Chi aveva ragione? Chi poteva saperlo? Chi poteva svelarci la risposta? La verità era celata dietro due semplici parole. Uccidere e Amarci. Mi risuonava nella testa con un orologio a pendolo a mezzogiorno. Pesanti, ma allo stesso tempo leggere e soavi.
Sland: avete ragione entrambi. Ora, se permettete, devo andare a giocare con Sally, o non mi perdonerà mai. Speriamo non voglia giocare ancora con il glitter.
Io: ahahah vai vai.
Scomparve, lasciandoci nello studio, cosa che non aveva mai fatto.
Jeff: andiamo?
Io: sei matto? Voglio curiosare un po'!
Jeff: e se tornasse?
Io: oh suvvia! Che è successo? Il natale si è portato via la tua curiosità? Oppure sei un pollo?
Gli lanciai uno sguardo di sfida che lui accolse con un grande sorriso.
Jeff: io destra, tu sinistra.
Io: bravissimo! Mmmm chissà quanti ninnoli tipo la mia collana ci saranno in giro? Oh guarda quanti libri!
Jeff: oh! Hai visto che coltello?! Ha il manico in oro purissimo! Pesante come un pezzo di roccia, maneggevole come una piuma!
Io: a proposito di piume, guarda quel calamaio! È sangue quello nella boccetta?
Jeff: lo userà per i suoi fogli, nell'universo parallelo.
Io: figo! Se Toby ci vedesse, ci ammazzerebbe.
Jeff: ah senti... Perchè fa quelle scenate?
Io: è geloso. Pensa che tu voglia scoparmiti o cose simili.
Mentre parlavo tastavo e annusavo quei fantastici libri antichi, fogli di papiro e pergamene. Cose probbilmente risalenti a millenni prima. Era su una scala molto stretta e di legno scuro, ma leggero. La sentii scricchiolare e prima di aprire bocca, sentii un piolo rompersi sotto i miei piedi. Caddi all'indietro da un'altezza notevole, poiché nello studio di Sland, non si riusciva a vedere il soffitto per chissà quale sortilegio astratto. Chiusi istintivamente gli occhi, ma sentii delle braccia afferrarmi, braccia che non sembravano quelle di Toby che di solito era sempre sotto alle mie cadute.
Aprii un occhi e tirai un grande sospiro di sollievo.
Io: oddio, grazie.
Jeff: e di che. Comunque, hai degli occhi splendidi.
ALLONTANATI DA LEI, COGLIONE.
Io: NO!!!
Sentii la porta aprirsi rumorosamente e Toby fiondarsi in studio, con il pugno già ben stretto e piazzato. Scesi dalle braccia di Jeff e mi ci misi davanti, parando con il mio viso, quello di Jeff. Mi prese l'occhio in pieno, ma essendo in BM neanche se ne rese conto. Mi scanso violentemente buttandomi a terra e iniziò a riempire di calci e pugni il povero Jeff che si difendeva a stento.
Mamma, ci penso io.
Sentii una voce che non riconobbi tra nessuna. Però un'ispiegabile forza mi fece rialzare, nonostante il dolore al viso e alle braccia, che avevo messo duetro di me per atterrare. Quella strana forza voleva farmi combattere e colpire Toby, ma quel barlume di buon senso mi trattenne. Mi calmai e la voce che mi intimava il combattinento, scomparve.
Andai da Toby e mi misi ancora una volta tra lui e Jeff.
Stava per sferrarmi un altro pugno, se non fosse stato per un filo d'oro. Vidi Pupp tendergli la mano alle spalle e bloccarlo.
Vidi gli occhi del ragazzo biondo davanti a me riprendere calma e riempirli di lacrime.
Cosa le ho fatto?! Sei un mostro Toby!
Io: amore, non è colpa tua. Stai vene Jeff?
Il ragazzo alle mie spalle invece si teneva una mano sul petto e cercava di riprendere fiato.
Jeff: oh... Sisi... Non preoccuparti Toby, la BM è così.... Così forte....
Parlava a stento.
Toby: io devo....
Si stacco dalla presa dei fili color dell'oro e iniziò a correre. Pupp stava per rilanciarglieli contro, ma io lo fermai.
Io: so dove va, sono nella sua testa.
Pupp: capisco.
So che aveva compreso il vero significato delle mie parole, e non quello superficiale.
Inizia a scendere le scale dove vi incontrai Jane e BP.
BP: che hai fatto all'occhio?!
Io: Toby in BM, è raro, ma quando capita è dura.
Jane: vieni che-
Io: devo andare da lui.
Poverina.
Vai, ragazza.
Feci l'occhiolino a Jane e corsi verso la porta per poi addentrarmi nel bosco.
Ormai lo conoscevo meglio del palmo della mia mano.
Oh, non stava andando al paradiso. Andava in un luogo molto più segreto e calmo. O almeno, così riteneva lui.
Quando volevamo star proprio da soli ma in compagnia, andavamo al confine del tetro bosco e ci arrampicavamo sul ramo più forte dell'albero più robusto. Da lì potevamo ammirare i ragazzi e le ragazze del paese. Si divertivano, chiacchieravano, ballavano, cantavano, cazzeggiavano e ridevano.
Vidi la sagoma del ragazzo biondo seduto su quel ramo di quell'albero. Cercai di non farmi sentire e mi sedetti sul ramo sotto. Guardai verso il paese e vidi una comitiva mista agirarsi nei pressi della piazzola. Ridevano ed erano così spensierati e liberi.
Poi il mio sguardo tornò sul ragazzo, che però era scomparso. Mi guardai intorno ma non lo vidi. Allora poggiai la testa rassegnata contro il tronco alle mie spalle.
