Capitolo 64- Più essenziale.

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Toby mi si accostò d bisbigliando cercava spiegazioni.
Io: voglio fargli vedere il nostro paradiso...
Toby: e perchè?
Io: ho fatto una cosa per voi.
Toby: cosa?
Io: eheheh una sorpresa.
Li portai verso quel paradiso terrestre.
Masky: wow, molto bello!
Io: questo è il nostro paradiso... Portato qui dall'Inghilterra da Sland.
Hoodie: splendido.
Io: ma non vi ho portato qui per questo. Venite.
Facemmo il giro della roccia e loro restarono di stucco.
Toby: c-cos'é?!
Io: finalmente avrà una tomba decente...
Masky: oh wow. Non so cos'altro dire.
Hoodie: sei stata bravissima.
Dietro alla roccia avevo raschiato via il muro e disegnato con carboncino e colori acrilici la mia bambina distessa su un prato, aveva gli occhi sognanti e nella mano sinistra stringeva il suo pupazzetto preferito. Vicino a lei c'eravamo io incinta e Toby in piedi a guardarla, mentre Masky e Hoodie ci stavano raggiungendo di corsa. Sullo sfondo c'erano tutti. Avevo inoltre creato una grande Croce con del ferro inossidibile, che quasi pareva argento vero, tutta decorata da dei ghirigori di vernice verde e nera. Avevo fatto una grande buca sul cui fondo avevo posto il muschio che avevo levato dalla roccia e delle splendide rose blu, rubate dalla serra di Off.
Io: emmmm allora?
Toby: non so cosa dire...
Io: dovremmo farle finalmente un funerale decente e.... Beh portare qui il suo corpo, ecco.
Masky: con tutti si?
Io: ovvio. Lo faremo dopodomani...
Hoodie: come mai così tardi?
Io: devo finire di disegnare..
Masky: ma se ci siamo tutti!
Io: non è vero. Manca...
Non riuscii a finire la frase che delle lacrime scesero leste sul mio volto. Cercavo di fermarle con le maniche ma invano.
Toby: manca Jill...
Annuii piangendo sempre più forte.
Masky: ehi, Ehi! Clock! Calma! Ci siamo noi... Non devi preoccuparti, lei è felice ora!
Io: è che... Io la imploro spesso di rispondere alle mie domande, ma lei non si mostra... L'ultima volta che l'ho vista è stato più di un mese fa!
Hoodie: tesoro... Manca a tutti noi. Anche noi ci sentiamo tremendamente in colpa per... Beh. Per quella sera ecco.
Masky: ma il ricordo del suo sorriso e della sua risata ci rende felici... Lei ora è in un luogo allegro e calmo. Quello che lei ha sempre cercato.
Io: giusto... Comunque manca anche una frase.
Toby: cosa vuoi scrivere?
Io: 'vivo per lei perchè mi fa, vibrare forte l'anima'
Masky: bella canzone...
Hoodie: oh si, azzeccato direi.
Quindi beh, andate ora! Devo finire! Domani devo spaccarvi il culo su.
Si guardarono e annuirono.
Hoodie: veramente... Noi vorremmo restare.
Io: cosa?
Masky: vorremmo farti compagnia e...
Toby: quel pazzo vuole te, Clock. Piuttosto mi faccio pugnalare un'altra volta alla spalla, pur di evitare che tu sia rapita.
Io: oh beh, ho ago e filo al limite. Però non disturbatemi.
Toby: bene.
Si sedettero sull'erba e iniziarono a chiacchierare. Io prese da sotto un cespuglio le mie tempere e dalla tasca un carboncino.
Io: metto un po' di musica ok?
Toby: oh perfetto.
Ci misi varie ore, ma riuscii a finere il dipinto. Avevo posizionato il corpo steso di Jill vicino a Persefone, mentre lei guardava il cielo, lo sguardo di Jill era dirizzato verso di noi e sorrideva come suo solito. Lestringeva la mano sinistra.
Io: è per farci capire che lei la sosterrà sempre, anche mentre noi non possiamo, lei ci sarà.
Toby: molto bello.
Masky: fantastico. Ehi è ora di pranzo, torniamo a casa.
Hoodie: concordo su, devi mangiare.
Io: okay.
Rimisi nel cespuglio le tempere e il grembiule. Avevo tutte le mani sporche di vernice viola.
Arrivammo velocemente, ma non avevo più fame. Presi giusto per sfizio un pezzo di torta comprato alla pasticceria il giorno prima. Anche Toby non aveva fame,o così mi disse per salire con me. In compenso prese doppia razione di torta, poiché gli cedetti la mia. Mi faceva pena.
