Capitolo 50- Non più.

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Mi svegliai con il sorriso sulla bocca quella mattina. Ormai era un mese che era successo l'incidente. Ogni sera prima di andare a dormire e la mattina appena sveglia andavo sul ciliegio a chiacchierare con il mio angelo, mi sembrava come se rispondesse ed era molto confortante.
Il viaggio per la francia lo abbiamo ceduto a Jane e Jeff come regalo di matrimonio, anche se avevano di lasciar passare un po' di tempo.
Tutti si erano ripresi quasi subito, anche se spesso sentivo piangere o parlare qualcuno riguardo Persi. Il mio angelo.
Io: amore, che vuoi per colazione?
Toby: non i waffles....
Erano i suoi preferiti, ma anche di Persefone. Ormai nessuno lì mangiava più.
Io: so che ne sei ghiotto... Dai non pensarci. Io ho una voglia di fragole tremenda!
Toby: fragole? È novembre!
Io: eh lo so, ma ne ho vogliaaaaa
Toby: tu sei matta!
Io: dai scendiamo giù o rischio di mangiare la testata del letto.
Toby: dai andiamo.
Toby si era molto chiuso in se stesso, come quando lo conobbi. Era come se non avesse fatto il minimo progresso. Ma pian piano stava tornando a far battute e a ridere. Mi uccideva vederlo così. Mi faceva solo pensare a Lei.
Ma dovevo pensare al futuro! La mia pancia era ormai enorme e molto ingombrante. Due gemelli sono impegnativi da tenere.
Scendemmo sotto e non trovammo nessuno.
Io:che ore sono?
Toby: le 5
Io: ma perchè continua a succedere?
Ormai tutti i giorni la stessa storia. Decidemmo di andare fuori in giardino a leggere e osservare il tutto, come sempre.
Ci mettemmo le tute pesanti con i giubbetti e andammo a sederci sulla panchina, proprio davanti la 'tomba'.
Io amavo leggere. Libri di ogni genere. Da Harry Potter allo Zibaldone (Leopardi). Toby era un po' più... Sempliciotto diciamo. Preferiva sprecare le sue giornate su Facebook, Twitter e roba varia. Io usavo pochissimo il telefono.
Toby ogni tanto distaccava lo sguardo dallo schermo, fissava la tomba per poi guardare me e sorridere.
Toby: cosa leggi?
Io: è un libro di poesie varie. Dal '700 ad oggi.
Toby: quale stai leggendo ora?
Io:L'Infinito di Leopardi. Sai, il suo personaggio mi affascina!
Toby: ma non era quel matto asociale?
Io:..... Diaciamo di si. Ma devi andare oltre quello! Devi pensare più in grande. Lui era un genio, brutto di aspetto che però nascondeva un gran contenuto. Ed è questo quello che dice in questa poesia.
Toby: Hoodie ti sta contagiando.
Hoodie: parlate di me?
Apparve alle nostre spalle accompagnato da Masky.
Io: come mai svegli alle 5.30 oggi?
Masky: non lo so. Ci siamo svegliati, vi abbiamo visto e abbiamo deciso di venire a farvi compagnia. Toby si levò dalla panca per far spazio a Hoodie, mentre lui e Masky stavano sull'erba umida.
Hoodie: L'Infinito eh? Favolosa!
Io: siiii
Iniziammo a parlare delle poesia e del personaggio stesso mentre Masky e Toby ci guardavano senza capire un'h.
Toby: sono le 7.30... E ancora non avete sputato un attimo!
Masky: Toby mi accompagni a fare le cioccolate calde?
Io: SIIII
Toby: certo...
Mi prese un malore alla pancia, stavo guardando la sua tomba.
Io: pensare che lei non ne ha mai assaggiata una... Troppe cose non ha potuto vedere, toccare, mangiare o ascoltare. L'alba e il mare d'inverno... Non ha mai conosciuto la letteratura o la musica vera. Non leggerà mai Leopardi ne ascolterà mai Mozart.
Lo dissi solo dopo che i due ragazzi si erano allontanati.
Hoodie: lo so, sarebbe dovuta vivere. Ma tutto ha un senso, spero lo capiremo presto.
Io: credi sia all'inferno?
Hoodie: non sono certo neanche esista l'inferno.
Io: ma pupp viene da lì.
Hoodie: non per questo bisogna crederci!
Io: non usare la filosofia contro di me! Sai che ne so quanto te.
Hoodie: touché! Però sul serio, non farti troppi problemi. Se il paradiso esiste, lei è là che si trova. Ok?
Io: ok...
Hoodie: bene! Dai volta pagina, cosa c'è?
Io: il mio poeta preferito... Quasimodo!
Hoodie: wow, molto bello. Poesia?
Io: la mia preferita ahahah, 'Uomo del mio tempo'
Hoodie: fantastica... La portai all'esame di terza media.
Io: mai fatto ahahahah
Hoodie: beh no... Pensare che ci portiamo circa dieci anni io e te! Sembriamo coetanei!
Io: noi ci fermiamo tutti a diciannove anni... Quindi si, siamo coetanei ahahah
Hoodie: eh si!
Io: pensare che non ho voluto festeggiarlo....
Hoodie: mai fatto un compleanno.
Io: io però te l'ho sempre fatto il regalo.
Hoodie: solo tu Masky e Toby, gli unici a sapere la data! Ahahah
Risi timidamente. Mi presi le ginocchia al petto e cercai di riscaldarmi.
Hoodie: vieni qua!
Sempre con le gambe rannicchiate mi strinsi a lui e mi abbracciò, strofinando la mano sul mio braccio per riscaldarmi. Mi diede un bacio sulla testa.
Hoodie: vedrai, tutto un giorno ti sembrerà chiaro. Tutto questo inferno, prima o poi scomparirà mostrando il più bel paradiso tu abbia mai sognato.
Io: lo spero....
Hoodie: anche io. Ecco le cioccolate!
Toby: con doppia razione di panna e marshmellow per noi e tripla per l'incinta!
Mi porse la tazza strabordante e mi si illuminarono gli occhi. I due ragazzi si sedettero sempre per terra, però rivolti verso noi.
Masky: vogliamo uscire oggi? Tanto è sabato.
Io: però s-solo noi...
Dall'incidente mi ero distaccata da tutti. Continuavo a stare solo con Toby, Masky, Hoodie, Off e LJ. Le ragazze provavano a coinvolgermi nelle chiachiere e robe simili, ma io le praticamente ignoravo.
Facevo male, lo so. Ma mi rattristavo solamente e loro lo compresero.
Masky: come vuoi principessa.
Io: g-grazie.
Continuammo a parlare del più e del meno per due ore.
Sentimmo verso le 8.40 le voci di tutti, ma li ignorammo e loro fecero uguale. Credo anche di aver visto Masky fare un gesto con la mano e subito una porta chiudersi. Non so.
Io: usciamo?
Hoodie: si, ma prina leviamoci queste tute orride.
Masky: si eh!

***********
Eravamo io e Toby sulla soglia ad aspettare quei due ritardatari, erano venti minuti che stavamo là.
Jane: c-clock posso p-parlarti?
Guardai i suoi occhi praticamente spenti e tristi. Fissai Toby, lui mi capiva.
Jane: è u-una c-cosa seria...
Toby sorrise e annuì.
Toby: ti aspettiamo qua, vai su
Io: c-certo.
Mi portò fuori e ci sedemmo sulla panchina sotto il ciliegio.
Io: dimmi, veloce che devo andare.
Jane: ok, ti è successo l'inaspettabile. Ma non puoi evitarci così!
Io: si invece, lo sto facendo.
Si alzò di scatto furiosa.
Jane: GUARDAMI CAZZO! TI SEMBRA CHE IO STIA BENE?!
La raggiunsi in piedi.
Io: MA LO CAPISCI CHE HO PERSO UNA DELLE COSE PIÙ IMPORTANTI DELLA MIA VITA?! È MORTA MIA FIGLIA! E NON VOGLIO PERDERE ANCHE VOI... mi sembrava ovvio...
Mi strinse a se e i miei occhi cominciarono ad inumidirsi. Le lacrime scendevano copiose, ma potevo sentire anche quelle di Jane.
Jane: non ti lasceremo mai lo sai!
Mi scostai da lei e in lacrime imprecai.
Io: CAZZO! LO HA DETTO ANCHE MIO FRATELLO! ED È MORTO! MIO PADRE! L'HO UCCISO! JILL! L'ABBIAMO SQUARTATA! PERSEFONE! MORTA MISERAMENTE A SETTE ANNI!
Ormai erano tutti fuori a guardare quella scena.
Sei pietosa. Vuoi rinchiuderti in una cazzo di bolla?! Che scenata pietosa.
Io: sono pietosa! Ma mi vedi?! UNA GIOVANE DONNA INCINTA PIANGERE PER LA FIGLIA MORTA! DIO MIO, È L'INIZIO DI UNA BATTUTA STUPIDA!
Nina: CAZZO CLOCK! SEI CIRCONDATA DA PERSONE CHE TI AMANO, CHE TI COMPATISCONO!
Io: non voglio essere compatita cazzo!
Zero: allora vai. Corri dai. Scappa come faresti. Dai su. Ancora qui?
Pupp: Zero...
Zero: è quello che sta pensando. Lo so. Sto solo dicendo la verità.
Io: SMETTILA DI FARLO!
Zero: LO FACCIO PER TE CAZZO! DEVI CAPIRE CHE NOI TI AMIAMO PORCAMMERDA!
Nina: HA RAGIONE. VUOI FARTI AIUTARE??????
Jeff: hanno ragione sai...
Io: non voglio che mi abbandoniate...
Toby: MAI. MAI CAZZO.
Corse da me e mi strinse.
Io: ok.... Ho capito.... Dovrei smetterla. Usciamo?
Jane: tu sei matta AHAHAHAH
Come al solito tutti mi abbracciarono e uscimmo, dato che tutti erano vestiti.
Non succederà ancora. Non lo permetteremo ok?
Ok!
Dobbiamo essere forti...
Non dai olo consigli demmerda oh!
Sono te, un po' stupida e molto intelligente...
Lo so...
Non devi pensare a lei. Non più.

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