Capitolo 122- Una seconda te.

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Io: e chi vuole essere? Dai Maria apri!
Maria: ragazzi! Che bello vedervi! Mmmm tu devi essere Jeff giusto?
Jeff: salve!
Entrammo tranquillamente.
Zero: metto su il thé mentre voi parlate ok?
Maria: attenta,il bollitore perde un po'.
LJ: sei hai qualche attrezzo te lo aggiusto tranquillamente io.
Maria: là nell'angolo.
Presa la cassetta i due scomparvero dietro la porta.
Jeff: questo semi-giardino è davvero bello.
Maria: grazie tante!
Mi levai gli occhiali da sole, togliendoli anche ai piccoli, e Jeff mi guardò davvero storto.
Maria: qui non serve nascondere le cicatrici o usare gli occhiali. Le tue ferite raccontano molto e io adoro le storie.
Jeff levò cappuccio, occhiali e alzò il capo. Maria lo guardò affascinata.
Maria: wow! Hai tanto da dire, senza dover aprire bocca.
Zero: chi vuole un po' di thé?
Io: oh ioio!
Maria: su Clock, con educazione dai.
Io: scusa Maria, hai ragione. Io, per favore.
Maria: molto meglio. Ora Zero, dimmi quel che devi dire.
Io nel frattempo sistemai i bambini che per qualche motivo dovevano stare a tutti i costi sopra a me.
Io: appiccicosi oggi?
LJ: ahahahah, dammi Spartaco dai.
Gli passai il piccolo e si misero a giocare tranquilli sul prato finto.
Io: dai Zero.
Zero: beh io....
Maria: sei incinta!
Zero: SIIII!
Maria: OH MIO DIO CHE BELLO! NON VEDO L'ORA DI STRINGERE QUEL BAMBINETTO TRA LE BRACCIA!
Io e Clock ci guardammo e così fecero anche gli altri due. A me scese una cazzo di lacrime e andai completamente in panico. Volevo uccidermi in quel momento, sentivo un'asia schicciante sulle spalle, la stessa che mi stava divorando lo stomaco.
Maria: oddio che c'è...
Io: sai, spesso ti ho parlato di Zalgo no?
Maria: si, certo.
Io: bene, sta inviando mille e mille spie dentro casa che ci stanno rovinando completamente la vita. Allora D e Sland hanno deciso di...
LJ: di trasferire tutti.
Maria rimase a bocca spalancata. Una lacrima le rigò il viso, mai l'avevo vista piangere lacrime dure e amare.
Maria: ah.... Quando?
Jeff: il primo di luglio.
Maria: beh! Ci godremo ogni singolo minuti fino ad allora, ok? E tu signorinella, non devi andare nel panico! Come ti ho insegnato, inspira, espira.
Io: grazie Maria, sei sempre stata come una madre per me.
Maria: sarai la mia bambina pr sempre, il tuo ricordo mi seguirà nella tomba. Non mi scorderò neanche di voi ovviamente, ma sapete... La prima è sempre la prima. E tu?! Incinta! Wow, finalmente.
Zero: ehi!
Ridemmo come stupidi.
Maria: e poi Off potrà portarvi da me quando volete! Lo conosco da tanto tempo...
Io: non me lo avevi mai detto! Come vi conoscete?
LJ: non per basarmi sul pregiudizio e per non offendere, ma Maria è una prostituta e Off uno stupratore ossessionato dal sadomaso. Indovina un po' come si sono conosciuti!
Io: LJ!
Maria: beh, ha ragione! Eravamo amanti, quando ero nel fiore degli anni lo amavo alla follia. Poi rimasi incinta di un altro e per follia lo lasciai. Quanto rimpiango quello stupido errore. Beh certo, sapevo che lui stuprava una nuova ogni dì, ma era il suo lavoro.
Io: oh mio dio! Non ci credo, davvero?
Jeff: Off impegnato in una relazione stabile?!
Maria: oh si, dovevamo anche sposarci. A lui si spezzò il cuore quando lo lasciai per quello stupido amante ignobile. Ancora non passa giorno in cui io non lo pensi. Ma forse meglio così, sposarsi sarebbe stata la sua rovina e Sland sicuro avrebbe divuto farmi fuori.
Io: non dirmi che la fotografia che tiene in salone vicino alla mia è tua.
Maria: non saprei!
Io: c'è sempre un petalo rosso fresco davanti a quella.
Maria: allora si, è mia. Amavo le sue rose così rosse, come la passione che ci travolgeva e la lussuria che incombeva su di noi.
Zero: che romanticona!
Jeff: dovresti venire con noi, conosceresti gli altri e lo rivedresti.
Maria: nn credo che...
LJ: oh dai, lui ti ama! E poi sono passati quanti?
Maria: 11 anni quasi.
LJ: quanti anni avevi?
Maria: 24...
LJ: ne hai 35?! Cazzo, semmbri più giovane.
Maria: oh, grazie Jack! Va bene, mi hai convinto. Verrò con voi. Ma prima, un'altra tazza di thé?
Io: oh si.
Prendemmo un'altra tazza, poi un'altra e poi un'altra ancora.
Era mezzogiorno e il tasso di teina nel mio organismo era aumentato vertiginosamente, eppure mi sentivo tranquilla.
Jeff: dobbiamo andare, allora vieni Maria?
Non posso.
Maria: beh sai... In effetti... Il passato è andato, com'è ovvio che sia. Allora perchè dover cercare di riparare un rapporto perso da anni? Oh no ragazzi miei, non verrò con voi.
Zero: capiamo.
LJ: beh...
Jeff: sinceramentenon proprio.
Io: va bene Maria, ora andiamo. Senti, domani stessa ora?
Maria: certo ragazzi miei! Ancora auguri Zero!
Ce ne andammo dopo baci e abbracci. Comprendevo la decisione di maria, ma in cuor mio sentivo di dover far luce sulla strada oscura che era il ricordo di lei nella mente di Off.
Zero: non pensarci nemmeno.
Io: ma dai, che vuoi.
LJ: che?
Zero: Clock, guardami negli occhi e dimmi che starai ferma.
Io: ma non ci penso proprio.
Zero: e allora vengo anche io.
Io: che pallosa, va bene.
Zero: yeah.
Jeff: io non vi capisco.
LJ: non dirlo a me.
Jeff: bah.
Zero: ah sentite, è finito l'ammorbidente.
Io: oggi oomeriggio andremo a fare la spesa, però dobbiamo fare una lista dettagliata per non scordare nulla.
Jeff: mmm sono certo siano finiti i mini marshmallow.
LJ: anche i tovaglioli e la carta igienica.
Io: a casa vediamo.
Passammo a pendere Pros e mi sembrò piuttosto agitata.
Vaffanculo, puttana la mamma che ti ha creatao, puttana anche la mamma dela tua mamma e anche la mamma della mamma della tua mamma. Puttana. Troia maledetta.
Io: oh wow, hai qualcosa da dirci?
Pros: mmm? Oh, scusate.
Zero: ehi, tutto ok?
Pros: mi ha messo 4 ½ all'interrogazione di greco. Ma porca troia!
Di scatto il gomito andò a sbattere sulla portiera mentre scendevamo dall"auto.
Io: MA PORCA TROIA! DIO FA LA NEV' E POI LA STRUJ, ALLORA PERCHÉ CAZZO LA FA?!
Jeff: oh emmm wow.
Io: scusate, il nervo. Scusa, come 4 ½?
Pros: eh.
Io: cazzo, avevi studito tanto. Devo andarci a parlare.
Pros: un'ora e mezza di interrogazione!
Zero: fortuna non vado più a scuola...
LJ: se vuoi la uccido direttamente.
Pros: ho tenuto in considerazione anche questo. Ma ha dei bambini piccoli, un marito e una vita felice.
Io: pensi che le nostre vittime siano tutti drogati senza una famiglia o orfani abbandonati?
Pros: lo so, ma...
Jeff: ha ragione.
Zero: comunque oggi pomeriggio devi fare matematica.
Pros: che palle. Con chi?
Io: promettete che non riderete e vi fiderete ciecamente?
Zerl: dai dicci!
Jeff: io.
Le ragazze scoppiarono a ridere come oche, mentre LJ restò tranquillo.
Jeff: posso ucciderle?
Sono donne non le picchiare, sono donne non le picchiare, sono donne non le picchiare, sono donne non le picchiare, sono donne non le picchiare.
Io: calmo dai Jeff, era prevedibile.
LJ: a guardarti amico non si direbbe tu sia un genio della matematica.
Io: tu come lo sapevi?
LJ: da piccoli aiutava tutti. Ma come? Non ricordi?
D'improvviso mi tornò alla mente l'immagine di me e Jeff seduti alla scrivania a fare quella dannatisdima materia. La odiavo profondamente, ma lui la faceva sembrare un gioco con caramelle e monetine di cioccolato. Certo, non ero brava, ma con lui riuscivo a capire tutto velocemente e senza alcun problema. Il suo era un dono!
Io: oh...
Mi ricordai anche d'istinto quando a 13 anni mi baciò, proprio mentre facevamo matematica. Fu un bacio così lungo e intenso, speravo non finisse più, anche se nella mia mente era costante lo sguardo di Toby.
Jeff: Clock?
Io: mmmm?
Niente, quel piccolo frammento di ricordo, ne scatenò una valanga!
Molto belli, ma troppi per chi non può pensare.
Allora caddi in ginocchio, stavo svenendo, lo sentivo. Per fortuna LJ e Jeff erano proprio vicino a me e di peso mi trasportarono sul divano in salone.
Lì pian piano mi ripresi, anche e soprattutto grazie a Toby. Ormai era abituato ai miei svenimenti e sapeva benissimo come comportarsi.
Mi portò di sopra in camera, prese i piccoli affidandoli a Rouge e chiuse la porta della camera.
Aprì poco poco la finestra e scostò la tenda.
Io: mmm?
Toby: tranquilla amore, tutto a posto. Cos'è successo?
Io: stavamo parlando a Pros di Jeff per matematica. Mi sono ricordata che effettivamente dava lezioni anche a me, perchè ero una capra. Ricordo le caramelle rubate a LJ, le monetine al cioccolato e i marshmallow di Sland. Poi.... Poi mi è venuto in mente quandl mi diede il primo bacio, avevo 13 anni.
Toby: ah.
Io: poi tutta una serie di ricordi, soprattutto con te, ma anche con i ragazzi. Molti anche della mia vita prima, quindi con Rouge, Pupp e Lucas. I bambini, Maria, Persefone, Jill...
Toby: cose stressanti insomma.
Si stese vicino a me.
Toby: sai che...
Io: sono tre settimane che non lo facciamo? Si....
Toby: bene....
Io: insomma....
I nostri volti erano l'uno di fronte all'altro, le bocche si sfioravano a vicenda, gli occhi non riuscivano a staccarsi da quelli dell'altro, le mani si intrecciavano in splendidi balletti, i corpi così vicini si scambiavano un calore strano, particolarmente intenso.
Io: madò quanto ti amo.
Toby: e perchè io? Te l'ho sempre detto, è dal primo giorno che ti ho vista che la mia mente non riesce a distogliere lo sguardo dai tuoi bellissimi occhi, dai tuoi capelli mossi, dalla tua bocca di rose, dal tuo splendido corpo.
Io: che dolcioso! Beh, anche io ti ho sempre amato eh.
Toby: e la storia con Jeff?
Io: solo una storia. Certo, non che la disprezzi o voglia dimenticarla, è pur sempre uno splendido ricordo. Ma tu non mi uscivi mai dalla testa. Ancora ho il ricordo di te che ti dichiari il giorno del mio compleanno. La prima volta che ho visto calare quella mascherina che non levavi mai, solo per mangiare e lavarti. Quel bacio, che davvero speravo non finisse mai, quella domanda così attesa finalmente era arrivata.
Toby: ti amo, sinceramente.
Io: anche io amore, anche io.
Mi prese im viso tra le mani e mi diede un bacio, direi Il bacio. Uno dei migliori mai ricevuti, simile al primo.
Una cosa tira un'altra, penso possiate immaginare cosa successe dopo!
Vi dico solo che la passione fu travolgente.

*2 ore dopo*
Io: ti amo, tanto.
