Capitolo 112- Il mio primo errore.

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Accompagnammo Proserpina a scuola e prima di partire andai a parlare con un professore perchè mi aveva convocata.
Io: dove devo andare Pros?
Pros: là...
Io: devi dirmi cose che dovrei sapere prima di entrare?
Pros: io...
X: eccola! Lei è la signorina Natalie Boni?
Io: mmm? Oh si eccomi.
Proserpina mi si avvicinò all'orecchio, per sussurrarrmi qualcosa.
Pros: ho preso a pugni un mio amico...
Io la guardai con un misto di felicità e uforismo negli occhi.
X: prego, di qua.
Io: ragazzi, venite?
LJ: eccoci.
Jeff: arriviamo.
X: loro sarebbero?
Io: i nostri due fratelli. Jeffrey e Jack.
X: perfetto.
Jeff mi guardò con gli occhi spalancati mentre LJ rideva di gusto.
Ci fece entrare in un ufficio molto spazioso e sedere su un morbido divano in pelle nero.
Io: lei sarebbe?
X: oh scusi, io sono il preside Antonacci.
Io: piacere allora. Cos'è successo?
Preside: sua sorella non le ha detto nulla?
Io: no.
Preside: ha preso a pugni un suo compagno, mandandolo all'ospedale in condizioni gravi.
Jeff: DAVVERO?!
I ragazz trattennero a stento l'entusiasmo.
Preside: si. Ovviamete dovremmo prendere provvedimenti, avevamo pensato ad una sospensione di 3 giorni.
Io: sospensione?! Ma mia sorella è in piazza per la lode all'esame di maturità!
LJ: non c'è altto che può punirla ma non uccidere i suoi ottimi risultati?
Preside: una settimana di lavori socialmente utili alla scuola. Sa, pulire graffiti, aiutare le inservienti, cose così.
Io: facciamo così: due settimane, ma non andrà nel suo curriculum.
Preside: signorina, non siamo qui per contrattare.
Jeff si alzò di scatto, andando alla scrivania. LJ lo seguì, ma per calmarlo e io con lui.
Io: Jeff, mi puoi andare a prendere un caffé? Per favore.
Mi girai verso lui dando le spalle al preside e alzai gli occhiali. Mostrai l'orologio che rallentava, fino a quasi fermarsi, segno che qualcosa poteva andare storto se non si fossero cambiati i pensieri o le azioni del momento. Jeff capì subito e ubbidì.
Jeff: come?
Io: macchiato con molto zucchero, non preoccuparti. Ti ripagherò.
Gli feci un occhiolino e lui corse fuori.
LJ: dicevamo signor preside. Allora, suppongo che anche lei non voglia rovinare la vita ad una povera ragazza no?
Preside: suvvia ragazzi, per una lode.
Io: signore, noi non abbiamo i genitori, sono morti molti anni fa. Allora, per scampare a tutto questo fardello, ci siamo rinchiusi in qualcosa. Per me è il mio lavoro, per Jack i bambini (aiuta in un asilo), per Jeff sono, purtroppo, le donne e per Pros è lo studio. Levandole la lode, rovinerebbe probabilmente il sogno di una povera bambina...
Riuscii anche a far scendere qualche lacrima finta, per poi stringermi tra le braccia di LJ fingendomi disperata.
Preside: oh emmm mi dispiace. Ok, vada per due settimane di lavori alla scuola senza riscontri sul voto di maturità e sul curriculum.
Io: oh grazie preside!
LJ: non sa quanto ci sta riempiendo di gioia! Quando dovrà venire?
Preside: tenendo conto dello studio... Dall tre alle 5 tutti i giorni tranne sabato e domenica, ovviamente.
Io: allora arrivederla preside, ora dobbiamo proprio andare. Grazie mille.
Preside: arrivedervi.
Io e LJ uscimmo calmissimi e una volta fuori improvvisammo un balletto stupido.
Jeff: beh???
Io: due settimane senza riscontri.
Jeff: grande Clock!
*DRIIIIIIIIIIN*
Io: già le 9?
Jeff: macchè, la prima campana.
Ci ritrovammo immersi in un mare di ragazzi, grandi e piccoli.
Io: che pulci. Il mio caffé?
Jeff: eccolo.
Mi porse un bicchierino con della schiumetta a metà.
Io: mmm ottimo Jeff.
Jeff: allora?
Io: cosa?
Jeff: non merito nulla?
Lo baciai sulla fronte, come mio solito.
Jeff: vabbe dai, può andare.
LJ: vado al volo in bagno.
Jeff: vengo anche io, non la tengo più.
Io: fate veloci!
