Ticciwork| vero amore?

Capitolo 138- Chissà.

Aprii le porte della cucina, vi trovai vicino Toby, buttato a terra con le spalle al muro e la testa tra le ginocchia.
Mi sedetti vicino a lui e lo strinsi forte a me.
Prima che potessi dire qualcosa lui si girò, era paonazzo e con gli occhi lucidi, doveva aver pianto molto, e mi si buttò al collo, stritolandomi.
Toby: scusami per tutto... So che non sono la persona perfetta per te e che meriteresti di meglio... Ma io ti amo davvero tanto.
Io: amore, io non desidero altro che te. Nessun Juan al.mondo potrebbe mai essere alla tua altezza! Tu sei dolce, spiritoso, allegro, simpatico, lunatico soprattutto, sai sempre cosa dire e come tirarmi su di morale. Perchè dovrei volere qualcun altro, se ho già te al mio fianco?
Toby: ti amo... Ma chi è Juan?
Io: chi?
Toby: tu hai detto Juan.
Io: ma era una metafora per indicare l'uomo medio!
Mi guardò negli occhi con quello sguardo di superiorità e un sorriso stravagante.
Io: vabbe, il medico dell'inferno. Era per dire che io scegliereo diecimila volte te. Sei bellissimo e perfetto.
Toby: sapessi tu.
Io: ma zitt, ho così tante smagliature dal parto che dovrei fotografarle una ad una e dargli un nome!
Toby: sei impossibile da definire con termini terreni. Sei la mia dea, la mia musa e la ninfa. Cosa potrei volere di più?
Io: ah boh.
Toby: esatto. Alziamoci dai, che impressione daremo ai bambini?
Io: a proposito senti...
Toby: shhh, non è successo nulla.
Mi sorrise. Mentre mi accarezzava la guancia destra, mi prese la ciocca di capelli grigi e iniziò a giocarci tra le dita.
Toby: sai, non mi dispiace. Ti da un'aria più spietata e matura.
Io: intendi dire che sono vecchia? Ahahahahahahah
Toby: scema! Ci alzammo e andammo in salotto.
Jane: senti Clock...
Ben: noi...
Liu: volevamo chiederti scusa.
Jeff: hai fatto bene a sclerarci.
Katy: ci siamo comportati da schifo.
Zero: e quel che è peggio-
Masky: è che abbiamo fatto sentire te uno schifo.
EJ: volevamo chiederti umilmante scusa.
LJ: per tutto quello che abbiamo detto o fatto.
Nina: ci siamo comportati davvero come bambini idioti.
Sally mi venne vicino e mi prese la mano, si vede che aveva pianto.
Sally: scusa per il succo, non volevo... Ti voglio bene. Tu me ne vuoi ancora?
La presi in braccio e la strinsi forte.
Io: si! Ma la prossima volta ti faccio bere il succo dritto dritto dalla mia maglia.
Jeff: ciò vuol dire che dovrai toglierla...
Jane: idiota.
Toby: insomma, ci dispiace davvero tanto.
Io: ragazzi, io dovrei chiedervi scusa per quello che ho detto a voi... Mi dispiace.
Pupp: abbiamo sbagliato tutti. Ma sappiamo che le mattine qui non sono proprio il massimo.
Scese Pros tutta di fretta, con un grande blocco di fogli che volavano qua e là, una matita tra i capelli, una parte della camicia di seta rosa confetto che usciva dal bordo della gonna nera, le scarpe per le mani e i capelli ancora bagnaticci.
Tutti la gurdammo un po' preoccpati.
Pros: okok, lo so, la massa molecolare è... Che succede?
Io: sbrocco mattutino.
Pros: Clock! I tuoi capelli!
Masky: più eccessivo del solito.
Pros: in macchina mi racconti. Senti, se non vuoi andare il pomeriggio, questa mattina ci sono i colloqui per matematica, letteratura e storia dell'arte.
Io: ci penso io.
Kevin: Signorina, non credo le convenga orendere ulteriori stress!
Pros: e loro?
Io: sono Kevin e Andrè.
I due fecero un inchino e in coro dissero 'incantati'.
Pros: mmm mi piacciono! Ahahah piacere mio! Sono Proserpina... Lo so, nome lunghetto e non proprio bello...
Andrè: una delle mie figlie di secondo nome faceva Proserpina. Sa, mia moglie a suo tempo frequentava il classico! Amava la letteretura e l'arte greca e romana.
Pros divenne rosea sulle guance e sorrise timidamente.
Kevin: bellissimo, davvero.
Io: allora, voi venite con me? Devo anche fare dei giri al supermercato, dalla sarta, dal calzolaio, dal tecnico e infine in cartoleria.
Hoodie: giusto perchè vuoi riposarti! Allora veniamo con te io, Masky e Toby. Jeff tu riposati che se continui con questo tran tran non te la leva più la benda.
Masky: LJ, tu e Zero pensate ai 3 bambini... E non parlo di Sally.
Jeff: eeeeehi!
LJ: beh, frignoso sei frignoso.
Zero: non preoccupatevi. Divertitevi! E ricordatevi il succo o scoppia un'altra guerra.
Io: a tra poco! Pros, ci sei?
La ragazza cercava di tenere tutti i fogli in una mano, rimettersi la camicia nella gonna e bere un bicchiere di latte, tutto contemporaneamente.
Pros: andiamo!
Salimmo in auto e lì sentimmo per l'ennesima volta il VI cantico del Paradiso di Dante.
Pros: cazzo! Ho lasciato a casa la matita fortunata!
Hoodie: controlla tra i capelli...
La ragazza si scavò un po' tra i capelli ancora un po' umidi e fece un gran sorriso.
Pros: grazie Hoodie!
Masky: emmm Clock, sai per caso qualcosa di Sland?
Io: so solo che io sono al suo posto e che mi arriveranno tantissimi compiti per questo pomeriggio.
Detto fatto, una lista mi apparve sulle gambe.
Io: parli del Diavolo...
Toby: emmm evitiamo eh?
Io: in effetti ahahahahah. Masky, puoi leggerla?
Il ragazzo vicino a me prese la lista accuratamente piegata sulle mie gambe, la aprì e dopo essersi schiarito la voce parlò.
Masky: 'Cara Clock,
Spero tutto vada bene in casa. So che sopportare il peso delle responsabilità e i ragazzi non è affatto facile, ma spero riuscirai magnificamente nell'impresa. Ho pochi punti nella lista, ma essenziali. Buon lavoro.
1) Studia il 'Contratto di pace' che troverai nel primo cassetto a destra nella scrivania.
2) Alle 5 hai un appuntamento con gli Arcangeli, guidati da Michele, nello studio per discutere i termini del contratto.
3) Vai sul monte Olimpo e convinci gli dei a non farsi guerra tra loro.
4) Rintraccia, con il libro che troverai nel terzo cassetto a sinistra, la figlia di Atena e portala nella casa, ha bisogno di aiuto.
5) Aiuta Sally con i compiti, lavala, nutrila e gioca con lei. Riordina la sua camera.
6) Affida ai Proxy le loro vittime, troverai la lista nell'unico cassetto sottile al centro. Quelli con una linea di sangue sopra sono stati già eliminati. Poi, discuti le varie strategie con loro.