Capitolo 119- Non ho mai trovato il mio Dio.

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Facemmo colazione una volta che Sland tornò su.
Jane: tutto rancore buttato.
Rouge: anche tu mi sei mancata piccoletta.
Toby: avresti dovuto dircelo.
Rouge: e finire nel suo mondo? Almeno siete venuti su bene. Diciamo che Clock mi ha sostituito alla grande.
LJ: vero.
Toby era ridiventato apatico. Vidi che un tic alla mano iniziò a tartassarlo per tutta la durata della colazione.
Alla fine presi i piccoli e lo portai su, con la scusa che non mi sentivo molto bene. Chiusi a chiave la stanza e misi i piccoli nel box.
Io: dice una cazzata.
Toby: mmm?
Io: non rinchiuderti in te stesso, ti prego.
Toby: lei era un grande esempio. Poi, puff. Scomparsa nel nulla. Fortuna poi tu...
Io: io ci sarò sempre. Ora facciamo così, andiamo da Sland e chiariamo tutto. Non posso vederti così.
Uscimmo dalla stanza e trovammo Kagekao salire le scale.
Kagekao: daijōbu? (Sta bene?)
Io: anata wa, shinpaishinaidekudasai.
(Si, non preoccuparti)
Kagekao: yoidesu. Ato ni. (Bene. A dopo)
Io: ikatsu ka no. (Certo.)
Lo salutai allegramente ed entrai nello studio seguita da Toby.
Chiusi la porta con un grande tonfo.
Io: perchè?
Sland: non posso dirlo.
Io: voglio sapere.
Sland: non posso....
Toby: PORCA PUTTANA! SONO TUO FIGLI, VUOI DIRMI CHR CAZZO SUCCEDE?!
Sland: giuro che all'inizio non lo sapevo. Quando l'ho scoperto l'ho allontanata per il tuo bene... Stavi migliorando.
Toby: PARLA!
Sland: non per te... Per Clock.
Io: mmm?
Sland: quando ho saputo che stavi arrivando ho dovuto allontanarla. Mi dispiace.
Io: lei chi è?
Sland: davvero me ne rammarico enormemente. Ho dovuto. Mi sentii anche con D e lui approvò.
Io: CHI È!
Sland: tua sorella.
Io: i-impossibile. Lei è viva... Ha un lavoro e una famiglia! Due figli e uno splendido marito! Pupp me l'ha assicurato....
Toby: porca troia.
Sland: Pupp non sa. Vallo a chiamare. Anche lei.
Uscii dalla stanza con i lacrimoni.
Io: PUPP! ROUGE! VENITE!
Corsero subito di sopra ed entrarono lievemente spaventati.
Pupp: che succede?!
Sland: sedetevi.
Apparvero altre due sedie dall'angolo oscuro e ci sedemmo tutti. Io però avevo lasciato la mia sedia vuota, poiché stavo sulle gambe di Toby, accovacciata e tremante.
Sland: so che ti fa male Rouge, ma ti prego, narra loro la tua storia.
Rouge: ricordo poco. Mio fratello minore mi stuprava. Aveva 14 anni mi sembra. Io 20. Quando tornavo dall'Università adorava stare con l'altro mio fratello e la mia sorellina. Una bambina così indifesa e docile sotto le grinfie di quel mostro, potevo solo immaginere cosa provasse.
Era il mio primo anno di Medicina, mia madre era fierissima... 'Avremo un medico in famiglia!' diceva sempre. Scappai di casa, non potevo sopportare lo stress. Inizia a vagare senza meta, fin quando non dovetti uccidere per sopravvivere. La mia prima vittima fu un camionista, cercò di toccarmi. Quando lo pugnalai una scossa mi corse lungo la schiena e continuai all'infinito.
Girovagai ancora e Sland mi trovò. Poi mi cacciò e il mond sembrò cadermi addosso.
Pupp: non può essere...
Rouge: cosa?
Io: si...
Rouge: volete spiegarmi?!
Sland: ricordi qualche nome?
Rouge: quello dei miei fratelli. Tranne lo stupratore, l'ho completamente rimosso. Quello di 17 si chiamava Jake, scelto da mia madre. Mentre quello della piccola lo scelsi io... Sapete, amavo la francia. Natalie si chiamava, un nome candido e dolce.
Scoppiai in lacrime abbracciando Toby, che mi strinse forte.
Rouge: che succede??
Io: Haeter.... S-si sei tu...
Rouge: come sai il mio nome? Nessuno lo conosce!
