145.

555 50 15
                                    

Siamo arrivati da poco alle terme. È un posto magnifico. Le nostre ragazze hanno scelto veramente bene. Abbiamo sistemato la roba in camera e subito Lele mi ha trascinato in piscina. L'acqua è calda e inizio seriamente a rilassarmi. Ne avevamo veramente bisogno. Il nostro rapporto di solidifica ogni giorno più. Questi momenti mi ricordano la nostra prima vacanza dopo essere tornati insieme. Nina era piccola. Anna ancora non era nei nostri progetti. Ma ricordo bene quanto ci eravamo aperti quel giorno. Gli avevo confidato che avrei voluto fermarlo quando l'ho lasciato ma non ho fatto in tempo. La distanza con loro ha funzionato, ci ha dato modo di capire quanto siamo legati io e lui, quanto i rapporti veri siano forti da resistere.
Lele mi stringe per i fianchi,appoggiando la schiena al bordo della piscina. Passo intorno ai suoi capelli la mia mano.
«hanno fatto proprio bene le nostre figlie a organizzarci una cosa del genere. Finalmente un po' di pace. » mi confessa sorridendo.
«a volte penso che le cose belle arrivano perché sono destinate ad arrivare. » mi guarda «Io non sono di molte parole, negli anni ho preferito sempre dimostrarti certe cose. Ho sempre preferito non dire nulla perché tanto poi i miei occhi parlavano. Abbiamo passato così tanti momenti insieme che spesso quando sono fuori casa mi porto il nostro diario di bordo e mi rivedo le nostre prime foto. È passato un tempo illimitato. Mi guardo li è riconosco una Elodie diversa da quella di oggi. Li ero all'inizio della consapevolezza, avevo da poco iniziato ad amarmi e nonostante ancora non ti avessi detto nulla rispetto a te perché mi blocco già ero innamorata. »
«Amore a me non serve che parli e lo sai bene»
«lo so Lele. Lo so che per te le parole sono fluide, che non servono a un granché se non ci sono fatti che le dimostrano. Ma a volte mi sento inferiore a te. Tu riesci comunque a dirmi tante cose durante la giornata. Anche un “amore ho paura di perderti”. Io no, io le mie paure le dimostrò in un altra maniera. Mi allontano. Guardo un punto fisso. Inizio a spararmi e non capire più nulla. Tu riesci a scrivere. Io negli anni ho scritto qualcosa e sai bene quanto io sia autocritica. Non mi piace mai nulla. Accartoccio e butto, invece magari è il pezzo della vita. Tu la scrittura la fai vivere. »
«Elo non c'entra nulla che io sia un cantautore. Guarda che anche io scrivo e cancello mica le canzoni si formano con la prima stesura. C'è del lavoro dietro. Che grazie a Francesca stai riuscendo a fare anche tu. Devi essere orgogliosa di quello che fa. Delle canzoni che scrivi; che regali al tuo pubblico. Loro ti apprezzano. Lo hanno sempre fatto. Esattamente per quello che sei. »
«vedi sai sempre trovare le parole giuste al momento giusto. » rispondo al discorso che poco fa mi ha fatto. Lasciandomi comunque senza parole.
«le parole si trovano sempre didi»
«io non le so usare» mi accarezza una guancia. «non come le sai usare tu» respira. Sì avvicina al mio viso e mi bacia. Se riuscissi a sbloccarmi interamente come ai primi tempi in albergo. Dove tutto sembrava più semplice per via della situazione. Sono partita che non ne volevo manco sapere di lui ed ora sono sua moglie e abbiamo due figlie. Continuo a non rendermi conto di quanto io sia cambiata grazie a lui.

É arrivato il tempo di lasciare spazio a chi dice che di tempo e spazio non ne ho dato mai.”

Siamo Due Satelliti ❤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora