Capitolo 128- Dove saresti, senza paura?

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Sentii un rumore sordo insistere sulla porta.
Io: Zeeeeero bussano.
Zero: non sono sorda eh! Apri tu!
Hoodie: ragazzi! È urgente, aprite!
Andai di corsa alla porta, Hoodie affannato così è raro da vedere.
Io: che succede??
Si sedette anche lui sul letto e bevve un sorso di birra dalla bottiglia sul comodino.
Tutti ci spaventammo, di soloti Hoodie era calmo e posato, mai beveva.
Io: Hoodie così ci fai spaventare! Cazzo, dicci!
Hoodie: D... D ha trovato Katy!
Non ci pensai due secondi. Mi infilai gli scarponcini che avevo buttato sul tappeto e scesi correndo di sotto.
Una volta nel salone, vidi D che stringeva per il collo Katy, nella sua forma normale.
Io: PAPÀ! FERMATI!
Lui lasciò cadere la ragazza e preoccupato venne ad abbracciarmi.
D: figlia mia, tu stai bene?!
Io: papà, sto benissimo! Lei non è come credi!
D: è sua figlia! Non può uscire niente di buono dalla Morte!
Katy: e dalla cattiveria?! Guardala! La cosa più cara e bella che tu potessi lontanamente immaginare, è stata creata da te!
D: STAI ZITTA TU! O GIURO CHE TI FARÒ VENIRE A PRENDERE DA TUO PADRE!
Io: papà, stai calmo.
Katy fece un passo verso di me dopo essersi rialzata, ma D subito si parò davanti a me tirandomi indietro con il braccio sinistro, con l'altro cercava di allontanare la ragazza.
D: va via.
Io: papà?
D: NATALIE VA VIA!
Non mi aveva mai chiamato con il mio vero nome. Mi fece uno strano effetto. Poi vidi che a Katy spuntarono le ali nere.
Corsi davanti a D per proteggerlo, poteva anche essere il Diavolo, ma Katy lo avrebbe potuto distruggere in due secondi netti. Con me avrebbe dovuto sputare sangue.
Cacciai il coltello e scattai in BM, mi setivo davvero benissimo, viva per una volta.
Intorno a noi i ragazzi si schierarono preoccupati, non potevano interromperci, avrebbero rischiato la vita.
La voce di Katy era strana, profonda.
Katy: LEVATI! VOGLIO LUI.
Anche la mia voce era mutata, era diventata meccanica, quasi elettronica, e molto profonda.
Io: DOVRAI PASSARE SUL MIO CORPO TESORO!
Lei iniziò a darmi calci e pugni, che con una velocità straordinaria schivai tutti.
Anche le continuava a evitare i miei colpo, finchè la lama lucente del mio coltello non si conficcò nella sua spalla sinistra. La ragazza tornò normale e cadde a terra, spaventata.
Io: nessuno mai, e dico MAI, deve toccare la mia famiglia.
Lasciai cadere a terra il coltello insanguinato e mi girai a guardare i miei amici e D. Erano tutti a bocca aperta, avevo battuto la figlia della Morte, ero io la persona più temibile al mondo.
Mi buttai tra le braccia di D, che mi strinse forte.
D: sei stata fantastica bambina mia.
Una nuvola nera vorticò velocemente in salone.
Quando si dissolse, ne uscì fuori uno splendido uomo, copia spiccicata di D. Però lui era moro, con gli occhi grigi e un vestito color della pece. Straordinario come io e Katy fossimo così simili a loro.
M: tesoro ma che succede? Oh no, tu no. La tua vista mi ripugna ancor di più ora, Fratello.
D: sangue del mio sangue, sprecato oserei dire. Ti trovo sempre più magro e imbruttito Fratello caro.
M: e lei chi è? Non dirmi che... Uguali davvero.
D: come noi fratello.
M: rialzati tu, perdente.
Katy: ma... Padre!
M: hai perso mi sembra, quindi sei una perdente. Invece tu, tu hai vinto. Credo tu sia la persona più temibile in cielo come in terra.
Io: p-piacere.
M: oh, piacere mio!
Fece per baciarmi una mano, ma D si mise tra noi a petto alto con lo sguardo fiero.
D: tu, qui, non sei il benvenuto.
M: lo ero quando ti servivo a conquistare il paradiso eh?
