Capitolo 33- Cuore innocente

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Quando finì la festa ce ne andammo a dormire tranquilli, come se non fosse successo nulla.
Però tutti, e dico tutti, alle 5 del mattino eravamo in salotto. Chi piangeva, chi era spaventato a morte e chi si toccava le tempie preoccupato.
Io: era mia amica! Anche se aveva litigata... Noi... Io.... E poi lei... Insomma!
Jeff: sempre chiarissima....
Io: NON PARLARE TU.
Jeff: SENTI SEI COLPEVOLE QUANTO ME! SMETTILA DI FARE LA BAMBINA!
Io: ORA VENGO LÌ E TI STACCO LA TESTA, POI VEDIAMO CHI È LA BAMBINA!
Jeff: DAI VIENI QUA, MAGARI RIESCO AD APPENDERE ANCHE LA TUA TESTA AL TAVOLO.
Toby: SMETTETELA CAZZO! CLOCK, È COLPA TUA QUANTO DI JEFF E JEFF CHE CAZZO! È INCINTA!
Jane: ha ragione. E smettetela di urlare, vi agitate solo! Jill era amica di tutti, anche se negli ultimi tempi erano successi dei casini. Eravamo in BM! Sicuro non ci ricordavamo neanche come si mangia con una forchetta!
Nina: io le volevo bene.... Cosa ci è successo? E soprattutto perchè Sland non ci ha fermati?! ANZI CI HA ANCHE DATO IL CONSENSO!
Eravamo tutti alterati chi in un modo chi in un altro...
Hoodie: io.... Le ho tagliato le mani... LE MANI!
Masky: calmati...
Hoodie: COME POSSO?!
Masky: NON LO SO MA NON URLARE CONTRO DI ME!
Hoodie: ORA TI FACCIO VEDERE IO BAMBINO!
Masky: BAMBINO A ME?! ORA TI PICCHIO!
Toby:MA LA VOLETE SMETTERE? TUTTI QUANTI A FARE I RITARDATAI E ACCUSARE GLI ALTRI QUANDO SIAMO TUTTI COLPEVOLI!
Io: ok amore hai ragione.. Calmiamoci tutti quanti. Non eravamo in noi.
Sland: Basta. Vi ho dato l'ok perchè semplicemente non era lei.
Io: COSA?!
Sland: Cioé era lei ma non era lei. Mi era venuta a trovare varie volte. Mi disse che qualcuno la stava minacciando e controllando. Mi chiese di ucciderla, stava diventando una minaccia per tutti voi. Ma fece una richiesta esplicita. Doveva essere uccisa da voi, cosicché la sua anima sarebbe stata libera dal suo.... Capo. Ora bisogna capire chi è costui.
Io: lei.... Non era colpevole. L'avevo odiata. Non voleva farci nulla. Come posso? Come posso averla odiata? COME ABBIAMO POTUTO DUBITARE DI JILL!
Mentre parlavo vedemmo qualcosa che ci gelò il sangue: una luce pervase la stanza e si concentrò al centro del salone.
La luce parlò. Era una voce così calma. Così soddisfatta. Cosi familare. Era chiaramente Jill.
Jill: ragazzi.
Io: oh mio dio! Jill scusa! Scusa per aver dubitato di te! TI PREGO!
Jill: sei sempre stata così bella... Così allegra. Il destino oramai era dalla tua parte. Ti amano tutti. Quel tipo mi ha deviato... E vuole te. Non puoi scappare. Lui sa dove vai. Ti controlla. Ti spia. Ti fissa. Ti guarda...
Io: dimmi chi è! Devo saperlo!
Jill: lui. È lui. Ti ha già fatto soffrire. Ricorda. Pensa. Ma non soffrire. È quello che vuole.
Io: non dirmi che...
Jill: sai.
La luce scomparve. E io ero agitatissima. Come poteva essere lui?
Io: JAKE!
Pupp: NON SO COME NATALIE!
Io: COME HA FATTO?!
Jeff:da lui si fa chiamare col suo nome...
Toby: zitto. Non ditemi che...
Pupp: spero di no!
Corsi di sopra. Vomitai. Mi sentivo morire dentro. A pensarci ancora avevo dolore. Come?!
Come è possibile? Dobbiamo scappare!
Hai sentito Jill! Scappare è inutile!
Dovremmo almeno preoccuparci!
