Pulii tutto il casino a terra, mentre Off, impaziente, non la smetteva di fare su e giù per la cucina e chiedere cose a raffica.
Io: ehi ehi ehi! Così mi fari scoppiare la testa!
Toby: vuoi qualcosa per calmarti un po'?
Off: assenzio ne avete?
Toby: intendevo più una cosa tipo camomilla, ma vada per l'assenzio.
Il biondino tirò fuori da sotto al lavabo una bottiglia trasparente con un liquido simile ad acqua.
Io: ehi, da quanto è lì?
Toby: sempre stato. Lo abbiamo messo lì perchè voi alcolisti anonimi pigroni non avete neanche la voglia di cercare un minimo.
Io: giusto. Allora Off, tranquillizzato?
Off: sto un pochino meglio. Non sento quel nome da anni ormai.
Io: ma ogni giorno c'è un petalo nuovo.
Off: c-cosa?
Io: niente...
Lo guardi sorridendo e lui si sentì un po' spaesato, come se lo avessi accusato di un crimine contro l'umanità.
Kagekao: scusatemi, sapete dirmi se qualcuno oggi lava i panni scuri?
Io: ciao Kage, dovrebbe star scritto sulla porta.
Kagekao: il problema é che non c'è la porta.
Io: ummmm.
Toby: come?!
Kagekao: eh boh è sfasciata.
Io: ummmm.
Toby: in che modo?
Kagekao: credo sia stata presa a pugni. Però delle unghi hanno lasciato i segni. Non molto affilate....
Toby: chi può es-
Io: JAAAAAAAAAAAAAAAAAAANE.
Oh cazzo, sapevo mi avrebbe sgamata.
Jane: dicaaaaaa.
Io: lo sai benissimo! Vieni qui subito o dovrò salire io!
Jane: che palle.... Arrivo, arrivo.
Kagekao: wow, che intuito.
Io: abitudine. Comunque credo che Nina oggi dovesse fare i panni scuri, va da lei.
Kagekao: grazie mille. Ciao ragazzi.
Toby: a dopo.
Off: umm ciao.
Io: scusa Off, risolvo con Jane e torniamo al tuo...... Problema.
Jane: dimmi tutto.
Io: dimmi tu.
Jane: ok, scusami. Sono... Sono tornata a casa che ero ancora in BM, ecco tutto.
Io: Jane.....
Nono, nella testa no. Ti prego....
Io: Jane, dimmi la verità. Perchè eri in BM a quest'ora?
Jane: em...
Io: va bene. Fa vedere le unghie allora.
Mi porse le mani tremolanti con molto timore. Aveva le unghie tutte sfaldate e morsicchiate.
Jane: sc-scusa...
Io: TI AVEVO DETTO DI SMETTERLA! PERCHÈ HAI CONTINUATO? CI PROVI GUSTO A TRADIRE LE PERSONE? IO PROPRIO NON TI CAPISCO! Ti avevo dato fiducia... Ti avevo nascosto... E questa è la tua moneta.... Bene. Vattene.
Jane: i-io non so che dire... Scusami...
C'ho provato ma è più dura di quano sembri!
Io: va.
Se ne andò in camera di corsa piangendo. Io invece mi diressi al frigo e presi un'altra birra.
Off: ehi, cos'è successo??
Io: eroina, ecco cos'è successo.
Toby: cazzo, roba seria. A noi fa più male che agli altri. Mai capito perchè, ma è così. Quando ci entri, è finita.
Io: non per lei. Lei guarirà. Sono molto fiduciosa.
Toby: e quella scena?
Io: le serve ad imparare, non è una bambina.
Toby: è corsa via piangendo!
Io: non preoccuparti.
Scese Jeff con una faccia strana.
Jeff: ma che cazzo le è successo?! Anzi, riformulo, cosa cazzo le hai detto?!
Io: tu non sai.
Jeff: dimmelo.
Io: la signora E.
Jeff: no. No. Non la mia Jane. Non la Jane che conosco io.
Io: oh si.
Jeff: cazzo no.
Ricorse sopra in dieci secondi netti.
Si sentirono urla, schiamazzi e botte sulle pareti, allora decisi di intervenire.
Salii anche io al piano superiore ed entrai furente nella loro camera. Trovai Jeff incazzato nero sul bordo della finestra (con tutti i vetri a terra) e Jane sotto la scrivania a piangere.
