Capitolo 103- Non ne ho idea.

185 9 0
                                    

Io: STA PER ARRIVARE, SPERO SIATE TUTTI PRONTI!
Tutti corsero, più eleganti che mai, nel salone. Quasi non riconoscevo quei volti che di familiare avevano ben poco. Tutti bellissimi, composti, in ordine. Non avevo mai notato la cicatrice della bruciatura sul collo di Jane, ma quei capelli nero corvino e ricci raccolti le stavano un incanto pur mettendo in risalto quello sfregio. E i veri occhi di Zero? Oh cazzo che meraviglia. Così neri che un pozzo di notte sembrava luminosissimo, ci si poteva perder dentro. Ma guarda tu che splendore Ben vestito di tutto punto, vicino al EJ nin sembrava neanche basso. E Sally, che meravigliosa creatura Sally. Senza tutto quel sangue sembrava così tenera e normale. Wow LJ! I colori quasi gli donavano! Poi senza quella parrucca disordinata, era un gran figo. Non mi ricordavo che Nina avesse i capelli biondi, vedendola sempre con parrucche colorate avevo scordato quella cascata di grano che non faceva altro che incorniciarle perfettamente gli occhioni blu. Caspita, BP sembrava così ansioso e triste senza la sua maschera.
Io: non state in ansia, ok?
Jeff: come? Noi? Ansia? Scherzi!
Io: Jeff, ti stai cagando sotto.
Jeff: decisamente si! Non pensavo di sentirmi così addosso l'odore della paura!
Toby: non è così cattivo come sembra.
Io: ah ragazze, non sbavate.
Mi guardarono interrogative.
Zero: che?
Ma subito il loro sguardo mutò in ammirazione, gli occhi si fecero a cuoricino e la bocca sembrava avere vita propria. Io ridacchiai, soprattutto vedendo i ragazzi stropicciarsi gli angoli delle giacche e battere velocemente i piedi.
Toby: Ehilà!
D.: bella Toby!
Io: ma vuoi parlare normale?
Ero arrossita notevolmente.
D.: il tuo papino ti mette in imbarazzo forse? Ah beh, non vorrei rubare il posto a Off.
Vidi scomparire sul volto di Off il solito sorriso, anzi i denti erano stati digrignati ferocemente. Lo guardai supplicante, volevo piangere, ma dovevo essere forte. Off capì al volo, lui capiva sempre tutto. Sfoggiò uno dei suoi più grandi sorrisi e si rimise al suo posto.
Grazie davvero.
Clock, devi controllarlo. Sai quanto può essere geloso. L'ultima cosa che voglio è che mio fratello rovini questa cena per colpa delle cattiveria di D. Ok?
Feci un cenno lieve con la testa, per non farmi notar troppo.
Perfetto.
Nessuno voleva parlare, non vlava neanche mezza mosca.
Io: madonna che caga sotto, manco fosse Dio.
D.: avrei più paura di lui. Io sono dalla vostra parte.
Jane: certo, e sei sempre pronto ad offrirci la tua splendida mano eh? Si è visto.
D.: ancora rancore? Nono, non ti si addice. O forse si? Forse era quello che volevo... Oh beh, chi lo sa...
Jane: sai, ora hai dei discendenti. Nulla mi toglie il diritto di farti fuori.
D.: provaci.
Io: BASTA! SEMPRE A FARE I BAMBINETTI!
Lasciai i piccoli in braccio a Toby e Zero e presi per salire le scale.
Io: SONO FOTTUTAMENTE INCAZZATA!
D.: ma che cazz..?
Toby: credo abbia le sue cose...
Io: SI! ORA È REATO SANGUINARE DALLA FREGNA?! BEH ALLORA AMMAZZATEMI, TRUCIDATEMI E SCEMPIATE IL MIO CORPO!
Jane: vieni subito qui.
Io: mmmm che palle. Scusate e bla bla.