Infatti ora siamo calme vero?!
Avevo chiuso la pirta del bagno a chiave. Sentii uno scalpiccio pesante e un chiacchiericcio allarmato per le scale. Erano tutti.
Toby: tutto ok?
Io: mi serve jake!
Pupp: eccomi!
Io: possono entrare solo Toby, Pupp, Masky e Hoodie. Scusate ragazze...
Jane: l'importante è che tu stia bene!
Entrarono i quattro ragazzi e gli altri scesero rumorosamenre di sotto.
Masky: volete spiegarmi?!
Io: è lui. È LUI!
Hoodie: intendi...
Pupp: Lucas....
Toby: ma come?! Non avevi detto che ti eri occupato di lui?
Pupo: quando tornai sull terra, sentii parlare di una sorta di resistenza. Un gruppo di persone che si ribellano all'inferno e alla morte stessa. Pensai fossero solo voci... Poi venni a sapere che era tutto vero e tra alcuni di questi ragazzi vi era Lucas, ovviamente. Scappai. Dall'America venni qui. Pensavo di essere al sicuro.
Toby: ha detto Jill che dobbiamo ucciderlo. Come?
Pupp: non lo so...
Io: io... Credo di sapere cosa dobbiamo fare. Ma purtroppo non posso dirvelo. Me lo impedireste in tutti i modi... Jill... Io... Ti vendicherò...
Una lacrima ne seguì un'altra e dopo un'altra ancora.
Hoodie: parla... Per Jill. Lei non ti avrebbe mai lasciato andare senza aiuto.
Io: parlerò con Lucas. Gli dirò che potrà avermi, dopo che avrò partorito.
Toby: NO! NO! TI HO SEMPRE PROMESSO CHE TI AVREI PROTETTO! PROTETTO LA MIA FAMIGLIA! L'AVEVO PROMESSO A JILL! NO!
Io: quando... QUANDO HAI PARLATO CON JILL?!
Toby: ..... Quando aggredisti Pupp un po' di tempo fa, io ero in camera con Persefone. Questa figurà e entrò rumorosamente. Era Jill. Mi disse che io avrei dovuto darle il colpo di grazia a suo tempo. Mi chiese di proteggerti e di non lasciarti fare cazzate come sacrificarti o scappare. E devo mantenere quella promesa! PER JILL!
Sentimmo piangere fuori dalla porta. La aprimmo e vedemmo LJ in ginocchio che piangeva.
Lo fecemmo entrare e richiudemmo la porta.
LJ: lei. Lei non voleva farmi del male! NON HA MAI VOLUTO! ERA COSTRETTA A FARE TUTTO CIÒ!
Mi guardava malevolo.
LJ: è colpa tua.... Si... È COLPA TUA!
I suoi occhi erano cambiati improvvisamente...
Prima che potesse farmi qualcosa lo abbracciai. Si calmò. Ricambiò l'abbraccio. Si scusò.
Hoodie: dobbiamo trovare un piano alternativo. Masky... Esci per favore.
Lo guardavamo stupiti.
Masky: perchè mai dovrei?
Hoodie: perchè uno di noi deve ricordare il nostro amore quando l'altro sarà morto. Voglio che sia tu a farlo.
Quel gesto mi fece commuovere. Non voleva esporre il suo unico amore.
Io: Toby anche tu. Dovrai occuparti di Persi e della futura bimba. Sono un madre schifosa, come la mia. Hanno bisogno di un riferimento reale. Non possono avere me. VA VIA TI PREGO!
Toby piangeva. Io piangevo. Tutti lì dentro stavamo piangendo.
Toby: NON PENSARCI NEMMENO! TU DEVI ESSERE PROTETTA! NON IO... Quando parlerai di me alla futura bimba... Digli che ero dannatamente bello....
Scoppia in una risata-pianto.
Io: sempre il solito...
Pupp: nessuno uscirà di qui. Noi 6 dovremmo agire insieme. Non voglio coinvolgere gli altri. C'è un modo per uccidere un demone.
LJ: e sarebbe?
Pupp: ho bisogno di cose molto particolari però. Dovrete ascoltarmi attentamente e non divrete farvi deviare dall'ira o dal dolore. Intesi?
Ci asciugammo le lacrime e annuimmo tutti insieme.
Pupp: per prima cosa... Ho bisogno di un cuore innocente.

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