti mia cara Andromeda"
"Giusto. Vostra Grazia Sir Lewis Carl Davidson Hamilton, potreste condurmi a passeggio per questa magnifica città?"
"Se me lo chiedi con tale registro linguistico, certamente" dice prendendomi a braccetto.

Siamo in Inghilterra e tra diversi giorni c'è il GP.
Ho deciso di venire un po' prima perchè il Regno Unito mi ha sempre incuriosito e mi piace molto come paese... sono stata a Glasgow, ma mai a Londra e penso che sia uno dei miei sogni.
Il grande Sir Lewis ha deciso di ospitarmi a casa sua e di farmi da guida turistica per le varie mete più gettonate e farmi mangiare in uno dei ristoranti della sua catena.

Perchè sì, ha fondato una catena di fast food totalmente vegana e va pure a gonfie vele, quindi sono molto curiosa di provarla.

Siamo vestiti abbastanza in incognito perchè non vogliamo essere riconosciuti troppo. O almeno, non vogliamo che lui venga riconosciuto, io sono abbastanza di contorno.
Abbiamo un cappellino, gli occhi da sole e siamo vestiti normalmente, no vestiti appariscenti alla Hamilton.

"Ho deciso di farti un regalo di compleanno in ritardo o un regalo di Natale in anticipo, vedila un po' te come vuoi" mi dice fermando un taxi.
"Vai, sono pronta"
"Andiamo in un posto che ti piace tanto"
"Circuito?"
"Sii creativa"
"Daaai dimmelo Lew"
"Warner Bros studios" lo guardo e gli salto addosso dalla felicità. Sono gli studi dedicati ad Harry Potter.
"Poi andremo anche a King's cross, così fai un tour completo"
"Lewis ti giuro che sei il migliore"
"Beh modestamente" dice aprendomi la portiera del taxi.

Facciamo un piano di tutte le cose che vogliamo fare in questi giorni, perchè solo lo studio porta via tutta la giornata praticamente, e decidiamo che oggi concluderemo con una cena nella sua catena.
"Domani facciamo un giro bello pieno in città e mercoledì ci avviamo verso Silverstone, così facciamo le varie cose con i rispettivi team" mi dice quando ormai scendiamo dal taxi. Abbiamo preferito non proferire parole dei nostri lavori per non rischiare di avere qualche fan alla guida.
Un po' egoista, vero, ma questo è stato fatto per tutelare me più che altro.

Perchè, ovviamente, sono cominciate a girare voci.
I social hanno cominciato a dire che io sono in crisi con Pierre perchè starei uscendo con Lewis e questo fatto è dimostrato da una foto che ci ritrae insieme che ci abbracciamo.
Cioè io adesso non posso abbracciare un mio amico che si comincia a pensare male.
Per questo tentiamo di nasconderci il più possibile... non voglio negarmi del tempo con uno dei miei amici più stretti solo perchè alcune persone non sanno come dare aria alla bocca.

"Qua c'è la possibilità che incontriamo qualcuno, quindi stai tranquilla e vediamo come va. Se continuano a uscire strani post, facciamo delle belle storielle per risolvere, d'accordo?" annuisco.
"Non mi perderò questa magnifica occasione solo perchè devo stare attenta a respirare. Forza andiamo che ho bisogno di visitare questo paradiso" si mette a ridere ed entriamo.

Il giro che facciamo è magnifico. E' tutto stupefacente.
Fortunatamente veramente poche persone lo riconoscono e facciamo la nostra visita abbastanza indisturbati.

"Forza, vai a farti scegliere la bacchetta" vi giuro che mi sembra di essere venuta con mio padre. Lewis è probabilmente colui che si avvicina di più ad un fratello tra quelli che mi circondano e mi tratta davvero come se fossi la sua sorellina. Per questo mi ci trovo davvero bene con lui.

Il signore che interpreta Olivander sceglie me come cavia e sceglie la bacchetta che dovrebbe adattarsi di più alla mia personalità.
Mi giro vero Lewis e vedo che mi sta facendo un video tutto sorridente. Dai come si fa a non voler bene a quest'uomo.

