68.proposte allettanti

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Giorno di gara.
Tensione alle stelle.

Diciamo che c'è stato un grosso rimescolamento delle posizioni a causa di alcune penalità... la penalità che interessa al nostro team è quella di Charles e di Max: partono rispettivamente in 16° e 15° posizione, quindi significa lottare dall'inizio per rimanere al passo e sperare in una rimonta efficace.

Carlos parte in pole e sembra carichissimo.

Questo è lo spirito che ci serve per affrontare questa gara importante e faticosa direi.

"Just a few seconds before it's lights out" dico io al microfono.
"Copy" rispondono in sincro i due piloti.

Preghierina mentale pre-partenza e ci siamo.

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Luci spente.
Si parte.

Carlos parte a bomba e nel giro della prima curva ha già un sacco di vantaggio sugli altri.

Non passano neanche due giri che Lewis è fuori a causa di un contatto con Alonso, Bottas e Latifi fuori per uno scontro con entrata di safety car e pit un po' lunghetto per Carlito.

Charles sta faticando ad arrivare in su e Max sembra totalmente inarrestabile... 12 giri ed è in testa.

Siamo a pochi giri dalla fine e so già come andrà a finire tutto quanto... Carlos risulterà terzo e Charles sesto. Non c'è altro modo e mi fa incazzare che tutti al muretto continuino a dire che c'è ancora speranza.

Come volevasi dimostrare, avevo ragione.

Ho così tanto nervosismo addosso che potrei benissimo radere al suolo sto paddock.

"E' andata così ragazzi" dice Mattia quasi sconsolato.
"E' andata così perchè vi ostinate a non volermi ascoltare e fare cazzate con le strategie" dico alzando la voce affinchè mi possano sentire tutti i miei cari colleghi al muretto.
"Andromeda" dice Laurent come per rimproverarmi.
"No adesso parlo io -dico alzando l'indice e puntandolo verso tutti quanti-, stiamo continuando a mandare tutto a puttane perchè facciamo continui errori in strategie e tempistiche. Mi ci metto anche io dentro perchè non riesco a farvi capire che, tutto sommato, ho ragione, ma non volete dare ascolto ad una ragazza con meno esperienza solo per il vostro orgoglio.
Vi siete gasati tutti nelle prime gare in cui sembravamo i campioni del mondo, ma vi siete dimenticati che ci sono 22 gare in cui si può andare dalle stelle alle stalle. Ci ho sperato anche io sì, ma non ho applaudito prima del tempo perchè si è visto com'è andata a finire. 
Se non ci diamo una svegliata mandiamo tutto a puttane, mondiale piloti e costruttori" dico ormai fumante dalla rabbia.

Tutti quanti mi guardano con ara quasi colpevole, ma nessuno proferisce parola. Sanno che ho ragione, ma non lo vorranno mai ammettere perchè capirebbero che l'esperienza non fa sempre la correttezza.

"Ora, con il vostro permesso, vado a studiarmi le cazzate che abbiamo fatto oggi" dico prendendo le cuffie con violenza e tornando ai box. 
Poso le cuffie nel mio apposito sostegno e vado ai monitor a rivedermi tutti i passaggi problematici.

Mi perdo il podio di Carlos, ma adesso sono troppo arrabbiata e frustrata per festeggiare.
E' sempre un buon terzo posto, certo, ma noi eravamo partiti con l'idea di prenderci il mondiale.

"Ei" giro la testa e vedo il mio bel monegasco con ancora il casco in mano.
"Ciao" dico tornando a guardare i monitor e segnandomi tutto su un quaderno.
Charles va dietro di me e comincia a farmi un massaggio alle spalle.

"Sei tutta tesa, rilassati un po'" mi dice all'orecchio.
"Non posso. Ho appena litigato con tutto il muretto e devo fare qualcosa che gli altri non fanno"
"Ovvero?"
"Lavorare" la tocco molto piano, lo so. Però ho anche dei difetti.

Predestinati ||Charles Leclerc||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora