Capitolo 143- E perchè io?

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Io: forse non avrei dovuto dirglielo, forse non sarei mai dovuta staccarmi dalla mia routine...
Toby: naaa secondo me hai fatto bene.
Io: devo ucciderla.
Toby: cosa? Sei matta?
Io: inscenerò un omicidio casuale.
Toby: ma perchè?
Io: se lui volesse davvere incontrarla, sarebbe la nostra fine. Tutti vorrebbero rivedere i propri vecchi amici e non saremmo mai più al sicuro.
Hoodie: secondo me l'omicidio è troppo.
Masky: siete seri? Secondo me fa benissimo. Voi due siete gli intelligentoni del gruppo, eppure non vedete il rischio celato dietro a quella ragazza e il desiderio di Pupp che la segue?
Hoodie: si, questo è vero, ma-
Io: odio i ma.
Hoodie: dovresti accettarli. Ma se Pupp dovesse scoprirlo...
Toby: potrebbe giungere ad atti esagerati, ecco tutto.
Io: allora proponente geniacci.
Masky: io propongo queste meraviglie.
Cacciò dalla tasca un cofanetto d'argento con quattro sigari cubani.
Io: oh mio dio, dove li hai trovati?!
Hoodie: sai il contrabbandiere di ieri sera?
Io: si.
Toby: ecco, esportava cubani purissimi a prezzi esagerati.
Masky: noi lo abbiamo alleggerito un po'.
Io: quanto?
Hoodie: abbiamo la cantina pieno di casse ora. Almeno una ventina.
Masky: contenenti un centinaio di questi splendidi cofanetti.
Io: ma come...
Masky: avevamo la mia auto, quel tizio è di inculo al mondo.
Toby: era.
Io: ottimo. Sgancia e pensiamo.
Tagliammo la punta e iniziammo a fumarli, avevano un sapore straordinario.
Hoodie: in venti anni di vita mai assaggiati di più buoni.
Io: emmm.
Hoodie: ce c'è?
Masky: venti anni di vita?
Hoodie: certo.
Toby: diciamo che-
Hoodie: gnegnegne.
Io: ma Hoodie-
Hoodie: GNEGNEGNE.
Masky: è inutile, quando si parla dei suoi anni reagisce sempre così.
Hoodie: GNEGNEGNEGNEGNE- finito?
Io: si.
Hoodie: ottimo. Dicevamo?
Masky: lui sarebbe il genio del gruppo eh.
Hoodie: e tu il secondo più grande.
Masky: almeno non il primo.
Io e Toby ci stavamo godendo il battibecco di gusto.
Io: va bene, siete vecchi, basta. Aiutatemi, o giuro che vado ad ucciderla seduta stante.
Hoodie: in pieno giorno?
Io: si.
Masky: evitiamo.
Sentimmo la voce di Ben chiamarci per il pranzo, stava facendo il giro delle camere e così entrò da noi.
Ben: è pronto. Ehi, ma quelli? Cubani?!
Hoodie: shhh è una sorpresa!
Ben: okok. Però scendete.
Io: mmm che profumino! Oggi che si mangia?
Ben: il tuo piatto preferito cara.
Io: mmmm quale dei tanti? Aspetta. Oh mio dio. Chitarrina alla teramana?!
Ben: oh yesss, ho fatto io stesso la pasta.
Io: ti amo, giuro. Ah, hai aiutato Pros con la playlist?
Ben: la facciamo appena pranzo, dovrebbe aver già buttato giù una lista indicativa.
Io: ottimo, arriviamo subito.
Finimmo con calma i sigari e scendemmo sotto. Masky e Hoodie andarono in cantina e tornarono con un porta sigari d'argento per ognuno, due per Off. Erano tutti entusiasti.
Jeff: ma cazzo, siete dei santi.
Toby: senti tu questo, gli riporta i sigari costosi e ti offende pure.
Ovviamente non potevamo non metterci a ridere.