Sland: tranne la tua famiglia.
Rouge: oh cazzo.
Pupp: come ho potuto torturarti, senza sapere.
Rouge: come ho potuto odiarti, senza sapere. Natalie... Sei diventata alta, bella e hai una famiglia. Oddio! Sono zia...
Toby: e niente, un'altro membro della tua famiglia che in qualche modo mi ha ferito. Spettacolare direi.
Mentre piangevo scoppiai a ridere.
Pupp: per una cosa passata dai.
Rouge: non capisco perchè mi hai dovuto allontare.
Sland: non era nel vostro destino incontrarvi in quel momento. Se vi foste ritrovate, probabilmente Clock non sarebbe mai stata una killer come ora. E probabilmente anche tu. Pupp non vi avrebbe mai incontrate e sarebbe stato un grande casino... Meglio ora che non potete rinunciare a uccidere.
Io: grazie Sland.
Rouge: mi dispiace se ho mai dubitato di te, Sland.
Sland: andate. Voi due no però.
Indicò me e Toby.
Merda.
Sland: come?
Toby: emmmm si certo!
So fottuto... Cazzo! Oh ma porca troia. Eddai!
Sland: ottimo.
Che cazz....
Sland: Rouge, niente parolacce. Penso che Sally voglia parlare con te Pupp.
Pupp: ah si, dovevo aiutarla con qualcosa. Andiamo Rouge, abbiamo molto di cui parlare.
Quando la porta si aprì, trovammo tutti fuori a bocca aperta.
Cazzo, l'ho odiata per nulla. E pure lo Sland.
Jeff: cacchio...
Jane: beh, sprecherò meno tempo a odiare tutti e più a farmi una maschera. Clock dopo vieni in camera che ti faccio la ceretta.
LJ: tu in tutto questo, pensi alla ceretta. Giusto.
Jane: niente può rovinare la bellezza. Nemmeno una cosa così.
Rpuge: io non faccio una ceretta alle gambe da un mese credo ahah.
Jane: beh muoviti! Andiamo dai, ti tratterò come una regina. Toby, userò la tua camera eh.
Toby: si ma non lasciare creme e strisce di cera ovunque.
Jane: certo certo.
La massa intorno alla porta si dissolse velocemente.
Con noi entrarono anche Masky e Hoodie.
Sland: Hoodie, come vanno le medie?
Hoodie: ottimanente. Clock è avanti notevolamente, le mancano 27 vittime.
Io: eh, che vuoi fare, sono una maga.
Hoodie: poi c'è Toby con 33.
Toby: baaam.
Masky: noi esattamente come lui. Jeff esattamente come Clock, dopo quella strage con Clock si è fermato.
Io: è stato poco bene.
Sland: ora come sta?
Io: bene, sta sera andiamo insieme.
Sland: allora nessun problema. Poi?
Hoodie: si mantengono intorno ai 35. Ma abbiamo iniziato solo pocho giorni fa. Prevedo che entro fine settimana prossima, arriveremo anche a 20 per gli altri e noi anche meno.
Sland: ottimo Hoodie. Buon lavoro davvero. Qualche lamentela Masky?
Masky: l'acqua calda non funziona bene e la vasca nel secondo bagno comune perde. Ah, Pupp ha tenuto a puntualizzare che a lui serve tempo per mandare in depressione fino al suicidio qualcuno e ha chiesto se il suo numero potesse calare a 20, così da compiere un lavoro ottimale.
Sland: a questo non avevo pensato. E così sia. Per i nuovi arrivati Clock?
Io: allora, li ho come al solito istruiti sulle regole della casa, coprifuochi e cose così. Rouge si è già anche segnata per la lavatrice e Kagekao ha già chiesto consiglio per i guanti a LJ. Quindi armi, regole, igiene e sistemazione sono ok. Li ho anche informati delle regole più spartane come il prendere la birra sotto una volta finita in frigo e cose così, per la miglior sopravvivenza possibile.
Sland: fantastico. Toby, piani?
Toby: eccomi. Allora, avevamo pensato io e Hoodie che questa cartina potrebbe essere l'ideale per quella vittima speciale.
Io mi distaccai completamente dalla conversazione e mi misi a guardare tutti i libri nella libreria enorme. Li annusavo, sfogliavo e ammiravo. Nessun libro era uguale all'altro, nessuno si assomigliava. Ogni tanto sentivo parole o frasi a caso come 'ottimo'; 'ma se facessimo così?'; 'e da qua?'; 'potrebbe funzionare'.