Io: OHÉ! CALMI UN PO' TUTTI QUI.
Jane: perchè gliel'hai detto?!
Io: cazzo Jane, hai un grande problema. Noi ti amiamo più di tutti gli altri e vogliamo aiutarti! Lui sa?
Jane: mi ucciderebbe.
Jeff: se non ci pensa quello, lo faccio io.
Io: allora tu calmati, sei pure riuscito a spaccare la finestra. Per questa notte dormirete in camera di Jeff, non potete rischiare. Chiuderemo questa a chiave, quindi, Jane, prendi il necessario per questa notte. Vieni Jeff, sei tutto ferito, fammiti disinfettare.
Jeff: dormire...grazie Clock.
Io: Jane, tu calmati e poi raggiungici, ti aiuto a sistemare l'altra camera per la notte.
Jane: g-grazie Clock...
Io: sempre e per sempre.
Presi Jeff e lo portai in camera mia, dove i piccoli giocavano beatamente con Sally e Nina.
Nina: ehi, che succedde?
Io: finestra spaccata.
Nina: ahhh eri tu tutti quel casino allora!
Jeff: pff.
Sally: stai bene Jeff?
Jeff: benissimo piccola.
Sally: avevi promesso avremmo costruito i giochi per fuori...
Jeff: e così sarà! Non preoccuparti, per te piccolina ci sarò per ogni cosa.
Sally: grazie Jeff.
Spartaco: m-mamma!
Io: siiii! Bravissimo il mio piccolo killer in miniatura!
Jill: f-fratello! Mamma! Papà!
Arrivò Toby proprio in quel momento, afferò la piccola e gli diede un bel bacio.
Toby: la piccolina di papà tu sei!
Jeff: ehi patetici, io ho fatto una pozza qui.
Io: oh si.
Presi la cassetta e una volta a terra iniziai a levare ogni singolo frammento con le pinzette, limitando il dolore il più possibile.
Jeff: faccio prima a tagliarmelo.
Toby: melodrammatico.
Jeff: parla.
Io: e basta bambini! Che diamine. Oh, finalmente silenzio. Ecco, finito coi frammenti. Ora disinfetto e fascio.
Jeff: hmgrazie davvero Clock.
Io: basta dare pugni alle finestre e soprattutto basta camminare sui vetri.
Toby: che raccomandazioni intelligenti.
Jeff: lo ammazzo.
Finalmente finii di fasciare le nocche e un piede, così riposi la cassetta al solito posto.
Io: serve aiuto per scendere?
Jeff: mm si grazie.
Toby lo prese sottobraccio, poi mi si accese la lampadina.
Io: Jeff, dato che per almeno una settimana non potrai camminare da quel piede, prendi le stampelle giù. Tanto erano regolabili.
Jeff: una settimana?!
Porco sbeo, m'ammazzo.
Io: ecco cosa succede se cammini sui vetri. Andiamo dai, principessa.
Toby: bella questa. Principessa Jeffa.
Jeff: chiamami ancora così e giuro che tua moglie non sarà l'unica della coppia ad avere un cazzo di sorriso intagliato.
Toby: quant'è irascibile questo qui.
Scendemmo pian piano fino al salotto, dove lo accomodammo sul divano.
Io: ehi Zero, mi accompagni sotto?
Zero: va bene.
Andammo a prendere le stampelle e facemmo anche scorta di alcolici per il frigo.
Tornammo sopra e trovammo Ben che puntava un coltello a LJ.
Io: ehi ehi, che succede?
Ben: guardalo bene.
I suoi occhi cazzo! Ma nessuno osserva in questa casa?
Lasciai andare istintivamente le stampelle e afferrai il mio coltellaccio.
Io: hai ragione.
Il mio coltello si infilò precisamente tra gli occhi, amavo la mia ottima mira.
Quel corpo morto si dissolse, lasciando il mio coltello conficcato nel pavimanto e qualche chiazzetta di sangue denso e nerastro.
Sland: strano.
Non avevo notato lo Sland, forse neanche c'era all'inizio. Prelevò un campione di sangue e scomparve anche lui, inquieto stranamente.
Ripresi le stampelle da terra e le regolai secondo l'altezza di Jeff.