Jeff: oh hai proprio ragione per una volta! Dovreste essere dannati!
Masky: awww che tenerone!
LJ: dai seri, raccontate! È un colpone questo qua.
Iniziarono a raccontare e da lì partì un discorso sugli omicidi del giorno precedente. Fu un pranzo tranquillo tranne per il fatto che sul blocco dei disegni continuavo a scarabbocchiare nervosamente parole a caso e Alice morta in tutti i modi: la disegnai impiccata, senza testa, in una pozza di sangue, senza arti e spellata. Inoltre continuavo a cercare di calmarmi, pensando a una lista di eventi capitatimi in passato: il primo giorno di elementari, il giorno al mare con Pupp, quando Off mi trovò, il mio arrivo alla creepyhouse, il fidanzamento, il diciottesimo, il matrimonio, Persefone, Jill e Spartaco, il parto, la prima sigaretta, la prima sbronza pesante e la prima volta con Toby.
Sentii qualcosa colpirmi la testa e finire nel piatto vuoto davanti a me: era un bigliettino di Zero che recitava 'mi stai facendo impazzire, che succede?'
La guardai e le feci un grandissimo falso sorriso, mimando con le labbra un 'tutto ok, solo stress'.
Lei ricambiò il sorriso e tornò a parlare con il gruppo.
Decisamente non era tutto ok. Continuavo a disegnare quella povera cristiana con i cappi al collo oppure con mille coltelli nella schiena, era più forte di me. Il mio inconscio mi stava mandando un segnale cristallino: dovevo uccidere Alice. Ma come? Pupp non mi avrebbe davvero più parlato. Ad un certo punto ipotizzai, in un momento di cedimento completo, una mia fuga seguita dall'omicidio di Alice e il mio suicidio. Sarei finita da D direttamente e avrei adempiuto ai miei dovere di erede degli inferi. Ovviamente subito scartai l'idea e capii di aver preso forse la questione troppo seriamente. Ero io ad esagerare o la questione ad essere davvero così grande? L'unica persona in grado di rispondermi era in viaggio e non sarebbe tornata fino al giorno seguente.
Andai in camera, misi le cuffiete e inizia a leggere un interessantissimo libro di Einstein.
Arrivata circa a metà decisi di farmi un bagno caldo per rilassarmi un poco così da iniziare subito la lista che sicuramente Sland aveva già posizionato sulla scrivania, in attesa del mio arrivo.
Accesi le casse, aprii l'acqua bollente, chiusi la porta, mi spogliai ed entrai nella vasca fumante.
La sensazione fu fantastica, l'acqua calda mi avvolgeva completamente e mi sentivo calma, per un po' almeno.
Allora aprii la scatola chiusa a chiave dove conservato vecchie lettere, disegni storici e oggetti del passato nella creepyhouse passate alla storia ormai: disegni rappresentanti tutti noi insieme, una vecchia istantanea dei fratelli Sland, delle lettere amorose che io e Toby ci scambiavano la sera per non dire a nessuno di essere fidanzati (cosa divulgata a tutti da quella rana dalla bocca larga di Jane che, vedendoci una volta nel bosco a baciarci, lo disse a tutti), dei disegni comici di Jeff su Sland, vecchi portachiavi e aggeggi vari.
Alla fine, svuotata la scatola, vidi una vecchia foto di Jill sull'isola dove andavamo al mare in Inghilterra. Aveva un grande cappello nero, stile anni '50, un costume con dei teschi a fascia sempre nero, degli occhiali sempre dello stile del cappello e un rossetto rosso che la feceva sembrare ancora più bianca di carnagione. I capelli neri erano mossi dal vento e quasi mi sembro di rivedere nella mia mente quel giorno fantastico.
