Uscii dalla stanza salutandola, come se nulla in quei tre giorni fosse successo.
Scesi giù, saltellando come una cretina e con un sorriso così grande, che le cicatrici sembravano essere scomparse.
Mi buttai sul divano, sopra quei due cretini che tranquilli guardavano qualche cazzata alla tv.
LJ: tranquilla eh. Comunque abbiamo fatto bene a scegliere questa tv, è la migliore.
Jeff: è anche costata un'ira di Dio padre no?
Io: e che ti frega, per una volta che abbiamo qualcosa di non rubato.
Jeff: certo... Che hai fatto sopra?
Io: guadagnato punti paradiso.
Mi guardavano come se avessi bestemmiato D.
LJ: scherzi? Come?
Io: Madonna, chiudete quelle bocche! Ho semplicemente porso l'altra guancia.
Jeff: non ti capisco.
Io: ho chiesto scusa a Jane, semplice.
Jeff: COSA HAI FATTO?!
LJ: ora scoppia una guerra.
Ma sei con o contro di me?!
Io: dai Jeff non fare il cretino, sai che sono con te. Tutti meritano una seconda occasione. Dove saremmo se Sland non ce ne avesse concessa una?
LJ: di certo non qui. Hai fatto una bella cosa Clocky.
L'altro ragazzo invece era profondamente contrariato.
Siamo assassini, non perdoniamo!
LJ: solo perchè siamo Killer tra di noi dobbiamo essere bestie?
Io ho sempre preferito star da solo.
Io: non è assolutamente vero! Jeff sono nella tua testa da quasi un anno ormai. Io so perchè ti sei bruciato le palpebre, so quali sono i tuoi punti deboli, so qual'è il tuo preferito qui, so che non odi nessuno di noi e tutti (più o meno) ti stiamo simpatici allo stesso modo.
Gli presi il viso con una mano e con l'altra strinsi la sua maglietta.
Io: so che quando si parla del tuo passato ti chiudi a riccio, so anche che odi star al centro dell'attenzione pur essendo tu un megalomane.
I nostri occhi erano pari ormai, potevo vedere la sua anima.
Io: so anche che quando qualcuno ti tradisce ti torna in mente il volto di tua madre che guarda il tuo volto sfregiato, l'espressione di eterno disgusto nel viso di tuo padre e tuo fratello, che tranquillo dorme ignaro di tutto ciò che sta succedendo. Tu odi i traditori perchè i tuoi hanno tradito la tua fiducia, ma soprattutto perchè tu hai lasciato là da solo tuo fratello e che quindi tu stesso hai tradito qualcuno.
Per la prima volta di una lacrima di tristezza rigare il volto di Jeff. Presi il bordo della mia maglietta e gliel'asciugai, macchiandola anche del sangue delle ferite.
Io: sei come un libro aperto per me... E ogni giorno attendo con ansia che tu esca dalla camera per leggere pian piano il nuovo capitolo nella tua testa.
Oramai le lacrime non si fermavano più e stavano iniziando a rigare anche il mio volto.
Io: c'è tanta tristezza nella tua testa, la posso sentire. Avverto però anche la voglia di vivere, la felicità, l'allegria e la gioia che invadono il tuo cuore. Jeff, non ascoltare mai il cervello. Guardati in torno, qui ti ha condotto solo il tuo cuore. Perché in fondo, era destino incontrarci, in un modo o nell'altro.
LJ: è buffo.
Jeff: cosa? Un tipo come me che piange? Debole.
LJ: no, piangere è umano (per tua sfortuna). È strano come Clock riesca a leggerti l'anima come fossi davvero un libro.
Io: è da quando avevo 6 che conosco tutti i tipi di sguardi delle persone. Non devi guardarle separatamente tipo il sopracciglio che si alza e poi il tocco del naso. Significano cose completamente diverse separatamente! Ma insieme... Insieme ti fanno capire il reale stato d'animo delle persone. E poi gli occhi... Che grandi specchi gli occhi...
Jeff: grazie Clock...
Mi strinse a se, come se avessi fatto chissà cosa.
Io: grazie a te.
Mi inizió a fare il solletico, cosa che sapeva darmi fastidio tantissimo.
Poi iniziò anche LJ e come due cretini si divertivano.
Ad un certo punto sentimmo bussare al portone e scattammo in piedi prendendo le nostre armi.
La porta era ovviamente chiusa, il coprifuoco era alle 3 spaccate e io avevo il compito di chiudere tutto anche se non tutti erano presenti.
BP: dai Clocky apri! Fa un freddo della madonna qui fuoriiii.
Io: Bloody?!
Pros: dai cazzooooo.