Scesi le scale e, sfoggiando uno dei miei migliori sorrisi, presi Spartaco da Zero.
Io: si va?
Ben: poco lunatica eh!
Io: sai dove-
D.: fine.
Vidi tutti buoio, ad intermittenza qualche luce illuminava la stanza che correva veloce e potevo vedere tutti guardarsi intorno, come un grande ascensore al buio.
Ad un certo punto, proprio quand credevo di star per vomitare, la stanza frenò di botto ed una grande luce rossa illuminò tutto.
D.: mmm benvenuti all'inferno.
Jane: lo ricordavo più sucido.
Pupp: ti capisco, hai risistemato tutto?
D.: oh beh, per un evento così!
Io: non sapevo ci fossero anche i 'campi elisi' qui.
D.: oh si, sai mister fuori dalla mia nuvola, ha voluto il cielo per i santi e gli dei di varie religioni. I buoni li ha spediti qui, ma in una parte riservata a loro. Quel cancello aureo che risplende di luce propria e blabla è 'il paradiso'. Mentre l'altro... Beh, lì vano i bambini cattivi come voi. Tutto questo è il mio regno. Ovviamente sono fedelmente aiutato dai i miei demoni. I migliori vengono spediti sulla terra, per svolgere varie incombenze. Pupp è uno dei migliori, l'ho scelto personalmente.
Pupp: ora arrossisco.
D.: non fare l'idiota. E come scordare la dolce e cara Jan?
Jeff: che?
Jane: scherza lui.
Che cazzo succede. Cos'è che non so. Clock sicuro lo sa, vivono in simbiosi quelle due.
Mi guardò stringendo gli occhi, come se stesse cercando di leggermi l'anima.
Io: dove si svolgerà la cena?
D.: inizialmente doveva essere nei campi elisi, ma esseri come voi, come noi, non sono ben accetti. E poi dive spostare tutti quei 'buoni'? Allora ho dato a disposizione il mio splendido castello. Bello eh?
Alle sue spalle so eregeva un magnifico e imponente palazzo rosso cremisi, davvero spettacolare. Rimanemmo tutti a bocca aperta, tranne chi già lo conosceva bene.
Io: wow. Di che è fatto?!
D.: mmmm interessante domanda. Cristallo rosso, con rubini qua e la e magnifiche vetrate Italiane. Stile Barocco ovviamente. Si, posso aver cose pregiate come e quando voglio.
LJ: non avevamo dubbi.
D.: sai LJ, forse ho qualcuno che potrebbe interessarti tre le mani. Come si chiama? Jill? Mm credo di si.
LJ: come osi.
D.: sono la grande D, posso far tutto.
Io: non osare.
D.: solo per te, principessa. Forse dovresti dirglielo sai, al tuo fidanzatino.
Io: è mio marito.
D.: indifferente.
Toby: cosa??
D.: deve saperlo.
Io: mi ha detto oggi che... Toby tua madre non ce l'ha fatta. Non ha battuto il cancro, da sola è stato troppo da sopportare tutto insieme.
Mamma....
Io: amore dai...
Toby: era mia madre... E io l'ho lasciata lì, a morire da sola.
LJ: tutti muoriamo soli. Alcuni più degli altri.
Toby: ha sofferto una vita a causa mia e ora è morta... Dov'è?
D.: non puoi vederla.
Io: DOVE!
D.: Campi Elisi. Anche se volessi fartela vedere, e non voglio, in nessun modo potresti mai e poi mai accedere là. Sei un dannato, come tutti voi. Ora andiamo, ho ospiti.
Entrammo nello splendido palazzo, pieno di demoni e stanze di colori diversi. Vidi Toby un po' asociale, gli prese un tic alla spalle e vedendolo così, come all'inizio, mi fece tanta tenerezza ma anche tanta tristezza. Diedi i bambini a Zero e Nina che li coccolarono come fanno con Smile e Macchiolina.
