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«leo la valigia è ancora aperta!» gli dico. Sono seduta sul letto mentre lui si è perso in bagno. Domani parte e lo sto aiutando per modo di dire a preparare questa maledetta valigia. Papà sta preparando la cena. Anna sta sul divano e noi in camera da soli.
«stavo prendendo un po' del tuo profumo»
«che?» lo vedo con la boccetta nelle mani e una mia canottiera.
«ho rubato questo» sorrido.
«ti porti questo a Londra»
«si così ti ho con me»
«me lo dai un bacino?»
«me lo chiedi pure»
«si perché non posso muovermi. Se no me lo sarei già presa» si avvicina. Prende il viso tra le mani. Si abbassa e mi bacia.
«hai preso tutto?» chiedo.
«si. Dovevo prendere solo questi. Mi dispiace non poter salutare tua madre»
«dispiacerà anche a lei. Domani sta a Lecce è sicuro andrà da zia ada»
«la sua migliore amica?» annuisco.
«zia Ada è un po' come Alessia. È un amore. C'è sempre stata x mamma e ti dico che ha accettato papà fin da subito.» si siede al mio fianco.
« anche quando lo ha lasciato»
«zia Ada non ha mai lasciato mamma da sola. Quando sono nata si è fatta tre mesi qua a Roma. »
«wow che bella cosa»
«si.»
«le voglio molto bene. »
«sei legata un po' a tutti tu»
«si perché ci sono sempre stati. Sai quando dici che è importante ESSERCI. ecco loro sono testimoni che se una persona sta male loro ci sono. »
«i lividi come vanno?» mi chiede all'improvviso.
«bene. Stanno sparendo. »
«almeno quello. - respira - io domani sarò a Londra. Non sparire. Vedi che mi devi dire tutto»
« se è una minaccia vale lo stesso per te»
«io sono bravo»
«quando dormi» ride. Mi allungo un po' per prendere la pomata dal comodino. Sento delle fitte al petto ma sto zitta. Sono dei movimenti che non dovrei fare. Leonardo mi guarda e scuote la testa. Si alza e la prende.
«quanto sei testarda da uno a mille??»
«duemila. Che palle però non posso fare niente»
«puoi fare qualcosa?» mi guarda intensamente.
«che cosa??»
«baciarmi»
«questo è un vizio! » esclamò. La mia risata è un po' a singhiozzo visto i dolori. Spero passino presto.
«un bel vizio» mi fa sdraiare e lui sopra di me. Ok questa è una strana posizione. Sono alquanto imbarazzata. Respiro. Lui mi bacia con passione. Le nostre lingue si intrecciano. Aggancio le mani sul suo collo e cerca di non schiacciarmi.
«sei troppo buona!» mi dice appena si stacca.
«ti amo »
«anche io cucciola»
«me la metteresti quella pomata agli ematomi?» chiedo. Annuisce. Si alza. Aiuta me ad alzarmi mezzo busto. Alza la maglietta con le sue mani calde. Mi rendo conto che sono senza reggiseno. Vizio preso da mamma questo. Mi copro bene davanti e sento le sue mani muoversi nella mia schiena. Dio! Potrei morire.
«mhm»
«ti stai addormentando?» chiede. Sorrido.
«no. Mi sto rilassando che è diverso. Sta buono che c'è mio padre giù e poi...» mi blocco. Abbassa la maglietta. Mi bacia una guancia.
«saprò aspettare amore» dove lo trovo un altro così io??

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