Capitolo 130- Mentendo.

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La casa era vuota.
Liu e Katy erano sgattaiolati dalla finestra, pensando che non ce accorgessimo.
Gli altri erano usciti ormai da tempo e i bambini dormivano beati.
Noi eravamo in salone a guardare la tv e fumare sigarette, tanto Sland non c'era.
Zero: raga che noia. Ma tu proprio sti giorni dovevi sfasciarti un piede?
Jeff: sempre delicata tu.
Io: e dai, smettetela. Già mi girano i coglioni come palle da bowling, vi ci mettetr pure voi co ste minchiate!
LJ: ok il ciclo, ma va tutto bene?
Io: scusatemi. La storia di Liu e Katy mi sta distruggendo, e ne siamo a conoscienza solo da poche ore.
Jeff: tanto cosa-
Zero: zitto.
Jeff: ma io-
LJ: arrivano.
Mi fiondai alla porta. Entrarono il ragazzo pallido e la mia sosia quasi perfetta.
Liu: levati.
Io, non so perchè, rimasi lì ferma.
Liu: levati ho detto!
LJ mi si mise di fianco, a braccia incrociate buttato alla parete.
Jeff si alzò e si sedette sui gradini, mentre Zero si affiancò a me pendendomi la mano.
Liu: ma cosa volete da noi?!
Io: scuse.
Zero: stima.
Jeff: amore.
LJ: rispetto.
Io: e sono solo esempi. Voi ora siete nella NOSTRA casa. Sotto il NOSTRO tetto e le NOSTRE regole.
Katy: si, capiamo...
Io: lo spero, lo spero.
Zero: intanto affrontiamo il primo punto.
LJ: si era parlato di certe scuse.
Liu: certo... Nel caso ce le voleste porgere, siamo nella mia stanza.
Jeff fece per alzarsi, ma era debole e non riusciva quasi a camminare.
Allora lo feci risedere e staccai Liu dalla mano di Katy, facendolo indietreggiare fino ad arrivare alla porta.
Io: tu devi essere riconoscente a tuo fratello cazzo.
Liu: cosa ha mai fatto per me?! Rovinarmi la vita uccidendo i nostri genitori? Bello.
Io: sai, ho capito una cosa. Più una persona ti ha fatto del male più ha contribuito a renderti ciò che sei. Puoi odiarla quanto vorrai, ma una parte di te la stimerà come non mai per averti dato tutto ciò di cui disponi. Non fare il ragazzino idiota, perchè non lo sei. Cresci e ascoltaci, sarai al sicuro.
Katy: forse non ne ha bisogno.
Girai lievemente la testa per guardare.
Io: non ho chiesto a te. Ora andate. E ricordatevi che per quanto vogliate fare i ribelli, ci sarà sempre qualcuno da cui dipenderete e non sarete mai liberi, poiché avrete fili trasparenti che vi legheranno a qualsiasi cosa amiate o semplicemente tocchiate.
Lasciai la maglietta ormai stropicciata di Liu.
Io: tenete a mente un'ultima cosa: la libertà, è una cazzata. Andate, veloci.
Corsero di sopra spaventati.
I tre mi guardavano un po' perplessi.
Jeff: hai rincontrato Lucas?
Io: si. E mi è piaciuto molto. È così sveglio, intelligente, sa ascoltare, capire... Ha i miei gusti e i miei difetti! Incredibile.
LJ: vogliamo scordarci tutto?
Io: è passato.
Zero: ne abbiamo già parlato ragazzi, è una sua decisione. Clock, noi ti appoggeremo sempre e comunque, sappilo.
Io: grazie ragazzi. Vi voglio bene.
Kagekao: yuki no (coraggio da vendere).
Io: hahaha kansha (ahahah grazie).
Kagekao: kore wa ikkendensu (è d'obbligo).
Io: anata ga modotte kita toki ni? (Quando sei rientrato?)
Kagekao: chodo ima. Watashi wa mado o tsūka shimashita (poco fa. Sono passato dalla finestra).
Jeff: volete renderci partecipi?
Kagekao: taiktsuna.
Io: ahahahah ti unisci a noi?
Kagekao: non posso, io e Rouge andiamo in discoteca quando torna.
Io: beati voi. Noi abbiamo un infermo, sai...
Kagekao: ahahah povero.
Rouge: eccomi Kage. Mi cambio al volo e andiamo.
Salì sopra e tornò dopo venti minuti, con un bellissimo tubino nero, i tacchi, una treccia laterale e una semplicissimo trucco a base di rossetto rosso fuoco e mascara.
Zero: wow.
Kage: andiamo amore.
Rouge: ciao ragazzi, a dopo.
Io: divertitevi anche per noi.
Kage: lo faremo. Ciao ciao.
LJ: beati loro, davvero.
Io: vabbe dai...
Guardai Zero con sguardo complice.
Zero: SIIIIIII.
LJ: no, vi prego.
Jeff: no tassativo.
LJ: abbiamo pochissima scelta vero?
Zero: direi nulla.
Jeff: che palle... E Mulan sia.
Ci riguardammo Mulan per l'ennesima volta con dolci, gelati, salatini, panini, patatine e tanta tanta birra. Ovviamete cantando tutte le canzoni.
LJ: finalmente la tortura è finita.
Jeff: direi una tortura... Cinese.
I ragazzi si sganasciarono dalle risate.
Io: siete seri?
Zero: triste.
LJ: che senso dell'umorismo inesistente direi.
Io: è fine, non inesistente. Ora, che facciamo?
LJ: gioco della bottiglia?
Io: l'ultima volta che ci abbiamo giocato, eravamo fatti e ci siamo ritrovati nudi davanti a Sland... Io eviterei.
Zero: e poi lo odio. Facciamo obbligo o verità, è più semplice.
Jeff: per me va bene.
Io: idem.
LJ: perfetto. Chi inizia? Ordine alfabetico?
Io: ok, inizio io allora!
Jeff: ma scusa, tu inizi per la N!
Io: non ci provare. Allora allora allora... LJ! Obbligo o verità?
LJ: per iniziare... Verità dai.
Io: fammici pensare... Qual é stata la cosa più porca pensata riguardante un maschio qui in casa?
Zero: wooh!
LJ: va bene anche sognata?
Io: certo. Dai, siamo curiosi.
LJ:una volta ho sognato di fare una pompa a Hoodie. Non chiedetemi perchè, davvero.
Jeff: mi ripugni.
LJ: zitto, che lo sappiamo tutti del tuo sogno su tu sai chi.
Io: ehiehi di che parli?!
Jeff: di nulla. Dai, Jack, tocca a te.
LJ: scelgo Zero dai. Allora, obbligo o verità?
Zero: obbligo.
LJ: wowo. Allora, direi che puoi tranquillamente pomiciare con Clock, no?
Jeff: che cazzata amico. Le ragazze si baciano di continuo in bocca tra loro.
LJ: per vedere dai.
Zero: se per Clock è ok.
Io: e perchè no? Lo abbiamo già fatto una volta AHAHAHAH.
Zero: quello meglio rimuoverlo.
Allora mi diede un bacio lungo, con la lingua, di quelli senplici e senza senso.
Io: mm come baci bene.
Zero: anche tu non scherzi! Vabbe dai, Jeff. Ovvligo o verità?
Jeff: obbligo.
Zero: direi che puoi baciare LJ no? Ma ti addolcirò un po' la medicina: solo a stampo. Certo, ovviamente se vuoi con la lingua non ti ferma nessuno eh!
LJ: lo fermo io! Dai, stica.
Jeff lasciò un bacio velocissimo a Jack, il quale se la rideva alla grande.
Jeff: bleah, sai di zucchero.
LJ: chissà perchè.
Jeff: Clock, che scegli?
Io: verità dai.
Jeff: noiosa. Qual è il tuo segreto più nascosto?
Ci pensai attentamente, ne avevo così tanti.
Io: allora, fammici riflettere. Credo che il peggiore sia... Ovviamente dovete star zitti eh! Altrimenti vi uccido, davvero. Dicevo... Che c'è stato un periodo, verso i 13 anni, in cui... Mi ero follemente scottata di te LJ ahahah. Davvero, ero persa. Ma poi, Toby si iniziò a far sentire e io tornai al mio amore storico.
I tre guardavano ad occhi sarrati le mie spalle.
Io: merda.
Toby: c-cosa significa?
Mi girai e vidi Toby con gli occhi lucidi e Masky e Hoodie che mi guardavano lievemente terrorizzati mentre si toccavano i capelli o stringevano il bordo stropicciato della maglia.
Io: amore... Era solo-
Corse di sopra sbattendo la porta della camera. Sentii i bambini iniziare a piangere e lui che batteva pugni al muro oppure strillava come un matto.
Corsi di sopra e, con la chiave di scorta, aprii la porta.
Lo trovai a terra che piangeva, disperato.
Richiusi la porta dietro di me e mi sedetti affianco a lui, attaccandomi al braccio.
Aveva vari tic: all'occhio, al piede, alle mani. Con quella presa finiro tutti velocemente.
Io: amore, era una cotta. Tu... Tu non mi sembravi interessato, erano 4 anni che ti sbavavo dietro e allora mi legai molto a LJ. Sai, da cosa nasce cosa e quindi mi infatuati di lui. Poi, finlmente mostrasti segni inequivocabili e lo lasciai stare, da un punto di vista strettamente amoroso.
Io ti amo, sei il mio primo, vero, unico amore della mia vita. Mio marito, il padre dei miei figli, il mio migliore amico e ottimo consigliere.
Toby: davvero?
Io: ti amo, perchè dovrei mentirti?
Toby: non lo so. Perchè non mi hai detto che ti incontri con Lucas?
Il mio cuore perse un battito.
Io: c-cosa?
Toby: hai capito benissimo. Si, ti ho spiata. Voglio solo sapere perchè non me lo hai detto... Io ti amo davvero.
Io: avevo paura.
Toby: di cosa?
Io: d-della tua BM. Dell'altro Toby che vive in te... Lui mi fa davvero tanta paura. Pensavo che dicendoti di Lucas potesse scattar fuori, come una tigre da una gabbia chiusa male.
Toby: posso capirlo, e soprattutto accettarlo.
Io: cosa?!
Toby: ahah hai capito bene anche ora. Se tu ti fidi di lui, sarò dalla tu parte. Ma se oserà toccarti... Lui può soffrire vero?
Io: di dolore fisico? Si.
Toby: allora gli spezzerò tutte le ossa che ha in corpo, così potrà capire cosa proviamo da qualche anno a questa parte. Ti amo.
Io: mai quanto me. Però seriamente... Inizio a credere che sia cambiato. Certo è un maiale che mi ha ucciso praticamente, ma senza lui, dove sarei? Di certo non qui sposata a te, no? E poi è così..... Così mio fratello! Come posso spiegarti? Siamo copie spiccicate. Pupo e Rouge sono più simili tra loro che con noi. Noi siamo più forbiti, eleganti e studiosi. E poi, soprattutto, mi racconta storie di ognuno qui dentro.
Toby: wow. Basta che non ti tocca.
Io: non sarebbe così sciocco.
Intrecciò le sue dita tra le mie. Guardai un attimo le culle dei bambini, si erano calmati da soli, solo sentemdo tono calmo delle nostri voci. Oh, come erano intelligenti.
Io: creature meravigliose. Non mi stancherò mai di dirlo né di pensarlo. Come si può non guardarli? Io proprio non lo so.
Toby: non lo so neanche io. Ora vai, staranno aspettando te. Poi ho molto sonno...
Gli iniziai ad accarezzare il petto, scendendo pian piano con la mano.
Toby: c-ci sono i bambini!
Io: shhh dormono profondamente.
Mi iniziò a baciare il collo, con passione e uno strano romanticismo.
Ci buttammo sul letto e il tempo sembrò non passare mai, come se si fosse fermato all'improvviso solo per noi.
Però, come ogni favola, doveva esserci sempre, e sottolineo SEMPRE, il rompicoglioni a distruggere tutto.
Io: chi è?
Hoodie: ci vuole lo Sland.
Ci rivestimmo in fretta e furia, ci eravamo scordati del solito incontro giornaliero con Sland.
Io: dicci tutto.
La porta come al solito si chiuse silenziosamente alle nostre spalle.
Sland: beh, ditemi voi. Clock, come va con loro?
Io: devo essere onesta? Un incubo diviso in due metà e fatte persone. Indisciplinati, Katy ha già sgarrato due volte alle regole.... Mentre Liu semplicemente si è fatto trasportare dall'infatuazione per lei. Non capisce che così può solo andar male.
Sland: è un grande problema. Devi rieducarli, in poche parole. Katy è esclusivamente un problema tuo, mentre Pupp ti aiuterà con Liu.
Io: segnalo come già fatto Sland.
Sland: lo spero. La casa?
Io: in generale è tutto nella norma. I turni vengono rispettati, le liti sono ridotte al minimo e tutto tranquillo.
Sland: ottimo. Manca qualcosa?
Io: effettivamente sono scomparsi alcuni oggetti: cuffiette, cesoie, forbicine per unghie, ombretti. Ma indagherò, se vuoi.
Sland: meglio stroncare tutto sul nascere direi. Buon lavoro Clock, ma hai fatto molto di meglio. Ora, voi tre. Com'è andata sta sera?
Capito che non ero più interessata, disconnessi completamente l'audio, era come ci fosse un esaltante silenzio. Frugsi di nuovo tra i libri, ma questa volta ne trovai uno strano, particolarmente antico.
Era di pelle rossa, con uno strano lucchetto con la testa di un leone. Ai 4 lati vi erano un serpente, un lupo, uno squalo e un'aquila.
