Capitolo 65- Macchiolina.

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Toby: allora ti amo. Come ho sempre fatto.
Io: è ciò che mi serve, è ciò che mi basta.
Mi stava carezzando leggermente la guancia calda.
Credo sia la sua mano fredda. Forse ha qualche turbamento, lui è sempre caldo.
Ha ragione. Chiedi, non costa nulla.
Io: amore tutto ok?
Toby: perchè?
Io: sei sempre caldissimo, mentre ora hai le mani gelide!
Toby: ho un po' paura..
Io: e di cosa avrebbe paura il temibile Killer Ticci Toby?
Toby: eh...
Io: dai su!
Toby: più che avere paura di qualcosa, ho paura oer qualcuno...
Io: Cioé?
Toby: ho paura per te. Per Masky. Per Hoodie. Per i ragazzi. Quello tronzo mi preoccupa.
Io: ma ora non ha attaccato quasi più!
Toby: ed è quello che mi preoccupa. Tu sei al settimo mese. E se stesse aspettando per i bambini?
Io: se volesse questi bambini, non si sarebbe palesati con gli attacchi dai. L'unica cosa che mi spaventa è che sia entrato qui e.... Beh mi... Come posso... Lo abbia fatto ancora. Cosa mai gli avrò fatto di male? Ero pur sempre una bamibina...
Toby: e ora sei una ragazza splendida. È questo il motivo della mia paura.
Io: lo so... Dai su, vieni qua!
Gli feci cenno di arrivare al mio livello, poiché in precedenza si era alzato, e lo strinsi a me. Come si stringe una pietra preziosa o un orsacchiotto quando si è piccoli.
Io: non mi lascerò prendere amore. Lotterò, ora che ho ritrovato me stessa, non vorrei perdermi ancora.
Toby: e io sarò sotto l'albero a riprenderti e sostenerti.
Io: ahahah perfetto.
Masky piombò in stanza col fiatone.
Io: ma perchè rovini tutti i momenti belli tu?
Masky: volevo dirti che.... Jeff... È stato colpito...
Dei grandi resispiri intervallavano il suo discorso.
Io: oh arrivo. Toby prendi ago e filo e tu Masky-
Masky: gli asciugamani, lo so. Hoodie è sotto a fare thé per dopo.
Io: ah
Toby: abbiamo imparato.
Sghignazzò varie volte. Scendemmo sotto e trovai Jeff steso sul tavolo in cucina, con delle ferite strane sulla schiena, come fossero delle frustate.
Io: ehi Jeff, sono arrivata.
Jeff: oh meno male!
Io: sapresti dirmi se ci riconosci tutti?
Jeff: certo! Non sono rincoglionito!
Io: lo so, ma devo accertarmene. Allora dimmi cos'è successo.
Jeff: ero nel bosco con Jane quando ho sentito rumori strani. Neanche il tempo di girarmi che delle fruste mi corpirono la schiena, facendomi piombare a terra.
Io: avevo immaginato le fruste. Jane confermi tutto?
Jane: sisi. Come sta andando?
Amavo la calma rilassante di Jane. Aveva la lacrima facile, ma solo per le cavolate. Per le cose serie riusciva a non far trasparire mezza emozione, neanche per errore.
Io: oh bene. Non posso ricucirle poiché non c'è niente a ricucire ahahah. Essendo delle sorta di 'scottature', posso solo disinfettare, bendare e dargli degli antidolorifici.
Jane: beh, non direi 'solo'! È un grande aiuto!
Finii con lo sventurato, gli diedi un flaconcino arancione pieno di pillole e rimisi tutto al suo posto.
Io: allora, una dopo pranzo. Prendila ora così da iniziare subito. Se proprio ti fa male male puoi prenderne una, ma deve essere preceduta almeno da un tozzettino di pane. Tutto chiaro?
Jeff: trasparente.
Io: Jane, aiutalo ad andare di sopra,fagli bere questo thé e fallo dormire. Ah senti, dovrai cambiare le bende ogni 8 ore circa, prima di ribendarlo però spalmagli questa crema. Serve per favorire una cicatrizzazione veloce.
Jane: sei un angelo, senza te saremmo tutti morti.
Io: ringrazia quel mostro di mia madre.
Pupp: almeno qualcosa di utile ha fatto non credi?
Io: solo questo però....
Mi prese in un grande abbraccio.
Pupp: ha fatto più di quanto tu pensi.
Cosa intenderà dire?
Io: cosa?
Pupp: un giorno ti spiegherò. O ti spiegherà.
Ero completamente immersa nelle mie riflessioni. Lo guardavo in cerca di risposta, che però non arrivò.
Jane: oh beh, io salgo. Quello già sta iniziando a sbraitare.
Io: oh si. Ciao Jane.