Ad un certo punto vidi che anche Masky si era completamente perso nei suoi pensieri. Potevo senirli rimbombare in testa come un martello pneumatico.
Devo trovare qualcosa per domani. Cosa potrei mai comprargli? Cazzo dovevo andarci prima... Ma perchè mi riduco sempre all'ultimo? Potrebbe aiutarmi Clock! Lei ha buon gusto e sa cosa fa schifo a Hoodie! Geniale.
Mi guardò con un grande sorriso, di quelli strani.
Io feci una strana smorfia, poi con un cenno della testa acconsentii. Lui fece uno dei suoi sorrisi più ammalianti e io ridacchiai.
Sland: direi che è perfetto. Ottimo lavoro ragazzi. Ora, se permettete, vorrei parlare con Clock in privato.
Tutti e tre uscirono ma potei sentire i loro pensieri vicinissimi, infatti stavano dietro la porta.
Sland: allora?
Io: mmm cosa?
Sland: come va?
Io: sai che così mi spaventi si?
Sland: dai seriamente, è tutto ok?
Io: diciamo di si. Cosa c'è Sland? Quando fai così hai qualcosa di importante da dire. Spara dai.
Sland: va bene. Io e D, abbiamo deciso che dovresti andare all'incontro con quelli di su.
Io: ancora questa storia? Non so se voglio andare. L'ultima volta che ho parlato con D2, volevo pugnalarlo. E poi cosa potrei mai fare? La bella statuina.
Sland: sapevo avresti risposto così. Ma se tu andassi su.... Nel paradiso.... Dove ci sono quelli buoni morti...
Io: ma non è nei campi elisi giù?
Sland: per i non cristiani. Prima che morisse ho battezzato tua figlia, per assicurarle un futuro lì. Mentre, sai che Jill era molto credente?
Io: si... Aveva sempre un rosario con lei. Non so se voglio rivederle... Ho lavorato molto per non ancorarmi a loro.
Sland: lo so. Perciò l'ho detto. Deve essere una scelta tua e quello potrebbe essere un fattore. Di che tipo decidi tu.
Io: grazie.
Uscii dallo studio dopo averlo salutato. Come mi aspettavo, quei tre erano lì fuori ad origliare.
Hoodie: perchè non vuoi andare?
Io: perchè dovrei?
Masky: giusto.
Kagekao: scusate, avete visto Rouge?
Io: stava facendo la ceretta da Jane.
Kagekao: ah ok, grazie.
Masky: andiamo sotto?
Vidi Kagekao entrare solo in camera, ero curiosa di parlare con lui, mi stimolava la conversazione.
Io: vi raggiungo tra pochissimo. Amore, dovresti fare il bagno a Spartaco, a Ji ci penserò dopo io
Toby: ok.
Andò in camera mentre vidi scomparire quei due per le scale. Allora entrai sparata in camera di Kagekao. Era senza maglietta e senza maschera. Fu in lieve imbarazzo inizialmente, ma poi fu tranquillo.
Io: è successo qualcosa?
Kagekao: sai, mi manca il Giappone. Era pur sempre la mia casa... Qui mi sento come un pesce fuor d'acqua.
Io: sei arrivato oggi, non preoccuparti. Anche noi ci siamo sentiti spaesati dopo il trasferimento. Non tanto io, venivo in Italia da queste parti ogni estate, quanto gli altri, sempre stati nei pressi dell'Inghilterra. Ti ambienterai come abbiamo fatto noi, te lo assicuro. A volevo dirti che per eventuali lamentele puoi rivolgerti a Masky.
Kagekao: grazie mille... Anche se preferirei te, watashi wa yori ōku o shinrai.
Io: anche io mi fido di te, Kagekao.
Gli sorrisi.
Ero convinta che un sorriso potesse risolvere tutti i problemi e che affrontandoli sorridendo sarebbe stato più avvincente.
Kagekao: ho saputo che siete sorelle.
Io: si, a quanto pare...
Kagekao: vi assomigliate. Non tanto di aspetto quanto di carattere. Anche lei è sempre sorridente, sembra che non si abbatta mai. Avete avuto un passato di merda, ma nonostante quello siete sempre allegre. Esteriormente.
Io: è uno dei miei pregi. Com'è Rouge?
Kagekao: complicata... Molto complicata, come la pioggia a luglio. Ma anche speciale, come una rosa nera in un campo di margherite.