Straordinariamente, nella camera i pensieri non penetravano, come ci fosse un campo magnetico che li bloccava. Cercai di aprirlo, ma la serrstura era molto resistente. Poi, notai che sul retro vi era una sorta di indovinello:
'Questa cosa ogni cosa divora,
Ciò che ha vita, la fauna e la flora;
I re abbatte, e così le città,
Rode il ferro, la calce già dura;
E dei monti pianure fa'
Ci ripensai velocemente. Non trovavo la soluzione perfetta. Poi il colpo di genio.
Io: il tempo.
Sussurrai pian piano.
Il diario si aprì con uno scatto leggero.
Dentro vi erano pagine e pagine di racconti straordinari e sconosciuti all'umanità.
Io: wow!
Non potevo credere a ciò che avevo letto sfogliandolo velocemente. Era nella parte che Sland mi aveva sconsigliato vivamente di non prendere, ma ovviamente li avevo già letti tutti.
Lo nascosi velocemente dietro la schiena e raggiunsi gli altri che stavano uscendo.
Io: ciao Sland.
Sland: è pericoloso, sai?
Io: cosa?
Sland: scoprire cose che all'umanità sono oscure, potresti portare con te il peso di quel fardello sapendo di non poterlo mai rivelare.
Io: perchè non lo possiamo rivelare?
Sland: gli uomini, Clock, non sono pronti a sapere quale religione è la più giusta o la ricetta della pace mondiale. Farebbero di quello una scusa per altre guerre stupide.
Diedi una veloce occhiata alle mie spalle.
Io: correrò il rischio di portare il fardello.
Sland: ti conviene condividerlo.
Io: so già con chi.
Masky: dai Clock.
Io: arrivo! Grazie Sland...
Sland: di niente, ciao ciao.
Chiuse la porta dietro di me. Una volta fuori sentii una voce angelica e cristallina cantare una ninna nanna in una lingua a me comprensibile, ma morta da secoli, se non millenni.
Masky: chi sarà mai?
Seguii la voce, proveniva dalla mia camera. Vidi Katy nella sua forma angelica, quella buona. Di colpo chiusi a chiave la porta della camera e lei si girò tornando normale.
Io: scusa, ti avrebbero vista. So che te ne vergogni.
Katy: ah, emmm grazie. Sc-scusa, ora vado via.
Io: dove hai imparato quella canzone?
Katy: mia madre me la cantava da piccola. Non conisco neanche il significato di quelle parole, mi sembrano suoni senza senso. Ma mi è rimasta impressa... I tuoi piccoli piangevano e ho pensato potesse servirti una mano a calmarli...
Io: non devi scusarti, hai fatto un gesto molto buono.
Katy: è nella mia indole. P-puoi coprirmi con gli altri?
Io: pensi che sennò avrei chiuso la porta?
Katy: vero. Grazie davvero, sei molto... Buona.
Io: non dirlo mai più o ti cavo gli occhi e ti obbligo mangiarli.
Mi guardò un po' impaurita.
Io: dai scherzo! Abituati, qui c'è un sottilissimo filo tra umorismo e realtà.
Devi saperlo cogliere, ora andiamo.
Uscimmo dalla stanza, alcuni erano lì ad aspettare.
Ben: eri tu che cantavi Katy?
Io: no, era lo stereo. Katy era venuta a chiedermi una cosa e una volta in camera ha visto che i bambini piangevano, così ha messo la ninnananna.
Ben: molto belle devo dire.
Io: e funzionale! Dormono come sassi.
Hoodie: e perchè ti sei chiusa dentro?
Io: mi è venuto da vomitare, così sono corsa e ho sbarrato la porta. Il mio vomito non è un bello spettacolo, no Katy?
Katy: davvero disgustoso. Devi aver mangiato qualcosa di scaduto forse.
Io: oppure è un virus, gira sai.
Hoodie: dovresti riposarti allora.
Io: hai ragione. Voi altri andate, io devo parlare con Toby, Masky e Hoodie.
Gli altri scesero, metre noi ci buttammo sul letto matrimoniale a cazzeggiare.
Hoodie: era Katy, non è vero?
Io: certo che era lei. Nella sua forma buona.
Toby: perchè non avete detto la verità?
Io: se ne vergogna follemente. Ognuno è libero di scegliere cosa essere, anche noi abiamo scelto. Lei invece ancora deve capire cosa essere davvero... Forse un giorno capirà e ci renderà partecipi della sua scelta. Fino a quel momento, dovremo fingere di non conoscere il nobil lato.
Masky: come?
Io: mentendo. Siamo sempre stati bravi in quello.

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