Capitolo 63- Dovrebbero inventarti!

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Il giorno dopo ero morta.
Qualcuno piombò in camera spalancando le finestre, insinuando di dover far cambiare l'aria.
Io: Masky, crepa di cuore.
Masky: oh suvvia sono solo le 8! Ti ho portato un Cupcake!
Io: almeno! Hoodie, prendi una bottiglia d'acqua.
Me la passò caprndo al volo.
Io: oh Toby, come sei angelico quando dormi. Peccato poi tu sia un mezzodemone!
Sussurrai ridendo.
Gli versai tutta l'acqua sulla faccia e mentre schizzava via dal letto, imprecava come un matto.
I due ragazzi erano crepati a tera dal ridere e io non riuscivo a respirare.
Toby: MA PERCHÈ SEMPRE IO?!
Io: sei il piccolino tu!
Toby: mo ti stupro.
Io: mi hai già messa incinta su!
Toby: bulli. Siete dei bulli.
Masky: suvvia Tobias, non fare la faccia da scorfano brontolone!
Toby: Tim, non puoi usare le battutte di Nemo!
Hoodie: ma essendo di Nemo, può usarle.
Masky: che?
Io: Nemo significa in latino 'nessuno'.
Masky e Toby ci guardavano a bocca aperta.
Toby: quindi non cercano un cazzo di nessuno?!
Io: esatto! Tieni, prendi un cupcake!
Toby: uuuuu cupcake!
Me lo prese dalle mani e se lo divorò. Mi sedetti un attimo sul letto, mentre ne mangiavo uno anche io, sulla conversazione precedente.
Vi siete chiamati per nome senza neanche accorgervene!
Sbagliatissimo! Non devi merda!
Ma mi spieghi perchè sei così stronza tu?
Semplice, è la coscienza della tua BM quindi di Clockwork, non di Natalie. Come anche io sono la ragione di Clock.
E io sono i sentimenti di Clock, semplice.... Ma così.... Malinconico!
Io: avete sentito?
Un rumore mi aveva distolta da quei pensieri.
Hoodie: si.
Toby: viene dal giardino. È qualcuno piangere.
Masky: amo il tuo superudito.
Toby: eheheh
Io: chi è?
Oh suvvia, ovvio che lo sai.
In cuor mio sapevo chi era...
Toby: non so.
Corsi di sotto seguita dai chiacchiericci interrogativi dei tre ragazzi. Salii sopra al ciliegio spoglio e mi sedetti vicino a quella figura, sul ramo più tozzo e forte.
Io: dovresti smetterla di piangere.
Parla lei.
Ci sentiamo così cattive e tristi!
Ragiona con la testa, non con queste due!
Ehi!
Nina: tu dovresti smetterla di farmi soffrire non credi?
Io: io? Scherzi vero?
Nina: mi spieghi cosa ti ho fatto?!
Io: sono gelosa.
Nina: ma di cosa?!
Io: di te e LJ... Lui era mio fratello ed ora non mi calcola. Per colpa tua.
Oh si! La rabbia ci pervade! Colpiscila!
No Clock! Ragiona! Non è colpa sua!
Io: o almeno così credevo.
Brava ragazza.
Nina: cosa?
Io: è colpa mia, ma la rabbia mi ha pervaso il cuore, scusami. Scusami davvero. Mi alzai per abbracciarla ma sentii le ciabatte perdere terreno e poi il vuoto.
Nina stava urlando. Io ero in lacrime. In pochi secondi tutto mi passò davanti. Vari volti, Persefone, la mia pancia,il mio matrimonio, Toby... Tutto. Chiusi ermeticamente gli occhi, ma non sentii il terreno bagnato.
Potevo distinguere delle braccia reggermi tranquillamente.
Aprii lentamente gli occhi. Oh dio.
Toby:ehi calma! Sai che ci sarò sempre.
Io: ti amo!
Mi aveva salvato ancora la vita.
Lo strinsi forte a me e vidi Nina scendere. Quando mi staccai da lui, lei mi si gettò sopra.
Nina: non farmi più morire così idiota!
Io: io sono morta almeno una ventina di volte guarda. Torna a dormire su.
Nina: infatti ho sonno... Vado. Adieu.
Io: buona dormita!
Mentre entrava dentro casa si girò e mi fece la linguaccia ridendo.
Io: amore...
Toby: non dire nulla. Sai che sempre ci sarò per te. Non devi preoccuparti, ok?
Io: ok! Fortuna tu! Rientriamo, eh?
Toby: oh si, fa piuttosto freddino così, a petto nudo.