Mi buttai sul letto e fissai il soffitto, mentre ascoltavo il silenzio, spess brutalmente interotto da qualche masticata rumorosa o da qualche rutto.
Io: hai mai pensato di suicidarti?
Le parole erano uscite da sole, senza motivo.
Toby: si perchè?
Io: non so...
Toby: tu?
Io: oh si... Quando credevo tu non mi cagassi, mi sono brutalmente tagliata le vene. Per poi scoprire di avere un particolare sistema immunitario che rigenera velocemente le ferite... Che fregatura. Comunque, la cicatrice rimase visibile sul polso, così la coprii con una fascia.
Toby: non l'ho mai vista...
Io: oh beh, è andata via ora. Ormai sono anni che non vedo quelli squarcio sul polso.
Toby: perchè allora ancora sei qui?
Io: beh, sai quella vocina che quando pensi al suicidio risponde 'perchè no?'?
Toby: oh si, la odio.
Io: beh, la mia rispondeva sempre così. Tranne una volta, fra l'altro l'ultima in cui tentai il suicidio, che rispose 'Perchè si?'.
Lì mi feci un esamino di coscienza e capii che suicidarmi sarebbe stato un inutile spreco di forza e sangue buono. Così sono ancora qui. Tu hai mai tentato, amore?
Si stese vicino a me, mi prese la mano e iniziò anche lui a mirare il niente.
Toby: si...
Io: raccontami.
Toby: oh beh una volta... Una volta presi un coltello. Di quelli da cucina. Andai al bagno e verso lo specchio me lo puntai alla gola. Avevo 13 anni. Stavo premendo lievemente, me ne resi conto perchè sentii un pizzicore e una perla di sangue rigò la mia gola.
Io: e perchè ti sei fermato?
Toby: oh beh, entrò Hoodie, semplice. Mi ha salvato la vita. Prese il coltello e lo buttò a terra. Mi diede uno schiaffo leggero e mi prese in braccio come con i bambini piccoli. Mi portò in camera sua e chiamò Masky che mi fece una grande epopea sul suicidio.
Io: wow
Toby: eh si. Mi fecero riprendere e spiegai loro il motivo di tanto dolore. Gli dissi che tu non mi amavi, semplice. Allora Hoodie e Masky fecero una scommessa. Se ti avessi dichiarato il mio amore e tu avessi riaposto di si, Masky avrebbe dovuto dare a Hoodie 10 £, al tempo. Se invece avessi detto di no, sarebbe stato il contrario.
Io: ehi!
Toby: dai su, mi ha spronato! Comunque il giorno seguente ti portai al paradiso e beh, il resto è storia conosciuta.
Io: che buffo.
Toby: cosa?
Io: io mi sono tagliata il giorno prima che tu ti dichiarasti. Buffo eh?
Toby: wow, abbiamo anche tentato il suicidio nello stesso momento. Spettacolare eh?
Io: eh.... Amore però...
Toby: cosa c'è?
Io: un po' ho mentito...
Toby: su cosa?
Io: beh ho riprovato a suicidarmi...
Toby: quando...
Eravamo passati a guardarci.
Io: dopo... Dopo la morte di Persefone. Non pensavo di potercela fare. Così... Beh così hp preso il mio coltello e mi sono tagliata le vene.
Toby: non ci credo...
Io: eh... Mi ha trovato Hoodie in lacrime, con tutto sangue intorno, il coltello a terra e i polsi intatti.
Toby: cosa?
Io: si, polsi intatti. Senza cicatrice e nulla. Mi prese e mi pose sul letto stendendosi accanto a me. Mi sono addormentata sulla sua spalla.
Al mio risveglio lui non c'era. Lo trovai in bagno a pulire il sangue.
Toby: capisco... Ti sei quasi suicidata ed io non c'ero.
Io: ma sai..
Toby: cosa?
Io: mentre pulivo beh... Sono scoppiata a ridere.
Toby: e perchè mai?!
Io: ho pensato ad un carnevale qui a casa, a me e te in quel bagno a...
Toby: a farlo per la prima volta.
Io: ahahah esatto. Mi hai spronato ad andare avanti, con un semplice ricordo. Mi è bastata la tua immagine sfocata per farmi rialzare e prendere la vita in un cazzo di pugno.
Toby: non so se amarti, o venerarti.
Io: amami, è più essenziale.

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