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*scusate il ritardo ragazze. Ma tra tutte queste gioie oggi mi sono un attimo persa*

La festa è finita. Tutti sono andati via. A parte Leo che è seduto da una parte. Sta con il telefono in mano. I miei stanno finendo di pulire. Alessia é rimasta per dare una mano. Mi avvicino a lui.
«ehi che succede?» mi siedo sulle sue gambe.
«domani devo tornare su Nina»
«sei giù per questo?»
«si. Non possiamo stare insieme. Nonna ha bisogno di me. Veronica domani poi lavora tutto il giorno.» gli passo una mano tra i capelli.
«stai tranquillo. Sai dove trovarmi.»
«non si può fare questa vita. »
«lo so. Ma devi stare tranquillo ok. Qualsiasi cosa ti passa per la testa mi chiami me lo dici. Non mi fare come ultima volta che sparisci e poi...» mi bacia a stampo.
«non voglio fare altri casini Nina. Ne ho già fatti fin troppi in venticinque anni della mia vita. Vorrei stare tranquillo. Godermi i nostri momenti.»
«Anche io» mi abbraccia.
«sei bellissima oggi. Questo vestito bianco con i brillantini e le chiazze rosse ti sta veramente bene»
«grazie amore mio» sorride. Mi accarezza una coscia. «troveremo il modo di stare insieme. Ne sono sicura.»
«lo voglio pure io» mi guarda. «vuoi stare con me stasera. Se tuo padre ci da possibilità?»
«io e te da soli?» sono imbarazzo. Non abbiamo mai dormito da soli se non sul divano quando ho avuto l'incidente.
«si. Ma se non te la senti non fa nulla. Era perché domani parto.»
«sto con te.» appoggio la mia fronte alla sua. Non stacca la sua mano dalla mia coscia nuda. Respiro. Sento anche il suo. Tutto si annulla quando sono con lui. Non sento più nemmeno mezzo rumore. Noto che chiude gli occhi. Sorrido.
«sono anche tue le forze che ho» sussurro. Una frase di una canzone di mia madre. Sento che una mano sale e mi accarezza la schiena. Non so cosa gli passa per la testa. Leonardo anche quando è giù con me non parla molto. Cerco di leggerlo ma certe volte riesce a tenere ciò che ha dentro ben nascosto. Stiamo insieme da poco è questa cosa credo sia abbastanza normale. Ma vorrei scoprire tante cose di lui. Vorrei guardarlo è capire. Ora sta di nuovo con gli occhi chiusi e respira. Sta un po' giù perché poi domani parte ma se fa così è peggio.
«piccionicini » ci richiama mia madre.
«scusate» dice Leonardo mentre io mi alzo da sopra di lui. Mio padre sorride.
«non ti preoccupare Leonardo. Adesso è maggiorenne io posso fare ben poco - ridiamo - però ti tengo d'occhio. La vedo star male di nuovo ti ritrovi attaccato al muro.»
«messaggio ricevuto suocero»
«ecco bravo. » ci guardiamo.
«papà senti posso stare con lui stanotte. So che questa cosa prima di dava fastidio e credo pure adesso ma...»
«ma sei grande. Prendi le tue scelte. Io sono al tuo fianco. Mi raccomando. » lo abbracciò.
«grazie».
«mia sorella mi abbandona. Alessia fammi compagniaaaaa» fa la drammatica Anna ridendo. La spingo leggermente e lei mi tira per abbracciarmi. La mia vita è tutta qua dentro.

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