Mi appoggiai ad una sorta di cattedra verde bottiglia vicino le macchinette. Vedevo passare davanti a me tutti quei ragazzi, in fondo mi ero persa tante cose non andando a scuola. All'improvviso due ragazzi mi bloccarono la vista, probabilmente della mia stessa età.
Io: si?
X: tu sei la sorella di Pros eh?
Ormai nei corridoi eravamo solo noi.
Y: ummm davvero splendida.
X: che ne dici di venire al bagno con noi? Eh Boni?
Io: sentite, andatevene va.
X: oh no, tu vieni con noi.
Mi prese per un braccio e l'altro tipo mi bloccò la bocca.
Mi trascinarono nel bagno e non potei neanche opporre un minimo di resistenza.
Per fortuna dai bagni stavano uscendo Jeff e LJ, che vedendomi in quelle condizioni scattarono.
LJ: LEVATEGLI LE MANI DI DOSSO, QUELLA È NOSTRA SORELLA.
Subito quei due cagasotto scapparono a gambe levate, facendomi cadere a terra.
Io: se li becco li uccido.
Entrambi corsero verso di me, cercando di rialzarmi.
Jeff: tutto bene?
Io: mi hanno rotto gli occhiali, come vado in giro mo?
LJ: Pros ne aveva un paio, andiamo da lei.
Io: veite, conosco la sua classe.
Salimmo veloci le scale e bussammo alla porta.
X: avanti.
Io: si scusi il disturbo, potrei avere Proserpina per un attimino?
X: oh ma certo! Su signorina Boni, veloce che deve essere interrogata.
Mentre aspettavo Pros, che aveva capito cosa mi serviva, notai i due ragazzi che avevano cercato di stuprarmi.
Li guardavo fissi negli occhi, nulla mi smuoveva. I loro volti impauriti mi stavano dando la carica, mi piaceva terrorizzare le persone.
Io: oh grazie Pros, te li riporto dopo. Salve a tutti e grazie ancora professoressa.
X: di nulla. Può chiudere la porta? Grazie.
Io: subito.
Uscii dalla stanza fuori dalle grazie di Dio e in due minuti eravamo in auto.
Io: vanno in classe con Pros, dio buono.
LJ: che ti frega? Chiederemo il nome a Sland. Piuttosto io mi preoccuperei di Pros. Che le sta succedendo?
Jeff: magari era destinata ad essere come noi.
Io: credo che l'abbiamo influenzata negativamente...
LJ: meglio così. Non è una che scatta facile, deve aver avuto i suoi motivi.
Io: eccoci, sta là il negozio.
Entrammo alla ricerca del bellissimo vestito verde della rivista e subito me lo trovò LJ.
Io: taglia?
LJ: ho preso S, sei secca, ma poi le tette....
Io: capito. Grazie provo subito.
Entrai in camerino e mi spogliai, dovetti anche levarmi il reggiseno che sennò si vedeva. Mi infilai senza problemi il vestito, il problema fu la zip. Dopo un tot di tentavi, decisi di uscire e farmela legare da uno dei due.
Io: qualcuno?
LJ: eccomi tesoro.
Allacciò subito la zip e lasciò cadere i capelli lungo la schiena. Mi girai e guardai allo specchio, restando senza fiato, come anche LJ. Jeff aveva avuto una telefonata da Ben, se avevo capito bene.
La commessa si avvicinò sorridendo.
X: sei un incanto!
LJ: sei davvero splendida, tesoro mio.
X: vedi? Lo dice anche il fidanzato!
Io: ahahah no, non siamo fidanzati. Lui è il mio migliore amico storico, quasi un fratello. Com anche quell'altro, a proposito che fine ha fatto?
Sempre e solo amico, non potrai mai superare Toby, lo ama alla follia e non puoi rovinare il loro matrimonio per un capriccio, idiota.
LJ: Ben lo ha chiamato, non so cos'è successo alla televisione del salotto.
Jeff: eccomi. Oh cazzo Clocky, sei un incanto!
Io: grazie... Che è successo?
Jeff: il tuo marituzzo ha sfondato la televisione, poi ti spiego.
Io: comunque lo prendo.
Tornai in camerino, per rivestirmi.
Ad un certo punto sentii il fruscio delle tende e una volta girata, vidi LJ pendermi il volto trale mani e baciarmi, con quanta più passione poteva avere. Io ero nel panico, non sapevo che fare. Ad un certo punto lo scostai da me e piansi tutto ciò che si poteva piangere.
Io: perchè mi fai questo?
LJ: perchè penso di amarti, ecco perchè!
Io: ma io amo Toby! Jack tu sei come un fratello per me cazzo, perchè a voi tutti non entra in testa?