L'odore del mare mi entrava nelle narici e bruciava, la sabbia bianca bolliva sotti i nostri piedi e il sole era a picco su di noi. La ragazza canticchiava il vecchio motivetto pubblicitario di un qualche prodotto andato fallito. La stavo guardando con ammirazione mentre i ragazzi in acqua urlavano e giocavano a pallone. Ummm come era freddo il ghiaccio che Jane mi aveva fatto scivolare sulla schiena, freddo ma così desiderato! Sento nelle orecchie la risata sua e delle altre due ragazze, mentre io cercavo disperata di levarmi quel dannato cubetto. Ah, ora ti diverti Jane, mentre scolo sui capelli freschi di parrucchiere la bottiglia d'acqua? Eddai! Non arrabbiarti! Ma era solo un trucchetto! Non buttatemi in acqua, no, NO! Vi ammazzo ragazze.
Jill è sempre lì ad osservare l'orizzonte, stesa su un vecchio telo da mare rovinato. Nina sta per entrare in acqua con Jane, mentre io sono alla disperata ricerca di una spazzola. Jill me me lancia una e riesco a prenderla al volo. Grazie mille! Ehi, cosa succede?! No, NO! NON UCCIDETELA! PERCHÈ LE STACCHI LA PELLE JANE?? PERCHÈ LJ TU STAI RIDENDO MENTRE BACI NINA CON PASSIONE! JILL È LA TUA PROMESSA SPOSA! TOBY MA COSA FAI, PERCHÈ LE STACCHI LA TESTA? NO! NO! È TUTTO SBAGLIATO, È TUTTO-
Riaprii gli occhi e mi ritrovai davanti Toby, Masky e Hoodie che sconvolti mi guardavano.
La foto di Jill era finita sul pavimento che io, agitata, avevo bagnato tutto. Uscii furiosa dalla vasca e raccolsi la foto, ormai bagnata.
Io: perchè l'hai decapitata?
Toby: amore, chi?
Io: COME CHI?! JILL!
I ragazzi ora mi guardavano ancora più sconvolti.
Masky: Jill è morta sei mesi fa Clock, dopo essere scappata da casa per anni.
Io: ma cosa... Cosa dici? Ma se ora stavamo al mare, vi ricordate?
Mi girai dietro e vidi il bagno, con la vasca e il pavimento bagnato. Non mi ero accorta della musica così alta.
Io: cosa...
La canzone si fermò improvvisamente e dopo varie distorsioni di segnale, partì la radio: stavano trasmettendo la canzone mia e di Jill, 'Come as you are' dei Nirvana. Un attimo fui scioccata, poi presi uno sguardo serio.
Io: qualcuno si diverte con le nostre menti, signori miei, dobbiamo intervenire.
Di nuovo la musica si fermò e tornò su Spotify, facendo finire la canzone corrente.
Toby: si, decisamente.
Mi misi al volo i pantaloncini e una canotta, i ragazzi sistemarono il bagno mentre io rimettevo la scatola nel cassetto della scrivania. La foto però la lasciai asciugare, per poi appenderla al quadro di sughero che avevo sul muro sopra la scrivania, lì appendevo foto, post it e disegni vari.
Continuavo a fissare quella foto, qualcosa di strano era nascosto davanti ai miei occhi, ma non riuscivo a capire cosa.
Hoodie: stai meglio?
Io: un malato controlla la mia mente. Una meraviglia guarda.
Masky: andiamo dove non possono sentirci.
Andammo di fretta nello studio di Sland dove ben due lettere mi aspettavano.
Io: merda, doppio lavoro.
Aprii quella più sopra.
Io: allora, vediamo.
"Non permettere a nessuno di controllare le menti dei ragazzi. Loro non sono forti come te, la loro mente non è preparata. Solo tu, Zero, LJ , Jane e Pupp potete riuscirci. Per nessun motivo al mondo dovrai far uscire qualcuno fino al mio ritorno, che dovrebbe collocarsi entro 24-48 ore. Portali in un luogo sicuro e spiegagli la situazione. Tu sai bene dove. Al vostro ritorno, il tempo non sarà granché passato e chiunque cerchi di insinuarsi nei mendri più reconditi delle vostre menti, non si sarà accorto di nulla. Spiega ai ragazzi, velocemente, il da farsi e cosa dovranno fare. Domani, spero, al mio ritorno metterò al sicuro la casa da chiunque voglia leggere i pensieri esternamente.