D: mi sembra che il tuo aiuto non sia stato dei migliori, dato che dirigiamo le morti e l'oltretomba, non trovi?
M: abbiamo fatto strada quantomeno.
Sland: signori, salve. Scusate, io e i miei fratelli siamo tornati solo ora. Vi prego ancora di scusarci.
Io: OFF!
Off: ragazzina!
Mi buttai tra le sue bracca, una volta riposata a dovere.
Io: dove siete stati??
Off: più tardi piccola, più tardi.
Io: mi sei mancato così tanto!
Off: anche tu ragazzina.
D: Salve Sland, salve a tutti. Fatto buon viaggio?
Off: non proprio.
Toby scese dalle scale con i bambini in braccio.
Toby: tutto questo casino? Noi volevamo riposare! Oh salve a tutti.
Io: amori miei, tutti e tre!
Mi distaccai da Off e presi in braccio Jill, stringendo però Toby e Spartaco.
M: che bel quadretto. È un peccato rovinar tutto. Noi dobbiamo andare, scusateci.
Katy: ma padre... Dove mai potrò andare a dormire se non qui?
M: non fare la cretina Katy! Non essere sempre così stupida.
Vidi gli ochi riempirsi di lacrime, viso diventar paonazzo e il sangue sgorgare ancora copioso dal braccio.
Io: scusa, forse dovresti trattarla meglio.
M: non ti hanno insegnato l'educazione ragazzina?
Ci rimasi un po' male, ma una voce fuori campo mi sbalordì.
Kagekao: sa, ci insegnano a essere educati con persone altrettanto educate.
M: una banda di pagliacci.
LJ: oh beh, è quel che siamo.
M: ma per favore. Andiamo, Katy.
Lasciai la piccola a Zero e mi parai davanti a Katy, prima che ricevesse uno schiaffo, che purtroppo toccò a me.
Mi bruciava la guancia, scattai ancora in BM.
Con il mio occhio verde acceso e l'altro che ticchettava all'impazzata, lo guardai dritto in volto, alzandomi furente.
Io: nessuno tocca la mia famiglia.
Cercai di pugnalarlo, ma l'uomo svomparve di nuovo nella nuvola nera.
Una volta cosciente, sentii i miei amici applaudire e ridacchiare tra loro.
Caddi in ginocchio, ma subito sentii una voce amica incitarmi di rialzarmi. Era nella mia testa, cioé nella testa di qualcuno lì presente. Non pensavo potessi sentirlo, non era in stanza con noi. Era fuori, sull'albero d ciliegio a ridacchiare godendosi lo spettacolo.
Puoi farcela, sei mia sorella dannazione. Dopo tutto qesto casino, cadi in ginocchio al primo problema? Pff, Nat, Nat, Nat. Ti facevo più forte di così.
Tovy provò ad aiutarmi, ma io lo scansai e provai ad alzarmi da sola, con successo ovviamente.
Toby: tutto ok?
Mmmm oh si, ora si che ti riconosco. Sai, non sei mollacciona come credevo, sorellina.
Sorrisi.
Come poteva farmi sorridere? Forse credevo davvero nelle parole dette ai ragazzi poco prima in camera. Forse, avevo davvero messo da parte i vecchi rancori che lo circondavano.
Meglio così.
Io: Katy, stai bene?
Katy: diciamo che vivere con lui mi ha reso molto più forte.
Io: va curata. Ben?
Ben: tutto pronto.
Mi passò il disinfettante che strofinai accuratamente con la garza bianca. Mi mise in mao ago e filo, con cui ricucii i due lembi di pelle separata. Mi tagliò anche un altro pezzo di garza bianca con cui coprire la ferita.
Era diventato a tutti gli effetti il mio... Infermiere.
Io: passa lo scotch per garze.
Ben: ecco a te.
Chiusi tutto e diedi un'aspirina a Katy.
Io: scusa, è il massimo che abbiamo.
Katy: andrà benissimo, grazie mille a entrambi.
Io: di niente.
La lasciai riposare sul suo letto, dove nel frattempo l'avevamo portata.
Scesi ancora una volta giù, ormai quelle scale sembravano così brevi.
D: sei stata fenomenale bambina!
Io: ahah grazie mille. Ma tu...
D: dovrei scusarmi, lo so. Ma è pur sempre sua figlia.
Io: e tu più di tutti puoi capire con chi vive.
