Capitolo 13- Persefone Rogers

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Era il 12 di aprile e mi sentivo strana quella mattina. Mi sentivo stanca e appesantita tremendamente....
Sapevo che stava per accadere qualcosa.
Infatti le conseguenze non tardarono.
Alle 10 ero dentro casa con Slandy,Sally e Off. Iniziarono delle fitte allo stomaco e io iniziai a urlare. Sapevo che era il momento. Off corse da me e mi trasportò in camera mia. Prese Sally con se e chiamò Slandy. Prese anche la collanina di zio Sland e chiamò prima Toby poi Jane e nina. Erano tutti usciti a farsi un giro e li avevo pregati di portarsi toby...
Toby: sapevo che non sarei mai dovuto uscire! Amore calma! È il momento, io sarò qui con te!
Slandy: Jane, hai rapito quel medico?
Jane: eccolo!
Prese a se un uomo sulla quarantina legato come un salame con lo scotch idraulico sulla bocca. Jane glielo levò con forza lasciandogli il segno e gli tagliò le corde con un coltello.
Subito il medico si catapultò su di me e mi spiegò il da farsi:
Medico: ok è il momento s-signorina. Deve urlare più forte che può e spingere!
Il medico non voleva nessuno in stanza così fece uscire tutti.

***********

Dopo svariate ore chiamai Toby e gli altri e li feci entrare. Ringraziai il medico, a cui subito Nina tagliò la gola.
Toby era in lacrime... Io... Io ero stremata, ma finalmente tenevo in braccio la mia creaturina... Era particolare: aveva i capelli neri corvini lunghissimi con le punte blu... Si, era strano... Aveva inoltre gli occhi completamente neri... Neri come la pece. Era una bambina bellissima che chiamammo Persefone (amavo la mitologia greca, soprattutto la figura di persefone), il nome da creepy se lo sarebbe scelto più avanti da sola.
Slandy: è una proxy. Lo sento. Bene, meglio per noi. I bambini che nascono proxy, crescono più velocemente. Quindi, per esempio, tra cinque mesi avrà circa cinque anni.
Io: non fa niente, voglio godermi questa creaturina senza pensare al futuro.
Toby: è.... È b-bellissima.... Ha il mio sorriso! Wow.... E il tuo nasino clocky! La amo già!
Io: si, decisamente ha il tuo sorriso amore... Ti amo... Anzi, vi amo...
Jane e nina non la smettevano di piangere. Arrivarono gli altri impazienti, ma l'unico che mi interessava era Off... Mi alzai anche se ero debole, contro il volere di tutti con la bimba in braccio. Scesi con lentezza le scale e lo vidi sul portico a piangere. Uscii fuori e mi sedetti vicino a lui. Ero davvero stremata.
Off: oddio... È favolosa! Ha lo stesso sorriso di toby, ma lo sguardo è il tuo! Per essere così deve essere nata proxy... Wow, la prima nata proxy!
Io: l'abbiamo chiamata Persefone.
Off: ti è sempre piaciuta la mitologia greca, ragazzina. Te ne parlavo sempre i primi tempi, perchè eri piccola e impaurita. Amavi Persefone... La sua schiavitù... Ma anche la sua liberazione tutte le volte... La sua primavera.
Io: grazie per avermi cresciuto, sul serio. Ti voglio bene papà. Vorrei crescere la piccola come tu hai fatto con me...
Off: lo farai, Toby ti aiuterà... Sai odiavo quel ragazzo all'inizio. Pur essendo entrambi 'piccoli', lui ti mise gli occhi addosso fin da quando varcò quella porta il primo giorno. Ma poi capì che era perfetto per te.. E tu per lui.
Una lacrima ci solcò il viso. Ma fummo distratti dalla piccola che si svegliò in quel momento e sbadigliò vistosamente.
Off: proprio come la mamma! Dai rientriamo mammina!
Rientrammo e tutti coccolarono la piccola. L'allattai verso le 17. Sally la guardava sbalordita e non voleva toccarla insinuando che non si potesse perchè sennò si sarebbe rotta. Noi ci scherzavamo ma lei insisteva. Poi sland la convinse e quandò capì che era tutto ok, non le si staccò un attimo.
Io ero stremata e alle 6 toby ci portò di sopra. Adorava stringere quella piccoletta tra le braccia.
Mi stesi a letto dopo aver cambiato le lenzuola. Toby si mise di fianco a me e in mezzo la piccolina. Subito cedemmo tutti e tre. Mi sembrava un sogno... Un sogno finalmente realizzato!
Qualcosa però, mi fece sobbalzare durante la notte.
Era la piccolina che si mise a piangere. Toby si svegliò di soprassalto,ma non sapendo che fare si affidò completamente a me. Era circa mezzanotte, quindi doveva aver fame. L'allattai e subito si riaddormentò tranquilla.
Toby: dovremmo abituarci credo.
Io: penso di aver perso la mia cattiveria vedendo questa piccola... Questi mesi... Non mi sento più la Clock di qualche mese fa...
Toby: capito. Domani ti porto ad uccidere. Ho adocchiato una villa enorme con circa 10 persone. Una famiglia di tre e il restante è tutta schiavitù. Volevo aspettare per ucciderli con te.
Io: basta che non ci sono bimbi piccoli... Non lo posso sopportare!
Toby: ho pensato a tutto. Il ragazzo ha quattordici anni.
Io: allora domani, dopo l'allattata di mezzanotte, si parte.
Toby: perfetto... Ora però sono stanchissimo. Notte amore mio.
Io: notte toby, notte Persefone Rogers...
Toby: emmm rogers?
Io: certo! Anche io ho preso il tuo cognome sposandoti. Preferisci ticci?
Toby: rogers è perfetto. Persefone Rogers... Mia figlia.... Nostra figlia...

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