La salutai con un cenno della mano ed un sorriso e lei ricambiò.
Toby: amore andiamo su?
Io: no dai, vieni fuori con me?
Toby: va benissimo.
Io: ciao pupp!
Lo abbracciai e mi cedetti tra le braccia di Toby.
Uscimmo fuori e ci arrampicammo su ciliegio spoglio.
Io: non è buffo?
Toby: cosa?
Ci sedemmo sul solito ramo robusto. Io ero con le spalle al tronco, una gamba dritta davanti a me e una penzolona, mentre Toby era quasi steso, con la testa sulla mia pancia e la mia stessa posizione delle gambe.
Io: boh tutto questo....
Toby: spiegati meglio dai.
Io: mi sembra come di essere in un sogno o in un libro. Pieno di colpi di scena e romanticherie.
Toby: se fossimo in un libro, saremo felici e contenti cittadini normali. Chi mai scriverebbe storie su dei Killer? Solo dei matti. E poi, anche se fosse un libro di Creepy, saremmo comunque tutti vivi e illesi.
Io: e se fosse un libro di JK Rowling?
Toby: oh beh in quel caso saremmo tutti morti.
Io: ahahah giusto. Hai ragione, è solo una strana sensazione.
Toby: si dai.
Mi sporsi e gli diedi un bacio sulla fronte, come mio solito.
Toby: che vogliamo fare? Non voglio stare ancora dentro casa a far la muffa!
Io: andiamo con quei due stupidi in giro? Tanto sono ancora le 4. Ho visto dei negozietti interessanti in quella Ascoli! Oppure potremmo andare all'IKEA di Ancona.
Toby: per assurd preferisco i negozi all'IKEA.
Io: oh bene. Dai andiamo a chiamarli.
Toby: non riusciamo a stare mai 5 minuti nello stesso posto eh?
Io: naaaaaaaaaaaa
Ci alzammo e con passi felini, ci ritrovammo sull'erba gelida.
Io: cos'è?
Indicai una macchiolina nera dietro l'altro albero.
Toby: non saprei.
Io: oh mio dio.
Toby: cosa?!
Io: È UN MICINO PELOSINOOOOO
Corsi vero la macchiolina e la presi in braccio. Era un micetto tutto nero, ad eccezione di una macchiolina sulla fronte a forma di chiave. Si, di chiave. Aveva degli occhi azzurri come l'oceano.
Io: dobbiamo tenerlo.
Mentre lo tenevo, lo sentii accoccolarsi e fare le fusa.
Toby: sai che non decidiamo noi.
Io: andrò da Sland.
Corsi verso casa e volai nello studio di Sland, con Toby alle calcagna.
Sland: non possiamo.
Io: ma Machiolina?! È troppo bello! Ti prego Sland! Sono incinta io! Ti suuuuuuuuuuupplico!
Sland: va bene va bene. Ma te ne occuperai interamente tu.
Io: aiutata ovviamente.
Sland: non da me.
Io: grazie grazie grazieeeeeee.
Uscii fuori tutta soddisfatta e bussai alla camera di Hoodie.
Entrai e vidi Masky rinfilarsi la maglietta e Hoodie chiudersi i pantaloni completamente rosso.
Io: ma alle 4 del pomeriggio non avete niente di meglio da fare?
Masky: nope!
Hoodie: scusami, perchè hai un gatto in braccio?
Io: si chiama Macchiolina ed è il mio nuovo micino pelosino. Sland ha detto che potevo tenerlo gnegne.
Masky: ma è carinissimo!
Hoodie: Macchiolina?!
Masky: ancora più carinoooooooooo
Io: vedi? Ha una macchiolina a forma di chiave bianca bianca. È per forza un simbolo fi non so cosa dai.
Hoodie: bah...
Toby: beh, questo è sicuro simbolo che dovremo uscire a comprare la roba per il 'micino pelosino'.
Io: yeeeeeee
Masky: ma Smile?
Io: dovrà star buono.
Macchiolina si era addormentato su si me.
Hoodie: è maschio?
Io: yep!
Hoodie: almeno non ci ritroveremo circondati da altri 'micini pelosini'.
Io: dici così solo perchè sei invidioso.
Masky: andiamo?
Io: lo porto in camera. Toby scendi a prendere un piatto e un po' di latte?
Toby: subito.
Uscii dala stanza per andare nella mia. Cacciai dall'armadio uno scatolone abbastanza grande e vi misi sul fondo dei giornali vecchi e sopra una bella coperta usurata dal tempo. Vi posizionai Macchiolina che si raggomitolò tutto.
Arrivò Toby e mettemmo vicino alla scatola, un piatto colmo di latte.
Toby: che sia un segno?
Io: di cosa?
Toby: di un nuovo inizio...

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