Toby: sapessi io.
Stavamo per 'rimetterci alla carica', quando ovviamente Jane entrò correndo e urlando come una cretina.
Noi eravamo nudi, per fortuna Toby fece giusto in tempo a coprirsi.
Io: che cazzo succede?!
Jane: VIENIIII VIENI A VEDERE! SCENDI SCENDI SCENDIIIIIIII!
Iinfilai delle mutande e una canotta al volo e seguii la ragazza urlante giù pr le scale fino in salone.
Tg: 'come già detto nei titoli, la Victoria's Secret cerca modelle per una sfilata di moda che si terrà in tutta Italia. Ogni settimana la stessa sfilata si terrà in regioni diverse, con modelle diverse, ovvimante di quella stessa regione. Le ragazze che hanno già aderito sono a migliaia, ma la Victoria deve far conto di molti fattori. Annalisa a te la linea per il servizio...."
Smisi di sentire e guardai Nina, Pros e Jane uscire fuori ai gangheri.
Io: quindi?
Nina: È LA NOSTRA OCCASIONE!
Io: tu mi hai disturbato, MENTRE SCOPAVO CON IL MIO RAGAZZO PER QUESTA MINCHIATA?
Jane: Clock! È la nostra occasione, anche la tua!
Io: ma co sta ceppa proprio.
Ben: ummm chissà che facevano.
Masky: proprio giù pesante.
EJ: dentro pesante direi.
LJ: ok, questa è stata mitica.
Jeff: AHAHAHAHAHAH.
Li fulminai con lo sguardo.
Siamo morti.
WOFNAODAJXNALFJWJ SFILATAAAAA.
Ai, in versi, ai.
Porca troia, spacciati.
Zero: raga, correte.
Io: no, ho un impegno ora. Sperate solo che mi farà godere come mai facendomi scordare i vostri commenti, altrimenti vi conviene cambiar casa.
Mi piaceva l'espressione di semi terrore sui loro volti.
Corsi di sopra da Toby e andammo avanti per un'altra ora, poi la fame chiamò.
Io: che bello sei.
Toby: sei tu quella bella. Che voleva Jane poi?
Io: voleva solo dirmi che la Victoria farà una sfilata in tutt'italia, anche qui. Ah, le modelle possono essere chiunque.
Toby: oh wow. Dovresti andare proprio.
Io: sai che odio stare al centro dell'attenzione.
Toby: vero. Dai, sono pronto, scendiamo?
Scendemmo, io sempre in mutande e canotta, lui con dei boxer e le infradito.
Presi due fette della Lasagna di Ben e le misi a scaldare.
Io: more prendi le birre?
Toby: certo.
Aprì il frigo e prese le prime che capitarono.
Gli altri ovviamente avevano già finito e si facevano beatamente i fatti loro.
Arrivarono Masky e Hoodie e si sedettero con noi.
Masky: Clock, c'è una seconda te in salone.
Mi aveva bisbigliato pian piano.
Spalancai gli occhi e presi il mio coltello. Andai in salotto e senza pensarci due volte lanciai il mio bel coltello alla secona me e si disintegrò.
Andai a riprendere il coltello sotto l'occhio sbalordito di tutti.
Io: non mi avevate riconosciuta?
Jane: oh si, ma aspettavamo te.
Jeff: io guardavo il tuo culo parato qu davanti.
LJ: è piuttosto in evidenza sai.
Tornai in cucina e addentai la mia Lasagna.
Io: mmmm buonissima sta sagna Ben!
Ben: oh, grazie.
Toby: davvero spettacolare.
Ben: so contento ahahah.
Finimmo di mangiare tra le chiacchiere e le risate.
Poi apparve Off tra noi.
Ah Off! Dovevo parlargli di Maria!
Io: ehi Off.... Avrei una cosa da chiederti.
Off: dimmi ragazzina mia.
Prese al volo una birra dal frigo.
Io: conosci una certa prostituta di nome Maria? Ha circa 35 anni.
La bottiglia gli scivolò di mano, rompendosi in mille pezzi.
Toby: ehi Off, calmo.
Off: si la conosco. Purtroppo per me.

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