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Il concerto è finito. Dopo aver salutato tutti torno dietro. Trovo Anna ed elo abbracciate. Le mie donne. Ne manca una ma sono felice già così. Vedo i genitori di Denise con lei. Saluto con la mano.
«ehi» dico alle due che continuavano a parlare tra loro.
«papà sei stato fantastico oggi »
«grazie cucciola»
«dovevo per forza venire a vederti »
«io sono contento che tu sia qui. Sono contento anche che ci sia la mamma» elo sorride. Le bacio una guancia. Ringrazio Vanessa e Riccardo per essere venuti, lascio un bacio sulla guancia a Denise. Mia figlia ci saluta e va via.
«duetto fantastico sapevo che stavate preparando una bomba» confessa Vincenzo abbracciandoci.
«grazie»
«potremmo pure inciderlo se vi va» guardo Elo.
«si che ci va.» risponde lei. Ma che le prende? Qualcuno le ha dato una pozione magica? Sto sognando? datemi un segnale!  Qualcosa voglio capire. Lei ride.
«incidiamo questo duetto. Tanto il peggio è passato!» rido.
«ah il peggio? Perché cantare con me è così difficile ?»
«ma no. Erano le mie paure; credo che ormai ciò che dovevo fare l'ho fatto. Ho affrontato tutto come volevo. Il duetto inciso sarà solo un ennesima prova che voglio darti» Vincenzo le scompiglia i capelli è scappa. «ora non essere geloso pure di lui lui che ti rompo le gambe qua!»
«no no. Senti andiamo in hotel!»
«sei stanco» annuisco. Mi prende la mano. Mi metto la chitarra sulle spalle e la consegno a Vincenzo che ci aspettava fuori. Ci dirigiamo in hotel e saliamo in camera. Elo si siede sul letto.
«cosa ti ha fatto cambiare idea?» chiedo.
« è importante saperlo? Sono qua»
«si dia il caso che stamattina non volessi farlo»
« è venuto papà a casa. Voleva vedere come stavamo in realtà mi ha trovato piangendo» apre la valigia e cerca i cerotti per la ferita di ieri notte.
«ti ha fatto ragionare?»
«mi ha solo fatto capire che se non sarei venuta tu saresti rimasto deluso per tutta la vita. È non volevo questo. Il mio orgoglio voleva rimanere a roma»
«hai fatto vincere l'istinto» confesso. Vedo che si leva la benda. L'aiuto a togliere il cerotto. Con un dito sfiora la punta del mio naso.
«ho lasciato parlare l'amore che provo per te. » sorrido.
«anna è veramente felice di stare qua con l'amica»
«abbiamo fatto bene a farla venire qui. » gli medico il taglio. Sento che è caduto il silenzio ma non è di quelli pesanti. È uno di quei silenzi che capisci quanto amore ti circonda.
«amore» alzo il viso con il battufolo del cotone nelle mani. La guardo. «ma se quando torna Nina andiamo tutti a Lecce. Stiamo un po' lì da Ada e flavio?»
«si va bene»
«sicuro? - annuisco - Tanto credo che abbiamo un po' di pausa il mese prossimo. Nina credo non resti più x due settimane ma si prolunga» confessa continuando a guardarmi. Mentre io finisco di bendarle la mano.
«leo ha trovato casa. Quindi manca solo da finire il tutto» dico. Si butta su di me. Rido.
«Ti amo tanto. Sei il miglior marito che io conosca. Il miglior papà che tue figlie possono desiderare» sorrido. La bacio.

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