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Lo schifo che sto provando in questo momento è alquanto impossibile da quantificare. Mi ero fidata di lui. Mi ero aperta. L'ho fatto entrare nella mia famiglia. Gli ho regalato il mio primo bacio. Gli ho detto “Ti amo” e lui mi tratta così. Continuo a fissare quelle due foto. Lui che abbraccia un'altra. La guarda negli occhi. Le sue mani sui fianchi di lei. Lei le mani nel fondo schiena del mio fidanzato. Voglio morire. Ma non si fa schifo da solo. Non mi risponde alle chiamate ai messaggi e guarda caso cosa succede. Prendo la nostra chat.
Mentre io penso a quante cose potevamo fare insieme in questi giorni se fossi stato giù. Tu stai a divertirti con un'altra. Ti chiamo e non mi rispondi. Ti mando dei messaggi e visualizzi senza rispondere. Potevi benissimo dirmelo che ti eri già scocciato. Ti ho dato me stessa. Ti ho aperto le porte della mia vita. Ti ho lasciato entrare dove nessuno è mai entrato. Ti ho regalato il mio primo bacio, il mio primo ti amo della mia vita. E questo è tuo ringraziamento. Non ti fai un po' schifo da solo. Le sue mani su di te. Le tue mani su di lei. Tu che le circondi la vita. Le mani di lei e tuo fondo schiena. Sei solo un pezzo di merda. Ti volevi prendere gioco di me. Avevo ragione a non fidarmi. Io non mi dovevo fidare di te. Sono un illusa. Una cogliona. Non cercarmi più Leonardo. Non ti far più vedere. ” invio. Mi tremano le mani. Mia sorella mi guarda. Sgancia la cintura e mi abbraccia. Piango.
«shh nina»
«che succede dietro?» mio padre si ferma al semaforo.
«niente» risponde mia sorella.
«nina stai piangendo ti fa male qualcosa?»
«si il cuore papà» rispondo. Sì volta mi guarda. Non dice niente riparte. Credo abbia capito tutto da solo. Le notifiche continuano arrivarmi dalla gente che commenta la foto. Controllo ogni commento. Veronica gli scrive “Leo ma sei impazzito?” lui continua a non farsi vivo. Lo odio. Lo odio con tutta me stessa. Arriviamo al parco. Mi siedo su una panchina. La prima che trovo. Mia madre si si siede accanto a me.
«proprio come quando ero piccola. Io e te al parco senza papà. Quel giorno quando lo visto ho capito che qualcosa mi legava a lui. L'amore per un padre si capisce subito. Io sentivo il mio cuore battere forte. Oggi il mio cuore è rotto mamma. Non batte più. Sanguina è basta. Mi ero fidata. Fidata ciecamente di lui. Mi ero fidata dei suoi gesti delle sue parole. Invece mi ha dato il ben servito. In questi giorni era in disco. Serena un amica di Veronica lo ha fotografato in atteggiamenti molto intimi con una tipa. Si fa toccare il sedere da una che non sono io. » singhiozzo.
«Nina stai calma adesso respira.»
«non ci riesco mamma. Mi fa male qui - indico il cuore - mi sono innamorata di un altro pezzente. Mi ha preso solo in giro.»
«nina ora sei arrabbiata delusa. Ti capisco. Cerca però di vedere pure ciò che ti ha dato.»
«mamma chissà che cazzo ci ha fatto. Io non posso capirlo. Non posso giustificare un atteggiamento del genere. Viviamo lontani. Non so quello che fa lui. »
«Nina lo so. Ma se reagisci così è peggio. Non voglio mettermi in mezzo. »
«non farlo. Tanto appena tornerà qui chiuderò per sempre questa storia o forse l'ho già chiusa non lo so. »
«l'amore è a volte sofferenza Nina. A volte per fidarsi di più ci vogliono delle prove»
«ma non sono queste quelle che volevo. Mi aveva detto ti amo mamma. E poi mi fa queste cose. No non posso accettare» mi abbraccia lasciandomi due baci tra i capelli. Lo odio. Lo odio con tutta me stessa.

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