Hoodie: ah, ma perchè ci hai 'convocato'?
Masky: ha trovato qualcosa di interessante da Sland, sicuro.
Toby: ovviamente un libro.
Io: vabbe ma co voi l'effetto sorpresa muore eh.
Hoodie: dai! Leggi.
Io: è un libro che racchiude i segreti dell'umanità, quelli mai rivelati.
Masky: ma è chiuso con un lucchetto molto duro.
Io: basta risolvere l'indovinello sul retro.
Mi schiarii un attimo la voce.
Io: il tempo.
Il libricino scattò lievemente e si aprì sullaprima pagina, da solo.
Toby: leggi ad alta voce.
Io: questa è una breve introduzione. "Salve, sono il libro che tutto sa,
ma nella realtà
nulla dirà.
Ho tutto quello che vorreste sapere
sarete forti abbastanza da reggere?
Io conosco le morti di tutti gli uomini
Le vite, i giorni e anche i piú bui anni. Siete certi di volerne sapere di più?
Potrebbe mandarvi dritti a Belzebù.
Cara Natalie, tu che stai leggendo
i tuoi amici stanno già dormendo?
Ho un segreto per te, di quelli preziosi
vorrei tanto dirtelo, ma non dirmi di si
Potresti morire...
Dai, leggimi."
Masky: mio dio...
Toby: continua dai!
Hoodie: qualcosa di strano gira intorno a questo libro. Continua.
Io: non so se voglio.... Non ora, vi prego.
Masky: capiamo.
Io: il tempo è morto, ma sono ancora viva.
Il diario si richiuse, sempre scattando.
Hoodie: wow, straordinario...
Sally entrò in camera piangendo. D'istinto mi alzai in piedi e andai a stringermela al petto.
Io: ehi piccina, che succede?
Sally: non trovo più la mia bambola.
Io: quale piccolina?
Sally: quela di pezza, con capelli rossi e gli occhi di bottoni...
Masky: inquietante. Dove l'hai lasciata l'ultima volta?
Sally: in salone, ma non c'è più!
Io: ora ti accompagno a cercarla, va bene piccolina?
Sally: grazie Clock.
La presi in braccio e scendemmo di sotto.
Io: ragazzi, avete visto la bambola di Sally?
LJ: mi sebra di averla vista in cucina.
Adammo nell'altra stanza e trovammo la bambolina con la testa quasi mozzata sul tavolo della cucina.
Io: oh cazzo.
Sally: la mia bambolina!
La piccola iniziò a piangere ancora più forte, attirando l'attenzione di tutti.
Io: ehi eho Sally! Calma dai. Ora andiamo in camera e la ricuciamo, va bene?
Sally: s-si.
Risallimo ancora una volta in camera dive trovammo i ragazzi a fumare.
Io: che ciminiera, dai levatele, c'è la bambina.
Hoodie: chevuoi che sia dai.
Io: cioé fra l'altro state fumando con i bambini?! Toby!
Toby: n-non c'ho pensato!
Io: scherzo dai ahahah. Finchè la finestra è aperta, va bene.
Sally: Clock, la bambola!
Masky: ah, l'avete ritrovata?
Io: si, in cucina, sul tavolo, sgozzata... Chi può essere stato?
Poggiai Sally sul lettone e afferrai il set da cucito nel cassetto della scrivania.
Mi sedetti anche io sul letto e iniziai a ricucire con un filo marroncino la gola della bambola.
Io: finito! Guarda Sally, è anche più bella!
La bambina riprese subito un sorriso grandissimo.
Sally: grazie Clock!
Io: niente tesoro!
Mi abbracciò forte e mi sussurrò all'orecchio qualche parola.
Sally: posso dormire con voi? Mi spaventa star sola là...
Io: certamente piccola, tutte le volte che vuoi.
Masky spense la sigaretta e dopo averla buttata nel posacenere, chiuse le serrande e la finestra a doppia mandata.
Hoodie: meglio star sicuri. Noi andiamo, buonanotte pulci.
Io: notte notte!
Sally: notteee.
Toby: a domani.
Chiusero anche la porta dopo essere usciti.
Io: può dormire con noi Sally?
