Capitolo 56- Ho paura, cazzo!

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Tonfo sordo. Come un corpo che cade. Ero abituata ad avere un sonno piuttosto leggero, come tutti gli assassini che si rispettino. Avevo anche imparato a non sognare volendo, grazie al libro 'Diario di un killer sentimentale'.
Spalancai gli occhi. Ero tranquilla. L'agitazione e l'ansia non mi avevano neanche sfiorato e l'armonia ancora scorreva nelle mie vene.
Accesi la luce.
Io: ma che cazzo?!
C'erano Toby, Masky in lacrime e Hoodie sdraiato a terra, ferito.
Masky: aiutaci ti prego! È stato ferito alla spalla da una revolver!
Toby: non è niente di grave, spero!
Io: non preoccupatevi, portatelo in bagno. Arrivo in tre secondi netti.
Sapete quando ho detto che l'armonia scorreva dentro di me e bla bla?
In quel momento mi si bloccò un macigno nello stomaco, mi prese un cerchio alla testa e le mani tremavano.
Devi calmarti.
Giusto.
Fevi un gran respiro e riuscii nel mio intento. Mi diressi alla mia scrivania e presi una cassetta rosso fuoco.
Andai in bagno e, anche se erano solo in tre, si era scatenato il bordello. Toby che cercava di far riprendere Hoodie, quest'ultimo che gridava dal dolore e Masky ad un angolino accovacciato a piangere.
Io: EEEEEEEEHI!
Silenzion più totale.
Io: VOGLIAMO SVEGLIARE TUTTO IL MONDO?! MI SEMBRA DI NO! ORA ZITTI E LASCIATEMI FARE!
Toby: hai ragione.
Io: allora Hoodie... Ti ricordi quando hai conosciuto Masky?
Hoodie: s-si, ma cosa c'entra?!
Io: sono curiosa, raccontamelo.
Era una tecnica funzionale che le infermierd usavano spesso. Me lo aveva insegnato mia madre, che lavorava nell'ospedale della città, in uno dei suoi momenti di 'amore materno'.
Iniziò a raccontare e io iniziai a fare quello straziante lavoro. Dovevo estrarre la pallotto dalla spalla del mio povero amico, senza causargli troppo dolore. Ero abituata al sangue, ma avere quello di Hoodie sulle mani un po'mi spaventava.
Continuava a raccontare il loro primo incontro, intervallandolo con dei piccoli urlettini e sospiri più taglienti della mia lama.
Hoodie: fatto?
Io: purtroppo ancora no. Ora raccontami di quando hai incontrato Toby dai, sono molto curiosa.
Avevo estratto la pallottola finalmente, ma aveva perso abbastanza sangue e dovevo fare veloce. Richiusi la ferita con i miei amati ago e filo da chirurgo. Passai con dell'ovatta un disinfettate ospedaliero brunastro-rossiccio.
Hoodie: finita la storiella... Ora? Tu invece hai fatto?
Io: oh quasi, Masky perchè non mi racconti anche tu qualcosa?
Masky: i-io?!
Io: si dai! Di come hai conosciuto non so... Ti ricordi quando ci siamo conosciuti? Quanto eri geloso di me perchè parlavo con Hoodie? AHAHAH bei tempi....
Anche Masky iniziò il suo racconto e tutti ci calmammo e iniziammo a ridere.
Avevo finito di fasciarlo, magnificamente aggiungerei.
Io: beh, ho fatto. Che ore sono?
Toby: le 5....
Io: a che ora siete piombati da me?
Masky: 3.15...
Io: oh beh ho fatto in fretta allora!
Hoodie: scherzi vero?
Io: no! Ti ho levato una pallottola dalla spalla, disinfettato e ricucito e anche bendato in meno di due ore. Ringraziatemi almeno! Io sarei incinta eh! E soprattutto stavo dormendo...
Toby: sei stata magnifica amore. Grazie davvero, Sland ci avrebbe uccisi!
Hoodie: tanto lo verrà a sapere...
Masly: se già non ne è al corrente...
Io: Hoodie, hai perso molto sangue. Devi rimetterti in sesto. Masky, portalo in camera e fallo addormentare. Poi raggiungi me e Toby in cucina che ricucio anche te.
Masky: me?!
Io: hai un taglio abbastanza imponente su una guancia.
Si buttò sullo specchio del bagno e spalancò la bocca.
Masky: non me ne ero neanche reso conto! Aia, inizia a bruciare.
Io: adrenalina caro mio. Il più potente anestetico del mondo.
Toby aiutò Masky a trasportare il povero ferito e a stenderlo sul letto. Crollò in due secondi e noi andammo in cucina, per far rimettere in sesto anche il povero Masky.