Uscii dal camerino di fretta piangendo, tanto avevo già pagato il vestito. Ero così agitata che non mi ero messa neanche le scarpe. Volò anche qualche foglio dallo zaino. Entrai in auto e feci dei respiri profondi.
Cercai di calmarmi, dovevo calmarmi.
Vidi LJ arrivare di corsa con Jeff, dopo aver raccolto dei fogli.
Mi ero asciugata le lacrime, ma con una voce strozzata dal pianto, li invitai a salire.
Io: andiamo, è qui vicino.
LJ: Clock...
Io: ne parliamo dopo, ok?
LJ: ok...
Jeff: ne hai combinata una delle tue eh?
LJ: cazzi miei. Che è successo a Toby?
Jeff: un'altra tipa è entrata in casa, questa era molto veloce e scaltra. Però Toby di più. Gli ha lanciato un'accetta precisa alla gola, decapitandola. Il problema è che proprio dietro alla traiettoria del lancio si trovava la TV.
Io: vabbe, almeno è morta. Eccolo là, dobbiamo fare un pezzetto a piedi. Già è stato un culo trovare sto posto.
Andammo alla svelta al negozio, colevo attirare il meno possibile l'attenzione.
Io e LJ aspettavamo su delle scale a chiocciola che Jeff si provasse i pantaloni.
LJ: senti mi dispiace, non mi sono trattenuto.
Io: sai che devo dirlo a Toby?
LJ: mi ucciderà.
Io: gli dirò che avevo perso una scommessa. Non preoccuparti, non voglio infilarti nella merda. Sei pur sempre mio fratello. Certo, un fratello che mi ha baciata e ce vuole trombarmisi, ma pur sempre un fratello.
LJ: grazie Clocky...
Jeff: sono più figo del solito?!
Io: cadrai nello specchio d'acqua, prima o poi.
Una voce tremendamente familiare si eresse da un camerino.
Hoodie: Narviso, mitologia greca.
Io: HOOOOOODIEEEEE
Mi buttai tra le braccia del ragazzo e gli stampai qualche bacio sulle guance. Scesa dal ragazzo, girai freneticamente la testa alla ricerca di qualcuno.
Hoodie: è in camerino mezzo addormentato, non si è neanche accorto di voi.
Corsi nel camerino ed entrai silenziosamente, lasciando le tende aperte. Mi poggiai sulle sue ginocchia e gli diedi un bacio sulle labbra, a stampo.
Il ragazzo biondo mi prese per il, diciamo, sedere e mi tirò a sé, ricambiando il bacio con tanta passione.
Toby: mi sei mancata terribilmente.
Io: anche tu, amore mio.
Masky: wo ehi, mi provo un paio di pantaloni e quando torno il camerino è più pieno del letto di Rocco a natale?
Io: MASKYYYYYYY.
Mi tirai fuori dalle braccia del biondo per finire tra quelle del moro.
Masky: bambinetta! Ti sei ripresa da sta notte vedo!
Io: sisi. Grazie di tutto, anche a te Hoodie.
Hoodie: mi devi dei pantaloni!
Jeff: che è successo?
Io: non ero nell condizioni di sanità mentali tali da compiere una doccia da sola, mi hanno aiutata sacrificando i loro pantaloni, ormai zuppi e con shampoo alle erbe depurative.
Jeff: e io che pensavo fossero gay, hanno capito tutto sti due.
Batte al pugno a Hoodie che ricambio ridendo.
Io: bambini, vivo con dei bambini.
Masky: oh, come ti capisco.
Io: vieni amore, ti faccio vedere il bellissimo vestito che ho comprato! Mi ha aiutata LJ a sceglierlo e ha davvero gusto!
Toby: speriamo bene.
LJ non mi convince più... Ha quylcosa in mente.
Vuole allontanarmi da Clock quello stronzo! Solo perchè è il fidanzato. Ho deciso, mi prenderò Clock, con le buone o con le cattive.
Io: vabbe dai, lo vedi a casa. Masky, posso parlarti al volo? Volevo scambiare due parole su ieri...
Ci allontanammo dal gruppo, che tornò tranquillo sui vestiti, ma per sicurezza bisbigliammo.
Io: sto in un casino nero cazzo.
Masky: che succede?! LJ e Jeff?
Io: si! Allora ieri mi sono ubriacata con Jeff e gli ho fatto una pompa, ma tutto ok l'ho detto a Toby. Poi mi sono 'addormentata' con loro, non abbiamo dormito minimamente, abbiamo chiacchierato.
Masky: che troiona ahahah.
Io: shush. Poi, mentre ero in camerino nell'altro negozio, lui entra e mi bacia. Mmm e che bacio! Ma non mi ha fatto né caldo né freddo. Perlomeno a me, l'ho sentito pensare di volermi prendere, con le buone o con le cattive. Non so che fare!