Ti ringrazio della pazienza e soprattutto salutami tutti."
Masky: oh...
Io: "...salutami tutti". Hoodie?
Hoodie: tornerà.
Toby: è certo. Apri la seconda.
Io: oh... Non è di Sland.
Masky: cosa?
Io: non dice il mittente.
"Ragazzi, abbiate fede. Sfortunatamente avete un altro nemico oltre a Zalgo e vi assicuro che quest'ultimo è nulla in confronto e soprattutto ne è terrorizzato. Devo andare, non posso comunicare con i mortali.
Vi voglio così bene, qui è tutto così noioso. Sono sicura che là da voi ci si diverte tutti insieme! Mi è dispiaciuto dover andare via, era mio destino. Clock, controlla bene nella foto, c'è qualcosa che non hai visto pur essendo così visibile, non dare tutto per scontato.
La vostra amata, un bacio"
Masky: chi può essere?
Toby: ehi, nella busta c'è qualcosa di molto spesso.
La presi in mano, poggiando la lettera che profumava di qualcosa che conoscevo, ma la mia mente non identificava. Nella busta vi erano un cilindretto bronzo lucido, con due K incastrate tra loro e un pulsante sopra color oro: lo feci scattare e da sotto di esso un secondo cilindro uscì rivelando uno straordinario rossetto consumato di un rosso acceso.
Io: Jill. La lettera è di Jill. Questo è il rossetto che ha nella foto. Aspettate qui e non uscite assolutamente, non dovete rivelare a nessuno i vostri pensieri.
Uscii velocemente entrando in camera mia e afferrando la foto di Jill e una lente di ingrandimento.
Tornata nello studio chiusi a chiave la porta e presi ad osservare la foto.
Masky: non dovremmo salvare gli altri prima e metterli nel 'luogo sicuro'?
Io: si, capito però cosa Jill intendeva dire. Loro non sanno cosa succede e quindi non corriamo rischi che pensino a ciò.
La foto non mi diceva nulla di nulla. Era una banalissima foto che ritraeva Jill nel suo massimo splendore.
Io: Oh Jill mia, cosa vuoi farmi vedere che io, povera cieca, non vedo?
Niente, non capivo cosa ci fosse di indicativo ed essenziale nella foto.
Lasciai un attimo la foto e guardai il rossetto.
Hoodie: cosa pensi?
Io: a nulla, sfortunatamente.
Hoodie: non so come aiutarti.
Se ne andò con gli altri due ragazzi a guardare la libreria e parlottare.
Io: perchè il rossetto? Era la tua firma, così da non firmare esplicitamente la busta? Non capisco, non capisco proprio... Cosa volevi dire? "Abbiate fede"? Perchè non riesco a capire...
Ebbi un attimo un'illuminazione.
Ripresi lesta la lente e puntai sulla bocca di Jill. Aveva il rossetto sbavato, ma sulle sue labbra qualcosa era nascosto.
Io: forse ho trovato qualcosa.
I ragazzi corsero alle mie spalle e guardarono con me.
Io: vedete il rossetto?
Toby: si, è sbavato.
Masky: quindi?
Io: ti ricordi mai Jill con il rossetto sbavato?
Hoodie: lei lo controllava morbosamente, mai si sarebbe fatta fard una foto con il rossetto sbavato. Anzi, non avrebbe proprio mai avuto il rossetto sbavato! Ma cosa significa?
Io: questo non lo so ancora...
Guardai meglio e sulla sbavatura vidi delle minuscole e quasi invisibili lettere.
