Ticciwork| vero amore?

Capitolo 32-Finalmente un problema in meno

Erano le 5 del pomeriggio del 10 Settembre. Tutti stavano preparando qualcosa: chi puliva il prato, chi appendeva le ghirlande, chi cucina e chi sistemava i tavoli. A me avevano dato il compito di distrarre Toby. Allora lo portai nel bosco per fargli parte della sorpresa.
Toby: quanto manca?
Io: poco poco. Mammamia quanto sei pigrone!
Toby: eh che sono agit...
Io: chiudi gli occhi dai! Sennò che sorpresa è?!
Toby: okok.
Chiuse gli occhi, ma io gli misi comunque le mani sopra a essi per sicurezza. Per me era molto complicato farlo da dietro perchè Toby era moooooolto più alto di me, quindi ero in punta di piedi e spesso non toccavo il terreno.
Lo feci arrivare proprio nel dentro della foresta. Il sole quasi non passava più attraverso i rami che si erano fatti sempre più nodosi e neri.
Lo feci fermare e lo feci girare verso di me, in modo che la sorpresa fosse dietro le sue spalle.
Io: apri gli occhi
Toby: mmmm si amore sei molto-
Questa volta si interruppe da solo. Mentre parlava lo avevo fatto ruotare e così poté vedere lui... Il noatro paradiso. Lo avevo fatto portare dallo Sland proprio per il suo compleanno.
Toby: bella..... Ma quanto ti amo io a te?!
Io: troppo ahahahah. Auguri amore mio
Lo baciai e ci sedemmo sulla panchina a guardare i pesci inseguirsi e sguazzare nell'acqua, tranquilli.
Io: mi mancava questo posto... Però fermo, non è questa la sorpresa eh! Questo è parte del regalo.
Toby: oddio c'è anche altro??
Io: ovvio!
Tra una chiacchiera e un bacio si erano fatte le 7 e dovevamo tornare indietro a prepararci, altrimenti non saremmo arrivati puntuali e Jane ci avrebbe ucciso.
Tornammo alla casa e tutti si misero davanti alla porta sul retro per non far vedere nulla a Toby.
Salimmo di fretta le scale e ci andammo a preparare. Sopra trovammo Jane che vestiva Persefone. Jane: ecco a voi la bimba più carina di tutte. Clock posso parlarti in privato due secondi?
Non mi stavo preoccupando minimamente e così la seguii in camera sua. Sbatté la porta ed io spalancai gli occhi.
*tutto questo sussurrando con tono isterico*
Jane: ma che cazzo clock!
Io: cosa c'è!
Jane: sei incinta e io lo devo venire a scoprire da uno dei FlashBack di tua figlia?
Non mi era passato neanche per la testa che Persi potesse dire qualcosa involontariamente.
Io: volevo dare il grande annuncio come parte del regalo di Toby...
Mi sentivo una perfetta idiota.
Jane: sono felicissima! E contentissima per voi! Anche se andateci piano ogni tanto eheheh
Io: zitta ti prego... Mancano solo 4 ore alla sorpresa... Ti prego.
Jane: che sono scema?! Certo che mantengo il segreto.
Io: grazie! Ora devo andare a prepararmi.
Uscii dalla stanza di Jane ed entrai nella mia. Vidi persi giocare sul tappeto e Toby cercare di infilarsi i pantaloni.
Presi il mio vestito e me lo misi al volo. Mi piastrai i capelli e mi truccai nel giro di quindici minuti.
Mi infalai al volo le scarpe e presi Persi. Anche Toby era pronto, così scendemmo di sotto. Come anche per me, lo bendarono e io lo guidai sul retro.
Come al solito avevano fatto un lavoro con i fiocchi! Era simile al mio sono con il verde elettrico-smeraldo.
Toby: oddio.... Emmm... Grazie!
Facemmo un mega abbraccio di gruppo e subito iniziammo a ballare.

***********
Io: sono le 11! L'ora dei regali!!!
Toby: prima il tuo.
Presi un pacchettino e glielo passai, lo aprì e dentro vi era un Rolex d'oro molto costoso, con una dedica sotto 'A Toby. Amico, Marito, Padre'
Quando vide la dedica pianse. Mi strinse forte allora gli sussurrai qualcosa all'orecchio.
Toby: COSA?!
Io: eh si.... *mi carezzai la pancia* presto saremo in quattro...
Persi: avremo una sorellina papà!
Toby era quasi morto. Ma anche gli altri non scherzavano. Le ragazze ovviamente stavano piangendo e Off stava morendo soffocato.
Off: che cazzo ragazzini! Datevi una calmata!
Io: grazie mille Papà...
Off: sono felicissima ragazzina...
Mentre io parlavo amorevolmente con Pupp e Off, Toby era completamente bloccato su una sedia, LJ svenne attirando così l'attenzione di Nina che era più simile ad un fiume in piena e Jeff se la rideva alla grande con Ben. EJ era anche più sconvolto di Toby e non la smetteva di abbracciarmi. Jane che già sapeva tutto cercava di contenere le bambine un po' troppo elettriche. Era un delirio.
Io: ZITTI CAZZO.
Ci fu il silenzio più tombale che io avessi mai sentito. Le mie urla riecheggiavani nel bosco davanti casa, provocando uno stormo di corvi in fuga gracchianti.
Toby: non posso crederci... Ma come?!
Jeff: spiego io. Quando un papà ama tanto la mamma, decide di piantare un semi-
Tutti: JEFF!
Jeff: scusate, mi sembrava abbastanza pronto per questi discorsi... Oh beh, ne parliamo dopo Ticci.
Oh no. Toby scattò subito addosso a Jeff che rideva sadicamente. Puuuurtroppo io ero incinta e non volevo affaticarmi troppo. Peccato che solo io potessi calmarlo (eheheh). Stavo per alzarmi quando una fitta tremenda mi colpì la testa. Potei vedere chiaramente Jill con un coltello zuppo di sangue nella mano. Ma... Chi era la sua vittima? OH MIO DIO. Avevala testa di LJ tra le mani!
Io: OHMIODIO!
Per poco non svenni. Dovevo essere forte. Nella mia visione, avevo visti chiaramente delle ghirlande verdi.
Io: SPOSTATI LAUGHING!
Lui si abbassò e veddemo un coltello sfiorargli la testa e conficcarsi in un palo là di fronte.
LJ: che cazzo?!
Io: C'È JILL!
Lei piombò nel giardino toccando sadidamente il suo coltello. Lo lanciò verso di me, che prontamente schivai.
Continuò a lanciare coltelli a raffica ma tutti noi riuscimmo a schivarli.
Il suo sorriso pian piano si tramutava in paura e preoccupazione. Mentre i nostri.... Beh eravamo scattati tutti sulla BM, lanciamo uno guardo supllice a Sland che dide consenso con la testa. Ci scaraventammo contro la mostra preda, come dei leoni inferociti attaccano le gazzelle. Tutti demmo un contributo alla sua morte.
Chi la tagliuzzava di qua, chi la sventrava di là e così via. Il colpo di grazia lo diede Toby.
Toby: NON TOCCHERAI PIÙ MIA MOGLIE!
Gli staccò di netto la testa. L'appendemmo al tavolo e continuammo a far festa sul suo corpo.
Finalmente un problema in meno...