Io: sei un vero poeta.
Kagekao: ho avuto molto tempo oer riflettere, tutto qui.
Io: ti capisco...
Toby entrò in camera e si sedette vicino a noi.
Toby: scusa, ancora non mi sono presentato a dovere. Sono Ticci Toby, ma puoi chiamarmi anche Toby semplicemente.
Kagekao: piacere mio, Toby. Sono Kagekao. Il tuo nome?
Toby: te l'ho detto.
Kagekao: quello vero.
Toby: noi qui non ci chiamiamo spesso con i nostri veri nomi. Comunque Tobias Rogers.
Kagekao: mmmm Tobias. Origine ebraica se non sbaglio. Ama stare all'aria aperta ed è dolce e prenuroso con le persone a lui care.
Io: sei proprio tu! Il mio?
Kagekao: Natalie.... Sei una comunicatrice, molto intelligente e perciò amata dagli altri. Origine latina. Significa letteralmente 'il giorno della nascita', da cui Natale.
Toby: lei spiccicata. Come sai tutto questo?
Si tolse ancora una volta la maschera e si sistemò i capelli.
Kagekao: quando si è soli per molto tempo, si trovano cose da fare.
Toby: non dirlo a noi.
Io: per curiosità, Heather che significa?
Kagekao: disambigua.
Io: buono. Ora scendiamo giù, devo chiederle tante cose.
Toby: si dai.
Kagekao: voi andate. Io ancora devo abituarmi alla vita con tante altre persone. Siamo sempre stati io e Rouge, e prima di lei ero solo. Diciamo che non sono molto esperto ahah.
Io: non preoccuparti, è casa tua ora questa.
Stavo per uscire quando mi bloccò il polso.
Kagekao: prima sono andato a riprendere le birre. Ho trovato questo a terra dietro una cassa in legno. Chissà da quanto era lì, ho pensato potessi saperne più di me.
Mi mis nella mano una catena fredda. Cioé, il ciondolo era freddo, mentre il resto sembrava un po' ruvido al tatto e soprattutto percepivo la polvere sui polpastrelli.
Quando guardai sorrisi leggermente. Era il rosario di LJill, quello perso durante il funerale. Piansi tanto per quella catena. Non tanto per il suo significato, ma quanto per l'amore contenuto in esso. Ne percepii subito la forza, come una calda fiamma nel cuore.
Subito lo indossai e lo strinsi a me, con quanta più forza avevo.
Io: grazie davvero, non potevi capitare al momento più giusto!
Kagekao: davvero? Ahahah è importante per te?
Lo guardai un attimo, poi me lo sfilai e lo diedi tra le mani di Toby.
Io: si, ma mai quanto per lui.
Lo indossò versando una lacrima, teneva molto a Jill e quel che aveva dovuto fare lo aveva ucciso. Io avevo comunque il suo coltello di scorta, che usava solo durante le emergenze, soprattutto era per scena. Ma dato che era davvero bello decisi di custodirlo nel mio comodino, nel cassetto chiuso a chiave, la quale porto sempre sempre sempre al collo. Quando ero triste lo aprivo, prendevo l'arma e mi incidevo una piccola J sul braccio. Ormai ne ero piena, anche se sembravano solo cicatrici di piccoli tagli. Per me avevano ub significato profondo, perciò chiesi espressamente a D di non levarmele.
Toby: grazie amore.
Io: qualcosa in cui credere serve sempre. Purtroppo, non ho mai trovato il mio Dio. Credo mi avrebbe fatto comodo qualcosa a cui appoggiarmi nei momenti bui. Ma niente, lassù si sono divertiti a non darmelo.
Kagekao: tutti abbiamo un Dio interiore, basta solo trovare il coraggio di far pace con la propria anima, quella che mai ci abbandona e pur macchiandosi di sporco sangue e luridi reati, è pura e sempre al nostro fianco.
Io: anche le nostre? Quelle proprio sudice?
Kagekao: dov'è LJill?
Io: in paradiso.
Kagekao: allora hai ricevuto la tua risposta, non trovi?
Io: sei saggio.
Kagekao: sai, la saggezza non è che un mezzo per mostrare l'anima. Si dice che i saggi verranno sempre accettati in Paradiso, o in qualsiasi cosa ci sia dopo la morte, proprio perchè hanno mostrato al mondo ciò che sono davvero. Senza trucchi e senza inganni.
Io: e gli altri?
Kagekao: quando lo scoprirò, sarai la prima a saperlo.

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