Toby: non lo so... Resiste al mostro del solletico?
Si diresse dalla bambina facendo facce buffe e iniziando a farle il solletico.
La piccola rise come una matta, per 5 minuti filati.
Toby: mmm si, direi che può dormire con noi.
Ci sdraiammo sul letto, Sally crollò stringendosi al mio braccio, mentre nell'altro lato coccolavo Toby.
Io: com'è dormire tranquillamente?
Toby: noioso.
Io: non riesco a ricordarmelo più.
Toby: neanche io...
Io: cosa?
Toby: quando chiudo gli occhi per dormire mi vedo mentre sto per morire, tu sopra me che piangi disperata e LJ che si offre a D per salvarmi. Vedo il corpo senza vita di nostra figlia, lo vedo ricoperto di sangue, feddo e con gli occhi spalancati, ma tristi e vuoti. Vedo mia moglie, che se ne sta su quell'albero a fissare una tomba piangendo. Neanche io so più cosa significhi dormire sereni.
Io: mi dispiace amore, davvero tanto. Ne abbiamo passate di tutti i colori.
Toby: tu cosa vedi?
Io: se chiudo gli occhi vedo i sognu di tutti, oppure il vuoto. Non vedo nulla... A volte è rilassante. Mi da una pausa.
Toby: perchè mai mai dormi?
Io: sentire i pensieri è un conto... Mentre vedere ciò che uno sta sognando è diverso. Vedi i suoi sentimenti più reconditi, i suoi problemi e i suoi tormenti. Peggio ri sentire un pensiero perso nell'aria a cui ormai non dai più troppo peso.
Toby: mi dispiace...
Io: di cosa?
Toby: di non essere stato con te quel pomeriggio nel bagno. Di non averti nascosto e protetto. Forse non saresti così...
Io: ma a me piace esser così. Non colpevolizzarti poi, non è come credi tu. Prima o poi sarebbe successo.
Sally iniziò a girarsi e stiracchiarsi in tutti i modi possibili.
Io: è una furia questa bambina!
Toby: era tanto che non stavamo insieme nel letto a dormicchiare e parlare.
Io: mi sei mancato così tanto amore mio, è tanto che ci siamo distaccati un po'.
Toby: non dirlo a me... Però ora siamo tornati in pista! Allora che sappiamo di nuovo?
Io: Zero ha voglie assurde e i suoi ormoni stanno già impazzendo.
Toby: quando nascerà?
Io: circa gli inizi di novembre prossimo. Ma tutto dipende dal bambino. Potrebbe essere prematuro o tardivo.
Toby: capisco. Altro?
Io: a gamba di Jeff pare migliorata, forse D mi ha dato un aiutino.
Toby: per fortuna dai, almeno non deve stare troppo in casa.
Io: ah si infatti.
Toby: mentre da quel che ho capito Luu e Katy ti stanno incasinando un pochino la vita. Che è successo?
Io: un incubo guarda! Liu difende Katy perchè si è innamorato, lei si arrabbia per tutto e scatta ficile facile in BM. Non so davvero che pesci prendere con loro...
Toby: Liu puoi solo capirlo, ci sei passata anche tu. 15 sono gli anni stravaganti, in cui il mondo che conoscevi muta in quello triste e grigio degli adulti. Katy è difficile da comprendere, ma puoi farcela. Ha una situazione familiare davvero del cazzo e non trattiene la rabbia. Soluzione? Trova dei punti in comune con lui e aiuta lei con i suoi problemi. Quindi? Dirai tu. Trova quello che a 15 anni trovavi interessanti, vedi ciò che piace a lui e trova qualcosa su cui poter allacciare un rapporto, conquistata la fiducia ti darà retta. Mentre Katy... Aiutala a controllare la rabbia, con qualche esercizio magari, quelli che usavi anche con me prima. Ma soprattutto aiutala con il padre e ritrovale la madre. Anche con lei, presa la fiducia, conquisterai il mondo.
Restai un attimo stupita dal ragionamento.
Io: wow, molto molto arguto amore! Seguirò ogni minimo consiglio.... Sei davvero il migliore che potesse capitarmi. Ti amo.
Toby: eheheh so essere geniale anche io. Ti amo tanto... Ora dormo dai, è tardi.
