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Alcuni anni dopo..

Questa casa sembra essere diventata un casino. Un vero è proprio casino. Nina ormai è cresciuta e ha i suoi ben 17 anni e la piccola Anna non più piccola ha 12 anni. L'adolescenza è la fase più dura da affrontare. Diversi scontri avvengono tra me e mia figlia. Per non parlare di Lele che spesso è troppo rigido con Nina. Ha paura che le fanno del male, io questo lo posso capire; il nostro mondo è pronto a mangiarti vivo, per questo abbiamo sempre cercato di proteggerle. Ma lei ora è grande, è normale che voglia vivere la sua vita e non vuole essere rinchiusa dentro una campana di vetro.
«Nina dove vai con quel vestito corto?»
«da Monica!»
«cosi? A fare cosa?»
«papà ti prego, ho 17 anni posso uscire come voglio?»
«no! Finché vivi qua dentro no. Quella gonna è troppo corta e non va bene. Vatti a cambiare.» rettifica mio marito. Lo guarda.
« è l'ultima volta che mi cambio» risponde. Salendo poi le scale. Mi avvicino a Lele che sbuffa.
«non dire niente!»
«invece parlo. Stai esagerando. Capisco che sei geloso. Capisco pure che il fatto di saperla a casa di Monica con Luca vicino non ti faccia stare bene. Ma ha 17 anni, la comprimi così Lele. »
«non comprimo nessuno» non mi guarda. Gli alzo il viso e faccio incontrare i nostri occhi.
«dalle modo di vivere la sua vita. Un po' di tregua. Se fai così finirà per odiarti. Vuoi questo Lele?» scuote la testa «ecco. È mesi che litigate per via sto Luca. Sei suo padre vuoi proteggerla ti capisco,lo vorrei fare pure io ma se non le lasciamo i suoi spazi non è giusto. »
«ci proverò Elo. Non è facile. » sorrido. Lo bacio. « Anna?»
«in camera stava studiando.»
«si è calmata dopo stamattina»
«sembra.» stamattina non voleva andare a scuola e mi sono innervosita. Lo presa per un braccio trascinata in bagno. È rimasta un ora in bagno arrivando a scuola in ritardo. Come ogni santa volta.
«posso andare adesso?» Nina si presenta con Pinocchietto e una maglietta lunga. Lele la guarda e annuisce. «sono a casa verso le 23!» blocco mio marito da un altro attacco.
«va bene Nina. Basta che stai attenta.»
«ciao mamma. Ciao papà»
«ciao nina» risponde suo padre. Che poi mi guarda e mi bacia «sei troppo larga»
«non è vero! Diamole fiducia. »
«ma la cena non è pronta?»
«alla buon'ora signorina. Finito di studiare.?»
«mamma si. Quindi?»
«quindi niente. »
«la cena?»
«tra poco»
«ma che palle!! Non è mai pronto qua dentro!»
«senti signorina bella modera i termini qua dentro. Hai 12 anni e già stai alzando un po' troppo la cresta.»
«tanto la cattiva sono sempre io vero mamma? A Nina le si fare tutto»
«anna basta! Finiscila di rispondere così a tua madre. »
«tu sai solo aggredirmi non mi difendi mai!»
«Annaaa ho detto basta. Quando dico basta è basta. » si alza Lele urlando. Non lo mai visto così. «lo sappiamo che la adolescenza è difficile. Sappiamo che viviamo in un mondo che non è facile da gestire. Ma ci siamo passati prima di te. Quindi calmati e finiscila con questi capricci. » abbassa la testa e si siede sulla sedia. Non dico nulla. Quando Lele perde la pazienza c'è poco da fare. Mi difende sempre. Gli accarezzò una spalla e lui mi guarda facendomi capire tante cose. Sono fortunata ad averti amore mio.

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