Capitolo 91- Tregua mai?

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Non sapevo se arrendermi o lottare per la mia famiglia. Beh certamente arrendersi sarebbe stato un gesto vile da parte mia, ma avrei sicuramente salvato meglio la mia famiglia. Potevo salvarla anche lottando, ma se ci avessi rimesso la mia vita o quella di chi amavo? In quel modo non l'avrei salvata. Però sapevo che Toby mi avrebbe odiato se non avessi lottato, lui credeva molto in me.
Nella mia testa stava scoppiando una vera e propria guerra.
Zero: pensare ti fa male. Soprattutto pensare quelle cose.
Io: come posso evitarlo?
Zero: fai le cose che di solito ti distraevano dai brutti pensieri o dagli incubi.
Io: forse hai ragione. Ehi, è il 31!
Zero: eh si... Non credo festeggeremo.
Io: sno concorde. Chiudere un anno di merda, per iniziarne uno anche peggiore. Come sopravviveremo?
Zero: sai, costantemente, al termine delle mie giornate, penso se riuscirò ad arrivare al giorno dopo. Così tutte le volte che la mia testa sfiorava un cuscino. Poi capii che non ero io il problema, ma il sonno. Esso non porta saggezza, solo brutti sogni e paure che temiamo possano realizzarsi ed entrare nella vita reale.
Io: lo so, ti capisco.
Zero: ma c'è altro che ti tedia. Ma cosa?
In effetti ben altro si era introdotto in quei brutti pensieri. Sospirai e buttai la schiena all'indietro provocando un rumore sordo.
Io: sai... Penso spesso a come potrebbero vivere questi due. Penso a tutti i problemi in cui ci imbattiamo e se riusciranno mai a sopravvivere. Poi guardo voi e capisco che forse, sotto sotto, voi sarete sempre con me e con loro, pronti a difenderci. Come in una famiglia!
Zero: comprendo. Nessuno di noi ha avuto una vera famiglia, per loro non sarà così.
Io: ed è questa la mia seconda preoccupazione. Cioé, noi uccidiamo poiché abbiamo uno scopo: la vendetta. Contro chi non ci ha amato, chi non ci ha capito e chi ci ha sperculato. Loro? Per cosa uccideranno? Per la bambola o la macchinina mai regalate?
Zero: troveranno il movente perfetto, vedrai.
Io: non pensiamoci per ora. Arrivera il loro tempo. Che giorno è?
Zero: ummm mercoledí credo.
Io: uff devo portare quelle vacche ad allenarsi.
Zero: faigo. Sento un po' freddino, ravviviamo il fuoco?
Io: oh si!
La ragazza prese dei ceppi di legno, stranamente lisci, da vicino al camino e li buttò dentro, facendo girare con un attizzatoio e sventolando con dei giornali per far prendere bene le fiamme.
Zero: ecco fatto! Magnifico!
Io: ahahah ottimo! Che ore sono?
Zero: ummmm le 7 del mattino. Tra poco inizio a preparare la colazione per tutti.
Io: sei un angelo!
Zero: se la pensassero tutti così, sarei rovinata!
Io: ahahahah
Vidi scendere una figura aggobbita e stanca dalle scale. Era alto, biondo e sapevo che non aveva dormito molto quella notte.
Toby: buongiorno.
Un grande sbadiglio gli riempì la bocca.
Zero: ben svegliato! Inizio a preparare la colazione.
Io: ti aiuto?
Zero: nono fermati tu co sto pancione.
Mi fece l'occhiolino e scomparve dietro la porta della cucina.
Il ragazzo invece si sedette vicino a me e dopo avermi dato un bacio leggero, mi strinse a se carezzandomi la testa.
Toby: che guardi?
Io: focus. Quanto hai dormito?
Dormire.... Mmmm magari.
Toby: abbastanza.
Io: Toby...
Mannaia ti ha sgamato!
Toby: beccato eh?
Io: decisamente ahahah. Sei preoccupato?
Toby: troppo. Zalgo non è decisamente qualcosa da prendere alla leggera.
Io: si ma Sland lo ha già battuto una volta e senza di noi!