Io: se urli ti pugnalo la mano.
Masky: bene
Iniziai a ricucire, senza anestetico ovviamente, la faccia del mio sfortunato amico.
Masky: aia
Io: zitto, neanche t'ho toccato!
Questa conversazione andò avanti per venti minuti buoni, intervallata da qualche commento di Toby del tipo 'smettila Masky!', 'fai l'uomo!', 'fai piano Clock' e cose simili.
Io: bene finito. Non devi toccarti per nessun motivo le cuciture o si allenteranno. Ora potete spiegarmi che dimine è successo?
Mentre domandavo ciò, misi tutto al suo posto e iniziai a preparare una bella cioccolata calda e dei pancakes per colazione.
Masky: siamo entrati nella casa delle nostre tre vittime, infatti erano tre coinquilini.
Toby: però dopo aver ucciso la prima e la seconda, una ci sentì e brillantemente prese la sua revolver.
Masky: sparò ad Hoodie.
Io: deve aver sparato una seconda volta, ferendo di striscio te.
Masky: beh può essere, io ho sentito due spari. Ma non avvertendo dolore non me ne preoccupai.
Toby: uccisi la ragazza e caricammo Hoodie sulle nostre spalle mentre urlava dal dolore.
Io: fermi tutti. Tutto sto casino è causato da una ragazza?! AHAHAHAH
Toby: pff
Io: scusate è che ci tenete tanto alla vostra mascolinità e tra poco non venivate ucciso da una donna. Non killer per di più!
Vedemmo qualcuno scendere le scale barcollando.
Masky si lanciò a sorreggere qulla figura. Era Hoodie che si doveva essere svegliato.
Io: hai dormito non più di mezz'ora Hoodie!
Hoodie: sto benissimo, grazie a te! Sei stata fortissima! Dove hai imparato tutte quelle cose?!
Gli passai una tazza di Cioccolata calda con i soliti marshmallow e la panna montata e anche un bel piatto di Pancakes fumanti.
Io: oh beh vedi, mia madre era una bravissima infermiera. Era anche molto carina e dolce, quando ovviamente non aveva una bottiglia di Wiskey o di Vodka in mano... Di solito faceva i turni di notte e questo riduceva ancor di più il nostro rapporto. Però quando andava di giorno e doveva essere per forza sobria, mi portava con se a lavoro, specie la domenica, e mi insegnava tutti i trucchetti per essere brave infermiere. Era il mio sogno da piccola. Aiutare e curare le persone.
Masky: avresti potuto!
Io: se non fosse mai nato qullo schifoso, probabilmente ora starei finendo il Liceo Classico e studiando contemporaneamente per entrare ad infermieristica. Ma meglio così, era questa la mia vera vocazione!
Toby: pensare che io volevo fare l'astrofisico...
Masky: io volevo aprire una mia palestra e fare l'insegnante!
Hoodie: oh beh, io volevo laurearmi in lettere moderne e classiche per poter insegnare Greco, Latino, Italiano e Storia al Classico...
Io: oh meglio così! È questo che saremo dovuti essere ed è questo che siamo! Quanti possono vantare di avere una vita migliore della nostra?
Hoodie: giusto ahahahah
Masky: Clocky mi passi i marshmellow?
Io: certo!
E gli porsi la bustona.
Toby: sono le 6....
Io: non avete sonno?
Masky: io ora che mi sono calmato sto benissimo.
Hoodie: grazie a te sono in magnifica forma, per fortuna!
Io: oh beh se state bene voi ahahah
Toby: beh neanche tu credo abbia dormito molto!
Io: oh beh ho visto un episodio di AHS 5 registratk e poi ho letto qualche pagina di Bel-Amì di Maupassant.
Hoodie: splendido davvero!
Toby:.... Qualche pagina dei comuni mortali, o qualche pagina tua?
Io:......... Qulche pagina mia......
Toby: quindi stai almeno al decimo capitolo.
Io: undicesimo! Uuuuups. Comunque mi sono addormentata verso le 2 e 20 muahahah.
Toby: non hai dormito neanche un ora?! Corri a letto!
Io: ma guarda che to benissimo, mammina!
Toby: ess!
Io: dai su, ti amo!
Toby: ti amo anche io!
Masky: AWWWWW
Hoodie: hai un tranquillante per 'sto qua?!
Io: no ahahahah
Masky: uff... Volete altra cioccolata calda?
Io: oh si!
Toby: perchè no!
Hoodie: versa va.
Ci divertivamo molto a cazzeggiare come bambini.
Ma una figura in giardino ci colse tutti nel panico più completo...
Io: T-toby... Chi è quella figura?! Ho paura, cazzo!

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