D: lo so. Va bene, mi scuserò per il mio poco garbo.
Io: l'hai presa per il collo...
D: dettagli. Lo faccio solo perchè sei stata spettacolare nel combattimento e a tener testa a Chris. Lui può essere molto complicato.
Sland: davvero brava Clock.
D: Sland, allora, il viaggio? Tutto a posto si?
Andammo in cucina e ci sedemmo sugli sgabelloni. Off passò una birra a me, D e Toby.
Io: i piccoli?
Toby: non preoccuparti, giocano fuori con Sally e Zero.
Io: dovrei essere io a giocarci...
Amore, sei una madre fantastica. Non pensare a queste cose.
Io: hai ragione...
Toby: oh, lo so.
Io: spiritoso! Allora D, tutto questo interessamento al viaggio di Sland?
D: mera curiosità.
Io: certo. Sputate il rospo.
D: intelligente come-
Io: la madre.
D: spiritosa come il padre.
Io: modestamente.
D: Sland e i suoi fratelli sono andati a comunicare con...
Off: con D2.
D: esattamente.
Toby: wow! Cosa vi ha detto?
Sland: abbiamo parlato di una futura guerra. Nel caso, dovesse scoppiare uno scontro acceso contro Zalgo, gli Dei olimpici ci appoggeranno sicuramente.
Io: amano combattere.
D: in effetti a quello puntavamo.
Sland: gli altri Dei si sono rivelati, ovviamenti, discordi alla decisione di unirsi a D.
Io: vabbe, scontato, loro sono 'portatori di pace e bla bla'. Ma Dio, cosa ha detto?
Off: lui ha detto semplicemente che non parteciperà immediatamente allo scontro, ma ne caso si dovesse intaccare per qualsiasi motivo il regno del cielo, lui si schiererà con noi.
Io: wow, lo facevo più senza palle.
D: lo è, perciò non partecipa subito.
Ottimo sorellina.
Io: oh no...
Toby: che succede Clock?
Vuoi davvero che mi scoprano qui? Vuoi che ti vedano con me? Non potrei più venirti a far visita Natalie cara.
Lo odiavo con tutto il mio cuore in quel momento, ma non potevo davvero farmi scoprire.
Io: pensavo... Se Zalgo dovesse scoprirlo, cercherebbe in tutti i modi di non intaccarlo. Sa che comunque D2 è moooolto potente. Rischierebbe così tanto?
Off: ha ragione.
D: perchè pensi possa scoprirlo?
Io: ha spie ovunque, magari anche in questo monento ci stanno ascoltando.
Attenta alle tue parole, sorellina.
Sland: senti qualcosa Clock?
Feci finta di concentrarmi su qualcosa in particolare. Per mia fortuna, Zalgo aveva sul serio mandato il solito sostituto uscito male.
Spalancai gli occhi terrorizzata.
Io: Zero.
Corremmo fuori in giardino e vedemmo Zero giocare tranquillamente con i bambini.
Era lei, ne eto certa.
Così guardai verso la sua camera, vidi Pupp baciare... Zero.
Io: porca troia, PUPP!
Hai poco tempo sorellina, pensi di arrivare fino a là?
Non so per quale motivo, misi il coltello in bocca e presi la rincorsa verso la parete. Correvo così veloce, che quasi non sentivo il vento. Corsi per la parete esterna della camera e spaccai la finestra con un calcio. Presi lestamente il coltello e lo conficcai nel petto nudo di quel sosia sbagliato. Si accasciò a terra e scomparve, in una nuvoletta di polvere.
Io: SEI SCEMO?! NON TE NE ERI ACCORTO???
Il ragazzo a petto nudo mi guardava con gli occhi sbarrati.
Pupp: io... Io...
Cosa cazz...
Aiai, il fratellone perde colpi? Magari non doveva bere quella birra aperta sul tavolo. Nono, non avrebbe dovuto.
Io: HAI BEVUTO QUALCOSA?!
Pupp: s-si, la birra sul tavolo, prima!
Proprio in quel momento svenne. Aveva una strana bava alla bocca, bianca e densa.
Corsi fuori e buttai giù la porta del bagno proprio lì davanti. Dentro vi erano BP e Pros a farsi la doccia insieme. Quando mi videro, BP si coprì mentre Pros uscì preoccuoata.
Io: la cassetta delle medicine!
Pros: calmati! Eccola là!