Si stava strifinando le braccia e faceva dei piccoli sospiri che producevano il 'fumo'. Non mi ero accorta fosse a petto nudo, così con la grande coperta che avevo sulle spalle coprii anche lui. Ma dato che ero notoriamente più bassa di lui, mi dovette prendere in braccio.
Toby: e se invece non ci fossi tu? Dovrebbero inventarti!
Io: eh mo!
Entrammo e salimmo di sopra in camera nostra. Trovammo Masky e Hoodie a pomiciare sull'orlo della finestra, non ci avevano sentiti etrare quindi decisi di fare la stronza.
Io: ODDIO MASKY ATTENTO!
Masky balzò subito in piedi e così anche Hoodie, avevano entrambi un gran fiatone.
Hoodie: MA CHE SEI MATTA?!
Io: sarei qui altrimenti?
Maskgy: T'AMMAZZO. IO TI AMMAZZO.
Intanto Toby stava piangendo dalle risate mentre io sghignazzavo soddisfatta.
Io: dai su,per perdonarmi, vi porto in un luogo speciale!
Masky: mmmmm c'è del cibo?
Io: volendo.
Hoodie: sai pensare ad altro oltre al cibo?
Masky: mmmm c'è dell'erba?
Hoodie: scontato...
Io: ah senti, a proposito dell'erba...
Hoodie: ah si ecco, grazie.
Mi passò una bustina con chiusura ermetica vuota per metà.
Io: era piena ieri!
Hoodie: è un cannarolo, cosa posso farci?
Toby: quella sarebbe pure mie eh!
Io: scusa, ma dovevo essere gentile!
Toby: eccerto con l'erba mia.
Io: nostra!
Masy: se ci becca lo Sland, siamo morti.
Detto fatto. Lo Sland si materializzò al centro della stanza e repentinamente feci la furbata di buttare la bustina per terra, dandole un calcetto per mandarla sotto al letto.
Scema! Sai che Sland legge nella mente.
Ah cazzo...
Idiota.
Ci sentiamo così sceme...
Ma felice tu mai eh?
Sland: per vostra sfortuna lo so. Che cazzo, uno vi da una casa e una sorta di lavoro e voi sputtanate la vostra salute, fondamentale nella vostra professione, con l'erba? Bah...
Ero stupita, più per la parolaccia che per il discorso.
Masky: hai ragione Sland...
Hoodie: siamo degli idioti...
Toby: non lo faremo più...
Abbassarono all'unisono la testa.
Io: tutte scuse.
La loro testa ora era fissa verso di me e i loro occhi spaventati-interrogativi tentavano di dirmi 'che cazzo fai?!',ma non li ascoltai.
Sland: spiegati.
Io: sono tutte scuse. Lo sai che l'erba è mia ed è colpa mia se l'hanno fumata.
Masky: ma-
Io: sh. È la verità e tu lo sai. Basta difendere la povera ragazza indifesa. Ho anche io delle responsabilità.
Di solito quando qualcuno faceva una minchiata in casa, Masky, Hoodie e Toby si prendevano la colpa perchè con loro Sland era 'buono'. Con noi altri invece era un mostro, spesso beccavamo delle punizioni come i bambini piccoli.
Sland: beh, per la tua onestà, niente punizione. Per te. Voi tre coglioncelli domani passerete tutto il giorno ad allenarvi, tanto da farvi recuperare una giornata di canne. Clock vi controllerà, mi fido più di lei che di voi. Complimenti.
Allungò un tentacolo sotto al letto e prese la bustina.
Sland: Masky...
Il ragazzo sbuffò rumorosamente e cacciò dalla taachina della camicia due canne e da quella dei pantaloni una bustina come la mia.
Sland: tutto.
Il suo sguardo era passato su Hoodie che, imbarazzato, cacciò una canna dai pantaloni.
Toby senza farselo neanche dire, prese dal mio comodino l'ultima bustina e gliela passò a malincuore.
Masky: almeno Sland, non fumartela tutta in un colpo!
Sland: simpatico. Comunque, questa roba andrà ad Off che se ne libererà quando potrà.
Ovviamente ridemmo tutti. Era Off che ci passava l'erba, ma Sland non doveva saperlo.
Sland: beh, vado di là. Sally si deve svegliare e fare colazione. A dopo.
Uscii dalla stanza e chiuse la porta.
Io: muahahahahah domani sarete miei!
Masky: pff non faremo nada.
Io: inizia a sperare.
Hoodie: moriremo.
Toby: cacchio che culo! Anche se era l'ultima bustina...
Io: beh, una buona scusa per smettere. Per voi tre intendo, non mi è mancata per niente.
Mi guardarono con sguardo accusatorio.
Io: è vero!
Alzarono gli occhi al cielo.
Masky: allora, dov'è che dovevi portarci?
Io: ah si... Venite.

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