Le ore passano in fretta e arriva l'ora di cenare... inutile dire che tornerei ogni giorno nel suo ristorante se potessi.
"Lewis, tu sei veramente un tuttofare. Insegnami come fai ad essere perfetto" dico bevendo un po' d'acqua dopo aver mangiato tutto quel ben di Dio.
"Penso siano doti naturali Andromeda"
"Dai fai il serio e non ridere di me"
"E' soltanto duro lavoro, nulla di più. Lavorare sodo dalla mattina alla sera e trasformare le tue passioni e i tuoi sogni in realtà. A te cosa piace tanto, al di fuori del mondo delle corse?"
"La moda in realtà" dico un po' imbarazzata. Non ne parlo quasi con nessuno e non so nemmeno io il perchè.

Forse ho soltanto paura di sentirmi dire: "allora devi indirizzarti nel campo della moda... sei una femmina e le femmine non ne capiscono di macchine".

"Bellissimo. Due mondi così diversi, ma così affascinanti allo stesso modo. Mi assomigli sotto questo punto di vista"
"Ti giuro che invidio da morire tutti quei tuoi outfit particolarissimi, sono letteralmente la vita big man"
"Beh little woman, nulla di vieta di venire vestita in modo particolare al paddock"
"In realtà si Lew..."
"Non puoi venire vestita in modo particolare o alla moda quando vieni al lavoro?"
"Da contratto non posso. Non sono un pilota, un ospite o la fidanzata di qualcuno. Cioè si, sono la fidanzata di Pierre, ma non sono solo quello.  Sono un ingegnere e devo venire vestita in uniforme e pronta a lavorare e poi sarebbe poco professionale. Magari troverò altre occasioni per sfoggiare la mia conoscenza" dico sorridendo un po' malinconica.
"Tra non molto ci saranno le varie fashion week... io farei un pensierino su quella di Milano"
"Se certo, come se chiamassero un ingegnere di formula 1 per presiedere qualche sfilata o avere addirittura l'onore di portare un capo di abbigliamento... fa niente Lew, davvero. Sono felice del lavoro che ho"
"Mai dire mai nella vita little one" annuisco e finisco di mangiare un'altra pietanza che Lewis ha voluto farmi provare.

Ci incamminiamo verso casa sua e non vedo l'ora di sedermi sul divano a guardare un film e dormire.
Domani ci aspetta un'altra giornata di turismo e poi si parte alla volta del Circuito... speriamo che tutto vada per il meglio.

"Hai sentito Pierre oggi?" mi chiede l'uomo di casa dopo essersi messo in tuta.
"Gli ho mandato un po' di foto mentre eravamo in giro e mi rispondeva tutto entusiasta" dico non proprio convinta.
"Tu non me la racconti giusta cara" dice sistemandosi meglio, pronto per qualche tipo di rivelazione.
"C'è qualcosa che non va, sia da parte mia che sua. E' come se avesse capito che c'è qualcosa che non va... fa sempre tutto il carino, mi fa i complimenti, baci di qua baci di là, stiamo da Dio insieme, ma sembra mancare quella complicità che c'era all'inizio. Sembra quasi che vogliamo evitarci, ma non vogliamo ammetterlo... non so Lew, non lo so davvero"
"Tu sai già cosa penso Didi"

Lui già da tempo continua a suggerirmi di parlare a cuore aperto con Pierre, ma non trovo mai il coraggio di farlo seriamente.

"Io con lui sto bene"
"Ma non è la persona che vuoi. Non penso di doverti fare il nome e il cognome di chi ti ha fatto perdere la testa" dice dandomi un pugnetto sulla fronte.
"Che poi ho fatto un casino anche con lui quella volta là a Monaco"
"Ti ha perdonata, smettila di piangerti addosso. Guarda avanti e rifletti sul da farsi. Piuttosto prenditi una pausa da queste cose e concentrati solo sul lavoro, così tutto ti risulterà più chiaro"
"Ci penserò, grazie Lew per tutto"
"Ma figurati, mi piace fare del bene e mi piace aiutare le persone, soprattutto se sono amici miei e sono in crisi perchè non vogliono ascoltarmi" dice dandomi una spallata giocosa.


Angolo autrice
Penso che tutte noi amiamo Lewis, perciò direi che ci stava e non poco un bel capitolo su di lui e con lui... fortuna che c'è il big man a far ragionare quella rimbambita di Andromeda😵
Comunque vi voglio anticipare che stiamo per arrivare al fuoco di questa storia e penso possiate immaginare la successione degli eventi...
Spero che il capitolo vi sia piaciuto e fatemi sapere i vostri pronostici❤


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