Io: wow, potrei anche lasciarle così. Tanto non sei alto.
LJ: modo carino per dire che sei nano.
Jeff: nano lo dici a Ben prima di tutto.
Ben: sono un cazzo di elfo, difficile?
Jeff: oh, torna nel tuo mondo fatato a giocare con i coniglietti.
Ben: pff...
Io: ahahahah dai Ben, è solo Jeff. Con un piede sfasciato e l'umore sotto zero.
Jeff: ci mancasse solo...
Io: vado da Jane, anche lei sarà ferita.
Silli di fretta sopra, accompagnata da Sally che era scesa per prendere dei colori.
Sally: Jeff sta bene?
Io: oh si tesoro, non preoccuparti. Jeff starà così per una settimana, due al massimo. Poi tornerà il solito Jeff.
Sally: mmmmm... Credi mi aiuterà dopo in giardino?
Io: come meglio potrà! Ma non preoccuparti, ti aiuterò io con Toby. Ok?
Sally: grazie Zia!
Corse e si chiuse la mia porta alle spalle.
Mi avevano chiamato in diversi modi, ma zia mai, specie detto da Sally.
Lasciando i pensieri martellanti alle spalle, entrai in camera di Jane e la trovai in lacrime a pulire il pavimento.
Io: ehi ehi, calmati. Sei ferita?
Aveva tutte le braccia graffiate e un grande vetro era conficcato nella coscia.
Io: ehi tesoro ferma così o rischierari di danneggiare qualche vena troppo importante.
Presi il loro kit di preonto soccorso, infilai i guanti ed estrassi il più velocemente possibile il pezzo.
Provai a non causarle dolore, ma questo si rivelò impossibile. Urlò a squarcia gola, come mai l'avevo sentita prima.
Finito tutto la fasciai e cercai di accompagnarla di sotto, mettendola vicino a Jeff.
Jane: scusa...
Jeff: scusami tu. Guarda come ci siamo ridotti.
Provai a non ascoltare, ma i loro sentimenti erano così forti e coinvolgenti.
Toby: ehi amore.
Io: dimmi.
Toby: vieni in cucina.
Andammo nell'altra sala.
Io: allora?
Mi prese il viso e mi baciò come mai prima, credo. Un bacio così intenso, così durevole, così potente. Mi pervase completamente un brivido gelido, adrenalina, amore, emozione, chiamatelo come vi pare. So solo che fu dannatamente perfetto. Così intensamente stupido.
Non riuscivo a staccarmi da lui, eravamo come due poli opposti di due calamite. Attratti e difficili da separare.
Io: ti amo.
Toby: sapessi io. Perchè sei cosi dannatamente bella e attraente, anche piena di sangue e con la tuta?
Io: eheheheh è un gran segreto. Ahahahah.
Toby: beh, funziona benissimo direi.
Io: se lo dici tu. E invece sapresti dirmi perchè diamine i tuoi capelli sono sempre lucenti e perfetti?
Toby: eheheheh è un gran segreto.
Io: beh, funziona benissimo direi.
Riuscimmo, con nostro rammarico, a separarci poiché tornti alla realtà.
Io: tieni amore.
Toby: cos'è?
Io: vodka lemon con tanta vodka. Gli servirà come anestetic, diciamo.
Portammo ai due infermi i nostri bellissimi drink e li scolarono in poco. La mia birra invece diveniva sempre più calda. La mia mente era davvero in tutt'altro posto, cercavo di visualizzare un motivo per cui Lucas dovesse odiarmi. Lo facevo di solito prima di dormire, ma dopo essere divenuta la Sua protetta, lo facevo prima di bere e mangiare. Cercavo di dare una spiegazione logica, di non addossare la colpa su quel povero ragazzo che non riuscivo più ad odiare, ma solo compatire. Forse era colpa mia, forse avevo detto qualcosa di male... Sono sicura di avergli sorriso sempre...
X: hai un così bel sorriso. Non sprecarlo così.

STAI LEGGENDO
Ticciwork| vero amore?
FanficSalve, io adoro la ticciwork e quindi ho pensato di scrivere una storia su di loro. Ci saranno vari colpi di scena, ma non preoccupatevi troppo. I nostri 'amici' resteranno fedeli l'uno all'altra? Fino alla fine?