Io: Pros?!
Aprii subito il portono e dopo averli fatti rientrare lo richiusi subito, dando prima una leggera occhiataccia al fuori.
LJ: ma dove cazzo eravate finiti?!
Vidi che Pros sanguinava tantissimo da un fianco.
Io: merda. Presi il kit del pronto soccorso che avevamo messo dietro la tv e subito asciugai il sangue e chiusi la ferita, che non era troppo profonda.
Jeff: ma come cazzo è successo?!
Pros: ero... Andata in centro con delle amiche.... Poi due tipi ci hanno rapinato in un vicolo.... Hanno...
BP: lascia, tu riposa. Hanno tentato di stuprarle. Per fortuna prima di tutto questo Pros mi aveva chiamato per dirmi se la potevo riaccompagnare, tornare qui da sola la terrorizza. Ho beccato quei tizi mentre si calavano i pantaloni e dopo averli picchiati a sangue, li ho uccisi. Poi ovviamente ho dovuto tramortire quelle due, avevano visto troppo. Le ho riportate nelle loro case e quando si sveglieranno non avranno che ricordi vaghi e due Iphone di meno. Per questo abbiamo fatto tardi. Solo dopo aver accompagnato l'ultima mi resi conto che Pros camminava lentamente e vidi la ferita. L'ho subito caricata in braccio e corso fin qui.
LJ: tieni allora.
Prese una birra ghiacciata dal frigo e gliela lanciò.
BP: molto obbligato.
Aprì la bottiglia sul tavolino e ringraziò LJ con un cenno del capo.
Io: ecco fatto. Non era molto profondo, per tua fortuna. Portala sopra, deve dormire.
Pros: grazie Clocky... Comunque congratulazioni!
Io: ahahah muoviti.
BP mi guardò sorridendo e accompagnò sopra Pros che poverina neanche si reggeva in piedi.
Io: poraccia.
LJ: che guardiamo lacrimuccia?
Jeff: chiamami ancora così e ti stacco la testa in due secondi netti.
Io: dai LJ! Lacrimino è il più carino! Fa anche rima!
Io e LJ scoppiammo a ridere come coglioni, mente Jeff ci guardava con sufficienza.
Io: dai, vammi a prendere una birra.
Jeff: ahahah col cazzo.
Io: pff antipatico.
LJ: e basta birre tu.
Io: madonna che avete sta sera? L'antipatia nel culo?
Risero come al solito.
Io: gnegne.
Mi buttai a terra e mi stesi a quattro di spade sul tappeto.
Io: che ore sono
LJ: le 3.45.
Jeff: che noia.... Cosa facciamo?
Io: di certo non uscire... Fa freddo.
Vedemmo scendere sulle scale Zero sorridente con una maglia di Pupp, simile a quella di Toby che stavo indossando.
Jeff: noi a deprimerci davanti la tv e lei scende tutta sorridente e allegra dopo aver trombato di brutto. Ditemi voi se il mondo non è ingiusto.
Zero: oh zittati brontolone.
Jeff: pure...
LJ: Zero, mi prendi un bicchiere d'acqua?
Lo guardammo ad occhi spalancati.
LJ: cosa volete?!
Jeff: tu...
Zero: che chiedi l'acqua...
Io: al posto della birra?!
Jeff: ammettilo, anche tu sei incinto eh?
Ridacchiammo tutti.
LJ: simpatia, ho semplicemente mal di gola. Mi ci metti due cucchiaini di zucchero?
Zero: arriva. Signorina sonoincintaperlamillesimavolta hai fame?
Io: ah ah ah, che spirito di patate eh? Comunque si, portamu biscotti, nutella, la torta avanzata di due giorni fa e... Ah si del succo e anche il torrone. Però con la nutella porta anche qualche fetta di pane e mmmmm. Oh si! I popcorn da microonde e le patatine nel ripiano in alto. Grazie.
La situazione si era capovolta, ora erano loro a guardarmi sbalorditi.
Jeff: e poi si lamenta se ingrassa mezzo kg.
Io: ei ciccio, non hai un essere che mangia tutto ciò che ingurgiti nella pancia no?
Jeff: zcuzi badrona.
LJ: e voi vi lamentate del mio bicchiere d'acqua, pff.
Zero: arrivano...
Dovette prendere il carrello che usavano per il cenone della vigilia per portare tutto ciò che avevo chiesto, più tre birre.
Zero: non per te signorinella.
Io: ma che pizza!
Mi ingozzai come una bestia che non tocca cibo da mesi. E mangiai ogni singola cosa sul carrello, mischiando anche i sapori. Dopo un'ora ero riuscita a divorare tutti.