Io: rimango anche io.
Toby: come mai?
Io: non voglio svegliare Sally...
Ero però anche preoccupata per Jeff. Certo, aveva Zero e LJ con lui, ma quei due sapevano a stento badare a loro stessi.
Toby: so che sei preoccupata per lui. Vai dai, alla bambina ci penso io. Notte amore mio.
Io: grazie angelo mio. Notte.
Sgusciai fuori dal letto dopo aver baciato il ragazzo.
Diedi dei baci anch ai bambini nelle culle e li coccolai un pochino, cercando di non svegliarli.
Scesi giù e trovai Jeff a terra che giocavana con Smile e Maccgiolina, Zero buttata sul divano quasi a quattro di spade e LJ che si ingozzava di caramelle sul divanetto.
Io: RAGAZZI!
Balzarono tutti composti mentre Smile si sedette sull'attenti metre quell'impertinente di un gatto fece finta di nulla, continuando a mordicchiare la mano di Jeff.
Io: SUL SERIO? E VOI VORRESTE ANCHE DEI FIGLI?
Andai da loro e gli diedi uno scappellotto a testa, confiscai le caramelle a LJ, rialzai Jeff e mi occupai della sua ferita.
Zero: scusaci, ma eravamo stanchi e...
Io: io invece non sono stanca assolutamente eh? Dai, non è questione di come eravate messi. È che non riuscite un minimo a curare voi stessi, e un bambino? Come lo trattereste?
LJ: tu eri così però.
Io: si, ma fin dal primo istante in cui seppi che ero incinta cercai di cambiare.
Jeff: ha ragione dai. Scusaci Clock.
Io: dai, torna a giocare con quei due, ma non buttarti in quel modo, rischi di aggravare la ferita.
Jeff: grazie!
Ovviamente si buttò a terra e io sospirai atterrita.
Io: tieni LJ.
Gli ridiedi le caramelle e tutto felice si ingozzò.
Io: tu, mammina, vieni in cucina con me.
Zero: si...
Entrammo in cucina e non so perchè ero particolarmente girata di palle.
Zero: Clock...
Io: cosa vuoi? Lava i piatti piuttosto.
Iniziai a sparecchiare facendo una pila immensa di piatti e stoviglie vicino al lavandino.
Zero: c'è la lavastoviglie.
Io: è rotta, devo ripararla.
Afferrai la cassetta degli attrezzi sotto al lavandino e iniziai a smontare qualche pezzo per vedere il problema.
Dovrebbero farti una laurea in meccanica avanzata, davvero.
Io: dove sei?
Fuori, esci con me?
Zero: come?
Io: oh niente, dicevo al pezzo da rimontare. Ho quasi finito.
Rimontai velocemente i pezzi mancanti e mi levai di dosso lo schifo uscito dalla macchina.
Io: vado a schiarirmi le idee fuori.
Zero: se ti serve qualsiasi cosa... Io sono qui.
Io: ok.
Uscii fuori e mi arrampicai sul ramo, sedendomi vicino a Lucas.
Lucas: ehi, tutto bene?
Io: ammazzati va.
Lucas: se ci riuscissi...
Io: scusa. Mi sono girate le palle.
Lucas: raccontami.
Io: stotia lunga.
Lucas: le mie preferite!
Io: nessuno in questa casa sa comportarsi da adulto! Siamo quasi tutti maggiorenni, certi sfiorano i 30. Ma no, loro devono comportarsi come bambini! Mangiare caramelle, buttarsi a terra con gli animali e starsene spaparanzati sul divano.
Lucas: non capisco, anche a te piace fare quelle cose.
Io: le adoro!
Lucas: allora?
Io: allora non me ne vado a fare un cazzo qundo c'è bisogno di me ok? C'è che non si può stare tutta la vita sul divano a far la muffa, bisogna prendere in mano i problemi quotidiani, che sinceramente pochi non sono, e buttarli giù. Loro pensano che io mi diverta a stare tutto il giorno a occuparmi dei bambini, pulire, curarli tutti, pulire ancora e svolgere i miei compiti. Pensano che non mi serva riposarmi, che non ne abbia bisogno. Piverini loro, non fano un cazzo, ammazzano giusto giusto due persone e sono distrutti.
Lucas: hai ragione.
Io: e poi non sanno prendersi cura nemmeno di loro stessi! È tanto difficile buttare le carte delle caramelle? È così difficile posare al muro le stampelle? È così difficile sedersi composti? È così difficile non fumare con dei bambini in camera? Non so cosa abbiano in testa. Devono prendersi le loro responsabilità!
Lucas: sei uguale alla mamma sai?
Io: c-cosa mi è successo? Io ero così spensierata e libera... Amavo la vita e prendevo tutto alla leggera. E ora? Ridotta a parlare come una donna sclerata di mezza età.
Lucas: sei diventata un'adulta.
Io: ma non voglio esserlo...
Lucas: allora scappa con me. Unisciti a noi e vivi un'altra volta!
Io: non sto scherzando.
Lucas: mai stato così serio.
Io: non ci penso nemmeno.
Lucas: dovresti. Ora, se permetti, devo andare. Quei deficienti non riescono nemmeno ad aprire un computer o chiudere una luce senza di me. Che razza di idioti.
Io: ahah perchè stai con loro allora?
Lucas: sinceramente? Non ne ho la più pallida idea. Credo perchè il mio cervello ha bisogno di muscoli.
Io: cosa vuoi?
Lucas: giustizia penso. Beh, non lo so più neanche io. Ora vado dai. A domai mammina.
Io: ciao, fratello.
Mi guardò un attimo sbalordito, poi sorrise e scomparve, lasciandomi nel palmo della mano un petalo di papavero.
Io: torniamo nel bordello.
Rientrai senza voglia a casa. Erano tornati tutti e trovai gente che urlava, cantava, tirava il cibo e coltelli. Chi sghignazzava, chi parlucchiava, chi giocava alla play, chi fumava, chi beveva e chi si ingozzava.
Io: vi odio....
Sussurrai pian piano.
Nessuno mi sentì.
Mi ritirai di nuovo nella mia camera, dove trovai Toby stringere forte Sally che dormiva beatamente.
Vidi che Jill si svegliò in quel preciso istante e iniziò a piangiucchiare.
La presi subito in braccio, coccolandola leggermente.
Io: shhhshhh piccola mia. Non devi essere triste, la mamma e papà sono qui! Beh si, lui ronfa profondamente... Guardalo come è bellino con quei ciuffetti biondi sul viso. Guarda che braccia possenti che ha! Servono pre proteggerci amore mio, lo sai si? E guarda che corpo perfetto che ha, sembra quasi scolpito. Non posso andare nel dettaglio davanti a te riguardo a ciò che ha fra le gambe, ma anche quello decisamente non delude. Sai, un giorno sarai come noi piccola mia. Avrai una famiglia, dei figli, qualcuno da amare. Magari durante il tuo percorso avrai perso delle persone a te care, magari anche io e papà saremo morti. Tutto ciò che ti succedera, piccola mia, ti servirà a crescere un pochino in più.
Sentii che anche Spartaco si era svegliato.
Io: guarda piccola, il fratellino si è svegliato!
Presi anche lui con l'altro braccio e mi andai a sdraiare con i piccoli vicino a Toby.
Toby: ehi...
Io: shhh, dormi amore.
Appoggiai la schiena allo schienale, i bambini erano sdraiati su di me e il biondino dormiva proprio lì vicino con Sally.
Io: sapete, siamo una famiglia strana. Una famiglia che non è proprio convenzionale. Non perchè uccidiamo le persone, anche, ma perchè anche se non ci legano legami di sangue, ci vogliamo bene come fratelli e sorelle. Questo ci legherà per sempre, è una cosa importantissima. Non scordate, piccoli miei, con chi siete cresciuti. Potrebbe essere l'unico modo per capire chi siete. Ora dormite dai, la notte è così lunga...
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Ticciwork| vero amore?
FanficSalve, io adoro la ticciwork e quindi ho pensato di scrivere una storia su di loro. Ci saranno vari colpi di scena, ma non preoccupatevi troppo. I nostri 'amici' resteranno fedeli l'uno all'altra? Fino alla fine?