Ho i miei dubbi.
Toby: lo so, ma è comunque molto forte.
Io: dai sputa il rospo.
Toby: ho molta paura per te. Ti amo e se ti succedesse qualcosa, ne morirei credo.
Io: anche io amore. Ne stavo parlando poco fa con Zero. Ti amo tanto.
Toby: anche io.
Mi strinse ancora più forte fino a farmi quasi male, ma non dissi nulla. Volevo quell'abbraccio che mi stritolava. Se fosse stato l'ultimo?
Lo ammetto, piansi come una fontana. E quando lui mi vide, lasciò un attimo la presa, ma io mi rifiondai su di lui piangendo e stringendolo anche più forte.
Toby: ehi amore, ci sarò sempre per te!
Lo giuro amore mio, mai ti sentirai sola con me.
Io: dopo... Dopo tutto questo tempo?
Mi prese il viso fra le braccia e mi guardò negli occhi.
Toby: sempre.
Mi baciò molto intensamente quando però qualcuno bussò alla porta.
Sentii Zero fiondarsi fuori dalla porta della cucina qccostandosi a noi con il martello in mano, istintivamente presi il coltello dallo stivale e vidi Toby maneggiare le sue due accette. Nessuno, e sottolineo nessuno, se ne andava in giro per casa o fuori senza le sue armi. Anche se ingombranti e fastidiose, dovevano essere sempre con noi.
Toby mi stava precedendo, ma io mi lanciai davanti a lui per aprire la porta,poiché essendo molto istintivo e veloce avrebbe potuto far male ad un amico.
Aprii il grande portone di legno nero e vetri colorati e mi ritrovai davanti Bloody Painter (BP).
Tutti e tre lasciammo le nostre armi sbattere al suolo.
Zero: vado a mettere altri waffles.
Ohhhh buoni i waffles.
Neanche un po' di benvenuto? Scortesia portami via.
Io: hai ragione ahahah, scusaci.
BP: cosa?! Mi hai letto nel....
Io: si. Devo raccontarti tante cose!
Ok, non spaventarti.
Toby: bentornato amico.
Si batterono mano e pugno mentre io mi buttai letteralmente su di lui, eravano molto amici. Non quanto con Jeff o LJ, ma lì in casa tutti eravamo molto uniti tra di noi.
Zero: è pronto!
Io: ne parliamo davanti ad una buona tazza di thé, va?
BP: oh si grazie mille. Ma preferisco il caffé.
Io: pff, tutti con questo caffé!
Toby: grandissimo.
Ci dirigemmo in cucina e ci sedemmo tranquillamente a sorseggiare le nostre calde bevande.
BP: allora, come lo o la chiamerai?
Toby: li....
Cosa?!
BP: vabbe siete delle bestie. Complimenti però. Allora, come li chiamerete?
Io: Jill e Spartaco.
BP: vuoi proprio far danno alla sorte tu eh?
Io: amo giocare col fuoco, lo sai.
BP: oh beh son felice. Prendo la solita stanza?
Zero: sisi, nessuno la usa. Dopo ti aiuto a rifare il letto.
BP: grazie mille.
Io: allora, perchè sei qui?
BP: mi ha chiamato Sland ieri sera e così ho preso il primo volo per roma. Trovare un taxi disposto a venire fimo a quà è stato un incubo.
Toby: immagino. Quindi non sai nulla?
BP: no. Cosa succede?
Io: succede che....
Toby: Zalgo...
BP: oh merda. Come può essere?!
Il suo viso era notevolmente cambiato, la sua espressione ora era un mix tra odio, rabbia e terrore.
Toby: non si sa.
Io: ha fatto comunella con Lucas, mio fratello.
BP: Lucas ve?
Io: non sbagli mai un nome!
BP: ho un quadernino speciale ahahah
Toby: demente ahah
Zero: altro thé o caffé?
BP: grazie, Zero.
Zero: wow, qualcuno che ringrazia. Prendete esempio, capre!
Io: oh BP è educatissimo! Sempre stato. Da che ne ho memoria circa.
BP: oh beh, ho anche provato ad ucciderti.
Io: non mi ricordo!
Toby: eri svenuta.
BP: oh Toby se lo ricorda bene. Credo di non averlo mai visto sbiancare e preoccuparsi in quel modo. Lì capii che eravate perfetti insieme.
Io: quando di preciso?
Toby: era arrivata da un mese scarso. Lui entrò e trovandoti sola rovistare in salone si spaventò e ti tirò un coltello alla spalla. Quella cicatrice là è merito suo.
Io: serio?! Che idiota ahahahah
BP: ancora scusa.
Io: acqua passata.
Ummmm che profumo.
Io: ed ecco il modello.
Il ragazzo che scendeva le scale si girò verso di me e inizò a fare una specie di sfilata di moda stupida dopo aver accennato un sorriso ed un occhiolino.
Jeff: grazie grazie! Troppo buoni. Oh awa, un altro idiota al tavolo. Avevo contato solo Toby, ottimo!
Toby: ovviamente ti sei escluso dalla conta.
Jeff: ovviamente.
Ero davvero molto amica di Jeff, forse anche più che con Masky e Hoodie. Forse non parlavamo spesso, ma fù presente nelle decisioni sin dal primo momento. Mi aiutò con Toby e per questo gli fui eternamente grata. Poi era simpatico e spiritoso, magari un po' pesantuccio, ma almeno faceva ridere!
Si sedette vicino a me e mi rubò una fetta di pane e nutella.
Io sorrisi e iniziammo a farci le boccacce.
Toby era gelosissimo di Jeff, sosteneva fosse troppo pesante e che ci provasse con me.
Ma io sapevo che era gentile solamente perchè mi voleva un bene dell'anima. Sono stata credo la sua prima amica dopo anni. Quando arrivai in casa eravamo io, Toby, lui, Jane, Ben e LJ. Toby non lo sopportava, Ben gli era totalmente indifferente, con LJ aveva litigato a mirte e Jane cercava di ucciderlo costantemente. Sono stata l'unica ad aver scommesso su di lui e ad averlo aiutato con gli altri.
Toby: che dolcini.
Si alzò e se ne andò sul divano.
Alzai gli occhi al cielo e non potei non ridere quando vidi Jeff fare lo stesso.
BP: io vado a sistemare la stanza.
Zero: ti aiuto.
Jeff: Bloody, è prenotata quella. E se ti becca Pupp sei spacciato, te lo assicuro.
BP: sei un coglione.
Risero e li vidi salire le scale.
Eravamo rimasti io e Jeff a bere thé e ridere.
Io: quanto è permaloso....
Jeff: ti ama. Anche io farei lo stesso al posto suo dai.
Io: ma che non lo sa che siamo amici stretti? Che cazzo! Si comporta come un bambino....
Jeff: questo è vero, ma ha solo paura di perderti. Poi in questo periodo di merda vorrebbe tenerti sempre a se. Non fare la troietta e parlagli.
Io: pff è lontano. E non sono una troietta!
Jeff: se lo dici tu!
Ridemmo come idioti e continuammo a parlare finchè non vidi Sland apparire vicino al tavolo.
Io: mi farai prendere un infarto.
Jeff: già preso....
Sland: è arrivato BP?
Io: è a sistemare la camera.
Sland: gli avete spiegato la situazione?
Io: affermativo.
Sland: ottimo.
Scomparve nel nulla.
Jeff: proprio chiacchierone eh.
Io: eh, lo conosciamo ormai. Più si è sintetici, più si sta in sintonia con lui.
Copri ste tette mannaia eva.
Io: smettila!
Jeff: ma se tu le esci è colpa mia?!
Lo ammazzo.
Io: shhhh!
Jeff: gnnnnn
Io: scemo
Jeff: stupida
Io: acefalo
Jeff: che?
Io: lascia stare.
Jeff: ottimo.
Io: bene. Hai fame? Io si... 
Jeff: sei alla quarta fetta di pane e nutella!
Io: devo mangiare per tre io!
Jeff: tutte scuse.
Vedemmo entrare Toby di fretta.
Toby: c'è un problema.
Io: oh merda.
Jeff: tregua mai?

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