Com'è bella.
Io: pensi rumorosamente.
Toby: lo so.
Io: dove sei?
Toby: sul ramo opposto al tuo.
Io: bello.
Non come te.
Io: amore, non è colpa tua.
Toby: si invece. Solo che quando Jeff ti staa tenendo stretta tra le sue braccia e ti ha fatto quel complimento, non c'ho visto più...
Lo sentii piangere, così mi alzai e andai da lui.
Io: mai amo vederti piangere. E mai te ne voglio dar motivo.
Toby: non sei tu...
Io: oh non iniziamo con queste cose da friendzoned! Non è colpa mia, tua o di Jeff.
Non potevo però evitare quei fastidiosi pensieri su Jeff che mi guardava, come mai prima, e mi faceva quel complimento.
Ma non dovevo interessarmene, il mio amore era Toby. Mai gli avrei fatto un torto del genere, lo amavo troppo.
Toby: scusami... Ti fa male?
Io: mi hai beccato il sinistro, mi hai rotto il vetro! Le lancette camminano?
Toby: corrono direi. Però si, funziona.
Io: è più vissuto spaccato! Intorno è rosso? Perchè un po' mi brucia.
Toby: si è rosso.
Io: mmm bene. Credo mi sia rotta un braccio nell'atterraggio. Poi una costola mi sta uccidendo, credo sia rotta anche quella.
Toby: sul serio???? Oddio.
Io: scherzo scemo ahahah. Cioé la costola mi fa male, ma rotta non è. Per quanto riguarda il braccio, potrei essermelo rotto. A casa controllerò.
Toby: mi dispiace...
Io: amore, a Natale sono andata in BM e stavo per uccidervi tutti.
Toby: cosa?!
Non ci credo!
Io: e fortuna che Off m'ha coperto le spalle... Comunque era per farti capire amore, che tutti noi perdiamo la calma prima o poi! Anche i ragazzi, normali...
Toby: tu sei normale.
Io: ventenni incinta, cn un orologio spaccato al posto di un occhio e con un fidanzato così?
Toby: così come? Matto e lunatico?
Io: matte e perfetto per me. Spiritoso, spontaneo, allegro, silenzioso e anche dotato.
Toby: ma dai ahahah
Io: vabbe è la verità!
Toby: allora io ho la ragazza più matta, simpatica, divertente, chiacchierono e con le tette più belle di tutto il mondo. Ok?
Io: uuuuh così mi fai arrossire!
Allungai il mio braccio intorno al suo collo e lo tirai verso di me. Asciugami con l'altra mano i residui di lacrime e come al solito gli presi il mento tra pollice e indice.
Io: tu sarai sempre il mio ragazzo perfetto. Mai nessuno prenderà il tuo posto. Oramai sono.... Sono Natalie Rogers.
Toby: oh il tuo nomignolo è così bello, perchè usare quello vero? Insomma, quell'altro è il segno della protesta e della tua libertà. Lo hai scelto tu, perchè tu decidi il tuo futuro. Clockwork Rogers è... È più meglio, ecco! Ahahahahahah
Io: vedi?! Sei fantastico amore mio...
Lo baciai, mentre lui infilò la sua mano destra tra i mie capelli e io feci lo stesso tra i suoi. Sembravano morbido velluto, di quello che si usa nelle confezioni regalo delle gioiellerie. Profumavano di frutta fresca, mi sembra mela verde. Oh si, ancora sento l' odore pervadermi le narici.
Toby: vogliamo tornre al casa? Quel gruppo mi sta dando al cazzo.
In effetti erano rumorosissimi! Urlavano e ridevano a volumi improponibili. Li avrei uccisi subito, se no fossero state quasi le 9 di mattina.
Io: ma la storiella che gli adolescenti dormono fino a tardi?! Non sono neanche le 9 e già questi rompono il cazzo. Bah.
Toby: sempre fine l'amore mio. Però concordo. Adiamo va.
Per evitare di farci vedere, e quindi seguire, fino a circa metà del bosco saltammo di albero in albero. Quando iniziammo a vedere la nebbia salire dal terreno e diventare tutto buio, scendemmo al suolo. Gli alberi erano così fitti da non far passare neanche un filo di luce e faceva davvero tanto tanto freddo.
Arrivammo a casa e subito ci fiondammo in camera nostra, lui per fare una doccia e io per vedere il braccio.
Quando sentii Toby infilarsi in doccia, vidi una figura sgattaiolare in camera.
Jeff: sei sicura che non mi odi? È pur sempre mio amico.
Io: non ti odia più del solito su. Comunque.... Perchè quel complimento prima?
Jeff: eh?
Io: lo sai.
Jeff: era la verità. Non avevo mai notato i tuoi occhi, compreso di orologio. Che ora è spaccato per colpa mia.
Io: non preoccuparti, è figo. Più che altro ho un braccio decisamente rotto e le costole mi stanno uccidendo ahahah.
Che occhi ragazzi.
Arrossii violentemente.
Io: o-ora devo vestirmi. Ci vediamo sotto....
Jeff: certo.
Se ne andò sorridendo, come al solito.
Perchè quei complimenti?! Perchè proprio ora?
Sembrava che il fato volesse giocarmi uno dei suoi subdoli scherzetti, ma non ci sarei caduta. Non questa volta.
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Ticciwork| vero amore?
FanficSalve, io adoro la ticciwork e quindi ho pensato di scrivere una storia su di loro. Ci saranno vari colpi di scena, ma non preoccupatevi troppo. I nostri 'amici' resteranno fedeli l'uno all'altra? Fino alla fine?