Io: ma io ho ancora fame!
Jeff: ma porco cazzo! Hai mangiato tutta quella merda, senza darci neanche un quarto di porzione, e ora hai fame?
LJ: dai poverina...
Jeff: pure... Secondo voi se a questo punto usciamo Sland ci fa il culo?
Zero: noi lo facciamo sempre, tanto dove vogliamo andare di tanto lontano?
Io: okay, andiamo.
LJ: mmm magari prima ci vestiamo eh?
In effetti eravamo tutti e quattro con una maglietta, per me e Zero enorme, e le mutande.
Io: oh beh si, magari.
Andammo di sopra e senza farci sentire ci cambiammo ed uscimmo. Ovviamente io e Zero sapevamo dove andare, perciò ci portammo gli zaini.
LJ: dove andiamo?
Io: all'albero, obvs.
Zero: terrà tutti noi?
Io: è lì da secoli ormai, è robusto più di una roccia. Magari voi due ragazzi vi mettete al ramo sotto, tanto è sempre in alto.
Jeff: perfetto.
Ci arrampicammo e iniziammo a guardarci intorno. Zero prese la macchinetta fotografica e iniziò a scattere foto splendide, io mi misi a continuare il solito disegno, LJ e Jeff, appoggiati con la schiena sul tronco, guardavano lo spettacolo che si stava mostrando ai nostri occhi.
LJ: non avevo mai visto l'alba.
Jeff: io neanche...
Io: io e Zero la vediamo ogni mattina.
Zero: e non ci stufiamo mai. Sapete, mentre lei disegna io scatto foto, sempre dalla stessa prospettiva e alle stesse cose. Non mi è mai capitato, in mesi e mesi, una foto uguale all'altra. Ogni giorno i colori cambiano. Oggi a farla da padroni sono il verde e il rosa, mentre tre giorni fa erano il grigio e il rosso. E poi, l'alba con la pioggia è spettacolare. Tu riesci solo a vedere la pioggia e un fitto strato di nuvole nere, poi però una luce gli da un contorno ben definito e colorato. Eppure continua a piovere. Allora le gocce d'acqua si riempiono di mille colori e si forma uno splendido arcobaleno.
LJ: magnifico.
Io: e poi ci serve a pensare... Pensare insieme, perchè noi non possiamo più farlo da soli LJ. Quindi quell'odioso e amato silenzio, si trasforma in un discorso senza logica formato da frasi sconnesse e parole a casaccio.
Jeff: pensieri ad alta voce insomma.
Zero: esattamente. Ma con commenti divertenti ahahah.
Io: è vero. Sta troia non si risparmia mezza battuta sconcia dio mio.
LJ: immagino ahahahahah.
Zero: me le serve su un piatto d'argento.
Jeff: che ore sono?
Io: le 5.20. Già stufo?
Jeff: veramente vorrei non finisse mai più...
LJ: dai lacrimino, ci verremo ogni giorno!
Jeff: procaccia eva, non chiamarmi così!
Zero: perchè lacrimino?
Perchè Clock è troia.
Zero: mmm ottimo.
Io: grazie eh.
LJ: solo perchè Clockyna è riuscito a farlo piangere.
Dddio.
Io: vabbe basta dai.
Jeff alzò lo sguardo verso il ramo dve ci trovavamo io e Zero, per poi sorridere una volta notato che li stavo fissando.
Avevo effettivamente distolto lo sguardo dal bellissimo panorama davanti ai miei occhi per posarlo dui due ragazzi che con la schina buttata sul tronco, ascoltavano la musica con le stesse cuffiette e giocavano a fila tre.
Subito mi tirai indietro quando lo vidi ricambiare l'occhiata. Posai allora il disegno del paesaggio per prendere un nuovo foglio dove iniziare a disegnare noi.
Decisi di disegnare l'albero visto da fuori, però davanti a Zero, cosicché di me si vedesse solo la mano che impiastricciava un foglio poggiato sulle sue ginocchia.
Rappresentai Zero che con una solo cuffietta guardava la macchinetta fotografica e aveva una mano in un pacchetto di patatine, Jeff che a gambe incrociate era lievemente spostato in avanti e LJ che divideva le sue cuffie con l'altro mentre, appunto, giocavano. Era davvero venuto bene, decisi anche di lasciarlo in bianco e nero cosicché fosse più artistico.
Zero: cazzo Clock! È fantastico!
I due si arrampicarono sul nostro ramo, dopo aver testato la sicurezza di quell'azione.
LJ: wowowowo.
Jeff: quanto so figo?
Io: ragà su, non è finito! E poi non sono così brava...
