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«quindi hai deciso cosa fare? Verrai a Napoli con me?» chiedo a Leonardo mentre finisco di preparare la borsa. Si torna a casa veramente oggi. Mi sta prendendo un po' male. Sento la malinconia salirmi.
«non lo so nina»
«leo manca una settimana!!»
«nina lo so. Ma io sai bene che non posso lasciare nonna da sola»
«trova una soluzione almeno scendi con me!»
«a te pare facile trovare qualcuno sconosciuto per lasciare tua nonna qua. È come se vivessi con Claudia e ti chiedo di trovare una soluzione»
«io lo avrei fatto. Per stare con te. Evidentemente non ti frega molto»
«adesso inizi con questa storia»
« È la verità Leo.»
«ma quale verità. Nina senti nonna è l'unica cosa che nella mia vita c'è sempre stata non posso mollarla così su due piedi per una festa di famiglia » lo guardo. Sono scioccata! Non può averlo detto! Prendo il mio spazzolino. Non dico più nulla. Non ho più niente da dire. Ho già capito tutto dalla sua ultima frase. Chiudo il borsone.
«oh! Stai bene?»
«si. Non c'è bisogno che mi accompagni prendo la metro. »
«nina non ti puoi comportare così però. »
«mi comporto come mi pare e piace. Se non ti sto bene fai come cavolo ti pare. » esco dalla stanza e lui mi segue.
«ciao Antonietta. Grazie di tutto per questi giorni passati insieme. Torno a casa oggi»
«di già? Ammazza come volato il tempo. Grazie a te bella» le bacio una guancia. «torna presto!» non rispondo.
«nina ti accompagno. »
«no. Ti ho detto che vado in metro. »
«ma che succede?» chiede Antonietta scioccata un attimo dal nostro bisticcio.
«niente Antonietta. Tutto ok. » apro la porta di casa sua. Saluto con la mano. Esco. Scendo le scale dell'appartamento. Vengo fermata per un polso.
«che vuoi? Mollami. Voglio tornare a casa adesso»
«non li lascio andare incazzata. Ti accompagno io a casa tua»
«non voglio stare in macchina con te. Hai già detto con quelle parole prima. Va bene così.»
«sembri una bambina Nina adesso. Si dimostrano i tuoi 18 anni veramente »
«sarò anche una bambina, ma almeno avrei cercato di risolvere la situazione. Ma te lo detto resta qua. Resta con tua nonna. Io scendo a Napoli e se mi va sto giù una settimana. Poi non venirmi a dire che ti manco perché è colpa tua se non stiamo insieme» mi libero dalla presa e cammino per strada. Finché non arrivo alla stazione.
Siamo sempre alle solite, una volta che chiedo una cosa io non si può mai fare. Avrò i miei 18 anni quello che vuole, sarò pure capricciosa, una bambina ma almeno qualcosa per lui se me la chiede l'ha faccio sempre. Sono salita a Londra per stare con lui quando me lo ha chiesto. Vedo la metro arrivare e ci salgo sopra. Mi siedo su un sedile e mi arriva un messaggio.
Leo: “Odio quando ti comporti così! Non posso risolvere la questione come vuoi tu”
Nina: “fai come ti pare! Non mi interessa più.” invio e stacco la connessione. Non voglio sentire più nulla.

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