Capitolo 30- Prometti?

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Io: ma dai, non gli si può nascondere nulla uff...
Toby: eh
Io: tu che sei il figlio, potresti anche dirgli qualcosa!
Non avevo pensato e le parole erano uscite così dalla bocca. Sgranai subito gli occhi mettendomi una mano davanti alla bocca mentre guardavo Toby arrossire violentemente.
Gli unici a sapere che Sland era suo padre oltre loro due eravamo io, LJ, Nina e Pupp.
Masky: cosa?!
Hoodie: Toby! Ti conosciamo da una vita e dividiamo il lavoro, perchè non ce lo hai mai detto?!
Io: scusami amore, scusami!
Toby: tanto glielo avrei detto io... Sland non vuole si sappia.
Io: non capirò mai quell'uom.... Bestia? Essere respirante? Essere viventa dai...
Feci scoppiare tutti a ridere.
Io: che c'è! Non ha un naso, che ne so io se respira!
Ora i ragazzi stavano morendo completamente.
Io: vabbe dai almeno ho alleggerito la situazione.
Masky: però è vero. Spesso non lo capisco.... Che cosa gli cambia?
Toby: lui mi ha detto che persone come Jeff potrebbero pensare male quindi era meglio tacere
Io:be non aveva tutti i torti.
Hoodie: Clock ti si sono allentate le cuciture, stai sanguinando.
Io: oddio. Toby non sai neanche cucire una bocca!
Toby: amore, non era richiesto nel mio curriculum sai
Risi ed estrassi dalla tasca del filo e un ago che usano i chirurghi per mettere i punti. Toby mi teneva uno specchietto e io facevo l'allegra chirurga per strada.
Masky: fatto?
Io: sisi possiamo andare.
Hoodie mi teneva stretta per un fianco mentre con l'altro braccio stringeva Masky. Io tenevo il mio braccio sinistro sul fianco di Hoodie e la mano destra intrecciata a quElla di Toby. Ogni tanto io e lui ci lanciavamo delle occhiatine come fanno i fidanzatini novelli.
Hoodie: ah Toby, tra due settimane è il tuo diciottesimo!
Toby: ho già detto a clock che non voglio farlo.
Masky: avevamo promesso che avremmo festeggiato tutti i diciottessimi!
Toby: ma uffa...
Io: ti devo ricordare come mi hai dovuto costringere per il mio? Devo fare la stessa cosa?
Toby: si ma tu non hai sorprese!
Io: e questo lo dici tu!
In effetti avevo una sorpresa che neanche si immaginava.
Toby: vabbe dai. Però io non faccio niente! Lascio tutto nelle mani di voi tre.
Io:okay, io e masky siamo dei miti con queste cose!
Hoodie: hey!
Mi diede un pizzicotto sul fianco e io risi.
Masky: amore, tu non sai neanche abinare un pantalone e una maglia dai!
Io: anche toby ha lo stesso problema!
Hoodie: so che me ne pentirò ma... Noi siamo gli uomin, non dobbiamo saper abinare maglia e pantalone!
Toby: grande Hoodie!
Si diedero il cinque mentre io e Masky ci fermammo.
Io: come li uccidiamo?
Masky: facciamo una cosa molto più divertente... Dammi la mano e dammi un bacio sulle labbra. Poi dì qualcosa di stronzo.
Io:perfetto!
Gli presi una mano e la intrecciai con la mia, con l'altra gli presi il il mento e lo baciai a stampo.
Io: scusate, sto solo con uomini che non abinino bordoux e blu.
Toby e Hoodie ci rimasero proprio di merda. Invece io e Masky ridevamo come degli imbecilli.
Andai da Toby e lo baciai, stessa cosa fece Masky con Hoodie.
Io: Masky, ce li teniamo anche se non sanno abinare il bordoux?
Masky: oddio non saprei... Si dai!
Toby mi prese per i fianchi e mi fece fare una svolazzata mentre io ridevo come una cogliona.