Masky: che guaio! Jeff? Lui che dice? Secondo me dovreste duscuterne voi tre!
Io: ma se mi viene dietro anche lui!
Masky: oh avanti Clock! Tutti ti veniamo dietro!
Rimasi ammutolita.
Io: ma tu...
Masky: noi gay abbiamo un grosso problema, andiamo in crisi costante per colpa degli altri. Sai, l'accettazione e bla bla. Allora ci appendiamo a chi ci da conforto e amore, che sia del nostro sesso o no. E tu mi sei stata così stanto vicina, che è impossibile che io non abbia mai pensato a te in quel senso. Hoodie, Hoodie ti farebbe in tutte le salse, ma mi ama (per fotuna). Ben, l'ho sentito discutere con LJ del tuo culo! BP... Beh, BP è molto amico di Jeff, e chi va con lo zoppo impara a zoppicare! Devi capire Clocky che tu ci hai dato tanto, a tutt noi, senza chiedere nulla in cambio. Sai, oramai non si può più essere gentili poiché quel gesto viene frainteso.
Io: ma amo Toby....
Masky: svegliati Clock, il vero amore è un'illusione! C'è sempre un doppio fine, in tutto. Il sesso, i soldi, il potere. Puoi prenderla come vuoi, ma ci sarà sempre uno scopo dietro. D'altronde cos'è l'amore se non scambio reciproco di affetto? E se non è ricambiato, esso termina. Vedi? Scambio di qualcosa. Clock, non viviamo più nella favolina della buona notte, siamo nella cita reale. E se non stai attenta e pronta, quella ti mastica come niente fosse per poi buttarti via. Non dico che devi tradire Toby, assolutamente no. Ma non puoi neanche fingere con gli altri e in primo luogo con te stessa.
Io: ho fatto bene a chiamare te.... Sei il migliore.
Lo abbracciai forte a me e andai vi, con tanta forza nell'anima grazie alle sue parole.
Toby: eccovi! Noi dobbiamo andare Masky, Sland vuole discutere di non so cosa. Voi?
Guardai interrogativa gli altri, che grucciarono il volto come per dire 'boh, fai tu'.
Io: rimaniamo in giro fino all'uscita di Pros. Ah puoi dire a Ben di farci trovare subito il pranzo? Alle tre ha un impegno.
Toby: perfetto, a dopo.
Mi diede un lungi bacio, che speravo non finisse più. Una volta terminato avrei dovuto affrontare tutto quell'inferno e non ne avevo nessunissima intenzione. Purtroppo il tempo è distruttore degli uomini da secoli ormai e quindi il baciò finì con uno sguardo negli occhi fugace.
Se ne andarono, lasciandomi al centro del negozio, con alle spalle la realtà di quel giorno.
Io: usciamo, volete una pizzetta?
Jeff: pago e arrivo.
Si diresse alla cassa, con il suo solito sguardo attira-ragazze. Ovviamente tutte le ochette gli sbavavano dietro e lui parve divertirsi a fare occhiolini a destra e manca.
Io: che demente ahahah.
LJ: mi odi.
Io: come potrei?
LJ: odi mangiare salato prima di pranzo, è un tuo vizio. E di solito prima delle 11 non mangi assolutamente niente, poi mandi giù qualcosa di leggero per arrivare affamata al tuo pasto preferito. Sai, trovi inutile la colazione, dici che è uno spreco di tempo, soldi e cibo. Eppure ti diverti a cucinare sul presto, di solito ti sento ai fornelli verso le 6 circa, quando torni dalla cima dell'albero alto di quel bosco che di giorno ami e di notte temi. Ti sono successe tante cose in quel bosco, felici di mattina e terribili sul far della sera. Eppure ti ostini ad andarci da sola. Sai perchè?
Io: no....
LJ: perchè sai che avrai sempre qualcuno che veglia su di te. Ma queste certezze si sono infrante ieri sera. Quando sei corsa lo stesso nel bosco per affrontare le tue paure da sola. Oh, ma te ne sei pentita subito. Ma ormai il ragazzo era già su di te, come potevi impedirlo? Mi dispiace per ciò che ho fatto. Dovevo, meglio onesti che cornuti.
Io: verissimo.
Jeff: ho preso 7 numeri, 3 per te. Porca troia, rischiavi di battermi quasi.
LJ: che vuoi farci, senza trucco e piume sono irresistibile.
Io: andiamo.... La volete o no sta pizza?
Jeff: sisi, purché sia buona.
Io: è mai capitato che ti abbia portato in un luogo schifoso?
Jeff: nope.
Io: fidati di me ahahah.
LJ: è stato quello il mio primo errore...

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