La oresi al volo e corsi di nuovo nella camera.
Lì vi erano tutti, Zero a piangere e Rouge che si toccava ansiosamente i capelli.
Rouge: non può morire, vero?!
Io: no, ma può scomparire per sempre!
Presi delle erbe e le schiacciai a mani nude, facendo colare nella sua bocca del liquido verdognolo.
Il ragazzo si riprese, facendo una grande boccata d'aria.
Io mi butai stremata sul pavimento, conle spalle alla parete.
Io: ragazzi, mi sono rotta di salvarvi la vita.
Ancora lo sguardo sbalordito di tutti era puntato su di me, solo D mi guardava sorridendo e annuendo leggermente con il capo.
Io accennai un sorriso e mi rialzai, andando in cucina.
Odorai la bottiglia di birra che aveva bevuto Pupp.
Io: come pensavo, cicuta.
D: davvero?
Io: si. Assurdo, la cicuta di solito uccide velocemente, in grandi quantità. Ma quell'idiota non ha sentito un sapore amarognolo?
Pupp: di solito comprate dell birre così disgustose, che uno non ci pensa più.
Io: stai bene?
Pupp: grazie a te.
Andai ad abbracciarlo.
Io: non bere mai più una birra aperta.
D: ai Demoni, i veleni è come se uccidessero una seconda volta. Quella, per sempre però.
Io: bene.
Sland: molto astuta, come hai capito che era Cicuta?
Io: ho letto molto sui veleni. Avevano evidentemente usato una dose minima di essa, perciò si poteva tranquillamente evitare la morte. Penso, che anche mezza dose di più, lo avrebbe ucciso subito.
Sland: ottimo davvero. Veleno antico la cicuta.
Sei stata brava. Quante altre prove puoi sostenere? Ci divertiremo tanto.
La voce finalmente scomparve dai miei pensieri.
Io: wow... Ma ho spaccato la finestra?
Off: con un solo calcio. Hai anche camminato sulla parete e salvato una vita.
D: Pupp, perchè non ti sei accorta del duplicato?
Pupp: non so...
Io: rispondo io. La Conium Maculatum, conosciuta come Cicuta, fu vista com veleno per la prima volta quando Socrate, condannato a morte, si uccise bevendone l'estratto. In realtà bevve Conium, Oppio e Datura, che addolcì probabilmente con miele e vino.
Ben: hai ingoiato un dizionario?
Io: zittati. In piccolissime dosi, veniva usato nei medicinali analgesici e antispasmodici, data la sua tossicità. Quindi può irretire i sensi, vista, udito e anche il gusto. Essendo un antispasmodico calma i muscoli e gli organi, ovviamente nei pazienti sani può causare un attacco cardiaco.
D: wow, che sapientino.
Io: grazie grazie. Sinceramente al posto loro avrei usato dell'aconito. Uccide molto più velocemente e non ha né colore, né odore, né sapore.
Pupp: grazie sorellina eh.
Io: era così, per dire.
D: siamo stati fortunati.
Io: ma ora Zalgo sa.
Off: al diavolo, che sapesse!
Altro silenzio imbarazzante.
Off: opss, scusa D.
Scoppiammo a ridere come idioti.
D: non proccuparti ahahah. Ora devo assolutamente andare. Sland, dovrai stabilie altre regole per la sicurezza.
Sland: oh, per quello, c'è tua figlia. All'età di 10 anni ha creato le regole base e pochi mesi fa quelle extra. Credo sarà una bazzecola per lei crearne altee due o tre.
D: perfetto allora! Ovviamente tu le revisionerai.
Sland: quello sempre. Arivederci D.
Io: ciao papi.
Scomparve in una nuvola di rosso fumo.
Io: cazzo, doveva chiedere scusa a Katy. A proposito, come sta?
Rouge: io stavo da lei, si è addormentata. Non volevo lasciarla, perchè stava avendo un incubo tremendo. Comunque ottima intuizione con la cicuta. Cosa hai dato a Pupp?
Io: erbe varie.
Rouge: geniale.
Ero terrorizzata. Sentivo di non poter più lasciare la casa. Se fosse successo mentre ero a far la spesa magari? O più semplicemente a uccidere?
La paura cresceva sempre più in me.
Fai bene ad aver paura Natalie, dove saresti se essa non ti avesse seguito costantemente? Dove saresti, senza paura?

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