Io: c'è scritto qualcosa! Masky, leggi.
Masky aveva una vista formidabile, uno dei suoi poteri erano proprio gli occhi di un falco.
Masky: c'è scritto 'L hear you'.
Io: sapevo che questa foto non mi convinceva! Semplice, era un falso. Ma chi può essere così folle da nascondere la propria firma in una foto falsa?
Hoodie: non so, non ricordo nessuna creepy iniziare con L.
Toby: forse Sland lo sa. Dobbiamo aspettare il suo arrivo, solo questo.
Io: si. D!
L'uomo apparve con la solita nube rossastra e un profumo fantastico nel centro della stanza.
Io: melodrammatico.
D: buongiorno ragazzi. Ditemi pure.
Io: qualcuno legge le mostre menti. Dobbiamo portare tutti da te, così da spiegare la situazione e non rischiare.
Hoodie: si, ma c'è qualcosa che possa far offuscare i pensieri cosicché qualcuno non possa leggerli?
D: mi poni una domanda interessante Hoodie. Dovrebbe-
Io: si!
D: lei lo saprà spiegare meglio di me. Suppongo stiamo pensando alla stessa cosa.
Io: oh credo proprio di si. Esiste una pianta, l'Amnesika 2.0, che offusca la mente. È stata creata recentemente e ha, tra i vari componenti, come base la Cannabis. Dal nome potreste facilmente intuire quali sono i suoi effetti... Comunque se trattata nel giusto modo da un demone o simili, questa pianta può offuscare non le menti di chi la ingerisce, ma di chi prova a penetrarle.
Masky: che forza. Si fuma anche?
Io: oh si. Ha un forte sapore di frutti di bosco e simili. Tornando a noi, si può coltivare ovunque ed è facile da trovare.
Toby: beh buono!
Io: non proprio...
Masky: che c'è che non va?
D: l'Amnesika 2.0, beh, non è facile da reperire. Si coltiva facilmente in balcone o volendo anche nell'armadio, ma non si trova quasi da nessuna parte. Diciamo che non ha avuto grande successo tra i clienti. È comprata solo da persone come noi: maghi, streghe e strogoni, demoni, creepy e compagnia bella. Dai sovrannaturali, per così dire.
Hoodie: sai dove possiamo comprarla?
Io: certo, io so tutto.
Masky: non vedo il problema.
Toby: il costo?
Io: no, non costa poi così tanto.
Hoodie: scusami Clock, ma neanche io vedo il problema.
D: il problema è che l'unico venditore qui nei pressi...
Io: è un umano.
Toby: continuiamo a non arrivarci, scusaci.
Io: o per meglio dire un'umana.
Masky: oh che cazzo! Arriva al sodo!
Io: è ALICE!
Il nome rimbombò per la cupa e tetra stanza.
Hoodie: quell'alice?
Io: si. Lei e Pupp la coltivavano per scopi personali... Alla sua morte, lei si è messa a spacciare per tutta la regione, poi la nazione e ora è uno dei più grandi fornitori europei.
Toby: questo avevi scordato di accennarlo prima.
Masky: devi fatti coraggio. Devi andare tu.
Io: e perchè io?
Hoodie: per una volta ha ragione.
Io: ragazzi, vi ricordo che è penetrato anche lui nella mia mente! Cosa vi dice che non lo farà ancora?
D mi porse la collana 'cerca persone' che Sland mi aveva regalato ai diciotto anni.
Io: ecco dov'era! Grazie papà!
Andai ad abbracciarlo e afferrata la collanina, me la legati saldamente al collo.
D: l'avevi lasciata giù quella volta della ciocca... Ti proteggerà da qualsiasi maleficio o cazzate simili.
Io: davvero?
D: si, diciamo che Sland ha ritenuto più divertente lasciartelo scoprire in un momento così. Ora va dalla ragazza, ma porta con te Sofia.
Io: Sofia? E perchè?
D: sarà utile.

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