************
Uccidemmo un'allegra famigliola in mille modi diversi... Ci divertimmo molto.
Durante il ritorno mi presi da parte Hoodie per dargli una grande notiziona. Staccamo di qualche centinaio di metri gli altri.
Io: Hoodie ho una grande sorpresa per il compleanno di Toby.
Hoodie: dai dimmi!
Io: beh... Non mi torna il ciclo... Ho chiesto allo Sland....e....
Hoodie: oddio.... Sul serio? Sei incinta??
Io: abbassa la voce! Si, sono incinta! Ma zitto! Non lo deve sapere nessuno, a Masky lo dirò sta sera. Sland mi ha detto che è una Creepypasta, non un Proxy. Sempre femmina.
Hoodie mi abbracciò stritolandomi.
Hoodie: sono felicissimo cazzoooo
Io: eh sapessi io... Però devi mantenere il segreto e soprattutto trattarmi normalmente, sennò potrebbero insospettirsi tutti.
Hoodie: ma crescerà come l'altra?
Io: no. Lei è, relativamente, una bambina normale. Non è come Persefone. Meno male, posso godermela un po'.
Hoodie: e anche io!
Io: ahahahah come vuoi tu! Basta che mantieni il segreto!
Hoodie: lo prometto, parola di scout!
Raggiungemmo gli altri e tornammo a casa più velocemente che potevamo. Entrammo e Persefone mi saltò addosso.
Io: hai fatto pranzo?
Persi: non ancora, aspettavo voi.
Io: bravissima. Va bena il petto di pollo?
Persi: okay.
Preparai il pranzo, ma mi sentivo stanchissima. Il pranzo mi aveva riempito e gli occhi si tenevano aperti a stento.
Pupp: posso parlarti?
Ero stanca, ma accettavo volentieri delle scuse.
Io: si certo. Toby puoi mettere a dormire la piccolina? È stanca e sta sera vuole venire con noi. È meglio che dorma qualche ora.
Toby: certo. Anche io sono stanchino.. Ci raggiungi o rimani qua?
Io: oh nono vi raggiungo, sto morendo di sonno!
Toby: okay
Salì le scale con la piccola e scomparve dietro l'angolo. Io e Pupp uscimmo dalla porta sul retro e ci sedemmo sulla panchina sotto al melo che stava iniziando a dare i primi accenni di frutti.
Io: allora? Cosa volevi dirmi?
Pupp: lo sai benissimo.
Io: si, ma adoro sentirmelo dire. Avanti su
Pupp: ho esagerato. Non posso neanche immaginare cosa tu abbia provato in quei giorni. Potevo soo vedere le tue azioni e non sentire i tuoi sentimenti. Ogni giorno morivo e rinascevo il giorno dopo quando aprivi gli occhi, con la speranza di rivederti un'altra volta.
Io: allora... Hai fatto una cosa che pochissimi avrebbero fatto e non ti ringrazierò mai abbastanza. Ma... Non puoi venire a farmi la predica se sono scontrosa e permalosa. Perchè è in parte colpa tua...
Pupp: cosa avrei dovuto fare?! Lasciare che ti stuprasse sotto i miei occhi?
Io: tanto lo feceva tutti i giorni da due mesi....
Pupp: per q-quanto?
Io: due mesi.... Due lunghi e strazianti mesi. Nessuno si accorse di nulla, fin quando quel giorno tu piombasti in camera mia. Portava sempre un coltello quel bastardo. 'Per sicurezza' diceva lui. Aveva paura di te in realtà. Odiavo quel ragazzo con tutte le mie forze. Quando ti accoltellò rise. Una molla scatto nel mio cervello. Lo attaccai, ma non ero io. Avevo delle unghie lunghe e affilatissime. La mia bocca era molto più grande e d'istinto dissi 'your time is up'. Avevo il sangue che gocciolava dalla mia faccia e dalle mie mani. Sembra come mi fosse piovuto sopra. Andai in bagno a lavarmi e vidi quel mostro che mi fissava. Volevo urlare ma... Mi accorsi che semplicemente era il mio riflesso. La ragazza era diversa. I capelli biondicci, un occhio verde e l'altro sostituito da un orologio da taschino. La bocca strappata ai lati. Dovevo aver esagerato nel ridere mentre lo ammazzavo tanto da farmi degli strappi. Non riuscivo a calmare e mi diressi da mamma... Poi da papà.... Poi scappai di casa e mi trovò Off, il mio angelo....
Pupp: ne hai passate di tutti i colori.
Non mi resi conto di star ridendo sadicamente mentre raccontavo la storia. Eppure era così.
Io: eh si... Ahahahah grazie luca.
Ora il mio sorriso era cambiato. Da sadico era diventato maniacale e vidi solo tutto offuscato.....

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