Zero: ma ammazzati ogni tanto.
Io: anche tu eh!
Zero: oh, questo lo dici a tuo fratello.
Io: oh Ze'.
Zero: dai sentiamo.
Io: fanculati.
Zero: ah ah ah, devo pure ridere?
Jeff: ste due stanno messe peggio di noi.
LJ: madò! Ehi, non è il caso che torniamo? Sono le 6.30.
Io: decisamente si.
Jeff: devi portare Pros a scuola?
Io: il mercoledí e il giovedì la porta e riprende Masky.
Jeff: beh andiamo, voi vi siete tenute tutte il cibo e noi teniamo fame mo!
Zero: dimmi un momento in cui non hai fame.
Jeff: quando mi sveglio ci sono i primi due minuti in cui devo capire chi, dove, quando e perchè. Poi mi viene fame per tipo tutto il giorno. Spesso anche la notte penso al cibo.
Zero: Cristo di dio.
Jeff: andiamo, mi sta mettendo anche più fame.
Ci incamminammo, dopo aver preso tutte le cose, per tornare a casa e preparare la colazione. Ci mettemmo pochissimo, a 40 stavamo già là.
Io e Zero cucinammo come ogni fattina per tutti, mentre i ragazzi apparecchiarono.
Jeff: che prevede il menù oggi?
Io: pancakes.
LJ: mmm i miei preferiti.
Io: anche i miei ahahah.
Subito scese Toby, con un faccia distrutta.
Io: more, che succede?
Toby: buongiorno. Niente, sono stato tutta la notte sveglio a discutere con Sland, Masky e Hoodie.
Infatti, anche gli altri due scesero nelle stesse condizioni del cavolo.
Masky: caffé.
Hoodie: moltissimo caffé.
Toby: almeno quello. Ti prego, Zero.
Zero: ecco a voi, ragazzi.
Gli versò due belle tazze di caffé americano e fece una tazzina di espresso per il terzo ragazzo.
Hoodie: come fate a bere quell'acqua sporca io non lo so.
Io: ecco il primo giro. Di che aete discusso?
Toby: di tutto ciò di cui si può discutere, seriamente.
Hoodie: la manutenzione della casa, le spese extra inutili, la quota di vittime imposte, l'energia consumata, la posizione della casa, la sicurezza della nostra segretezza e altre tante cose.
Masky: oserei dire noiose.
Hoodie: oh beh, stavo per cedere io.
LJ: minchia, dovevano essere letali.
Masky: oh, non sai quanto.
Toby: buonissimi Clock e grazie ancora Zero.
Zero: de nada.
Io: grazie amore mio. Ma scusate, non poteva aspettare sta mattina che foste lucidi almeno?
Toby: lasciamo stare. Poi abbiamo discusso anche del bambino e delle ulteriori misure da adottare.
Io: che avete deciso?
Masky: partorirai in ospedale come l'ultima volta, è più sicuro per te e lui.
Io: ma non per voi. Dai no, lo faremo qui.
Hoodie: niente da fare, è già stato deciso. Ah Jeff, tu dovrai stare più attento a non essere visto.
Jeff: è successo una volta...
Hoodie: 7 volte. Non costringerci a cambiare ancora casa dai.
Zero: avete anche discusso di Zalgo e company?
Toby: si. È molto che non si fa vivo.
Ci fu un minuto di silenzio, poi scoppiammo tutti a ridere come coglioni.
LJ:di tutto ciò che potevi dire, 'vivo' è stata la tua prima scelta?
Toby: vabbe non c'avevo pensato. Comunque abbiamo deciso che per qualsiasi evenienza saremo pronti e abbiamo studiato un piano perfetto per tutto. Ne parleremo a pranzo, con tutti.
Ci guardammo un po' tutti silenziosi e interrogativi.
Hoodie: ragazzi, lo Sland non ci lascerà mai da soli. Batteremo Lucas, batteremo Zalgo. Nessuno può mettersi contro la nostra famiglia, mai nessuno. Li sconfiggeremo, a costo della vita.
Hoodie era sempre stato bravo a parole, ma si vedeva sul suo volto che aveva anche lui dei dubbi a riguardo.
Invece io avevo un pensiero fisso, che LJ e Zero non tardarono a ricevere e a rispondermi con occhiatacce stupide.
E se dovessi essere io la causa della nostra sconfitta?
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Ticciwork| vero amore?
FanfictionSalve, io adoro la ticciwork e quindi ho pensato di scrivere una storia su di loro. Ci saranno vari colpi di scena, ma non preoccupatevi troppo. I nostri 'amici' resteranno fedeli l'uno all'altra? Fino alla fine?