Con un gran sorriso, andai da Toby. Eravamo su una sorta di tappeto rosso circondato di gente e non potevo assolutamente non sorridere. Guardavano tutti fisso su di me. Allora, arrivata da lui, lo presi sotto braccio e sempre con il più falso sorriso del mondo, lo strinsi a me e gli parlai.
Io: non puoi tornare all'inizio. Non puoi farmi questo. Non puoi farti questo.
Toby: era mia madre.
Io: ti capisco più di tutti, lo sai bene. Però devi essere calmo e pensare che adesso è finalmente dive meritava di essere. Era cristiana?
Toby: si, praticantissima. La domenica a messa e preghiera al mattino oltre che alla sera.
Io: allora! È nel posto più bramato nella sua intera vita!
Toby: grazie amore. Nina, passamela. Diamo spettacolo a chi vuole spettacolo.
Io: Zero, grazie. Concordo.
Ci prendemmo sotto braccio nuovamente, mentre con gli altri tenevamo i piccoli. Il tutto, fatto cn un grande sorriso.
Arrivati nella sala più grande che io abbia mai visto, ci sedemmo ad un bel tavolo, bandito tutto di nero, dove vi era una targa con scritto  'Rapp.Creepypasta&miti'.
Off: si sono sprecati.
Ben: e quanti saremo mai?
Io: più di quanti credi. Fortuna siamo solo noi.
D.: vado al mio tavolo, tra poco Sland firmeremo il tutto.
Sland: ottimo.
Quando si allontanò, tutti guardammo increduli Sland.
Masky: che dovete fare?!
Sland: firmare un 'contratto', che fino ad ora era stato solo verbale.
Hoodie: la sua protezione.
Sland: proprio così. Ieri ci siamo visti e discusso i minimi particolari, ma abbiamo deciso di firmare le carte con dei testimoni leali e attendibili. Tutti voi e i Santi vari.
Ben: ottima pubblicità per lui....
Nina: ....e protezione per noi.
Off: il punto è quello.
Sorrise come al solito.
Ovviamente mi sedetti tra lui e Toby, con i piccoli in braccio a entrambi.
Io: che fame.
D.: signori, un po' di attenzione.
EJ: inizia lo show.
D.: vorrei presentarvi mia figlia e la sua famiglia.
Sentii un grane applauso provenire da tutta la sala. Aveva ragione Eyeless, era solo un grande e falso Show. A nessuno interessava, se non per un secondo fine, essere lì. Persino Dio e gli altri Dei erano lì solo per dimostrare la nostra cattiveria e blabla.
D.: non è splendida? Mia figlia, sangue di umana e di Satana, unita a Ticci Toby, pericoloso proxy figlio di un'umana nonché di Sland in persona. Non sono splendidi questi bambini? Tutto questo sangue puro, mischiato in due creaturine così piccole. Ma ora passiamo ai fatti. Siamo qui oggi, per firmare un patto tra Me e le Creepypasta. Fino ad ora era stato un contratto verbale, ma da oggi sarà tutto scritto e rimarrà nella storia. Sland, a lei la prima firma.
Sland arrivò al tavolo delle carte e con una penna enorme imbevuta di inchiostro, fece un cerchio con una X al centro, che si illuminò di luce propria per poi sparire. Stessa cosa fece con la firma di D. Sentii bruciare terribilmente il poslo e sulla cicatrice del tridente fatta da D, apparve anche un cerchio con una X. Vidi che anche Jane e Pupp fecero la stessa cosa. Ma notai inoltre che anche sui polsi di Toby, Masky e Hoodie il simbolo combiò, il loro in modo diverso, infatti era il solito cerchio con la X, ma da un lato apparve un mini tridente.
Il ragazzo in piedi vicino a me si accostò al mio orecchio per sussurrarmi qualcosa.
Toby: brucia anche a te eh?
Io: terribilmente.
Toby: credi sia l'inizio di una nuova storia per noi?
Io: lo spero, ma non ne ho idea...

Ticciwork| vero amore?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora