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Ci siamo baciati non mi rendo conto di ciò che è successo. Lo stretta a me mentre la baciavo. Sentivo che potevo essere ovunque ma non mi importava perché c'era lei. Quelle magiche sensazioni che non ho mai provato. Nina è davvero speciale. Non vorrei rovinare questo momento. Vorrei restare qua a Roma con lei. Ma nonna ha bisogno di me. Il lavoro pure e non posso rimanere qui. Siamo abbracciati. Lei è seduta sulla mie gambe che sono stese e la sua testa sulla mia spalla. Mi lascia un bacio sul collo. Non si è mai lasciata andare così. Credo stia veramente bene è questo per me è importante. Voglio lei. Lo voluta da subito dal momento che ha messo piede in casa discografica a Londra. Se fosse tascabile me la porterei dietro volentieri. Le accarezzò una coscia e sento che sorride.
«Nina dobbiamo tornare» affermò. Non si muove.
«non voglio muovermi»
«neanche io ma dobbiamo»
«uffa»
«eh uffa. »
«ora chissà quando ti rivedo»
«tra due mesi compi di 18 anni» mi guarda stranita. «facebook segna tutto mica è scemo. E poi ti ho cercata una volta andata via»
«sei uno spione»
«ma non è vero»
«si invece» ride mi pizzica un braccio. «ma poi chi ti vuole al mio compleanno ti stai autoinvitando tuuu!»
«ah se non mi vuoi resto a Londra. Cerco qualche biondina»
«fai fai»
«me lo stai dicendo tu eh» mi guarda.
«se solo ci provi ti mollo in meno di due secondi» allude al fatto che ora stiamo insieme. Quasi non ci credo  che dice queste cose. Me li sono sempre sognati questi momenti.
«ah perché siamo fidanzati adesso?» chiedo curioso.
«Dopo che ci siamo baciati e hai detto che vuoi solo me e io la stessa cosa mi pare una cosa pure ovvia o no?»
«si sì. Sei buffissima quando cerchi di non sbagliare niente»
«ti diverti a farmi diventare tutta rossa vero?»
«sei bellissima anche così »
« è bastaaaaa!» esclama aprendo le braccia e poi coprendosi il viso nel mio collo.
«sei mia adesso. Non ti lascio andare!»
«anche io. » la stringo di più. Poi ci alziamo e ritiriamo il pranzo che in realtà non abbiamo mangiato visti gli eventi. Nina prende la borsa. Mi avvicino e la bacio a stampo. Sorride dopo. Le prendo la mano e ora di tornare a casa. Chiamo un taxi che ci porta a casa sua.

Sotto casa Esposito.
«chiamami appena arrivi» gli dico ancora dentro taxi.
«stai tranquilla cucciola. Tu stai tranquilla.» se va beh pure cucciola. Oggi mi vuole sul serio morta. Il pranzo. Le coccole. Il bacio. I baci. Le carezze. Tutto dentro il cuore mi porto. Mi prende il viso. Strofila il suo naso con il mio e poi mi bacia a stampo. Approfondisco il bacio.
«ti voglio bene» gli sussurrò dopo essermi staccata con difficoltà.
«anche io cucciola.»
«vado o i miei mi uccidono»
«lele in primis»
«esatto non gli ho detto niente»
«ok allora posso ritenermi morto»
« ma smettila.!!» Scendo dal taxi. Il tipo sì sarà pure scocciato di vederci amoreggiare dentro. Ridacchiò tra i miei pensieri e scende anche lui.
«mi raccomando Leo. »
«farò il bravo promesso »
«chiamami appena arrivi» ripeto.
«si Nina stai tranquilla davvero. Ci sentiamo appena metto piede in casa.»
«bravo» lo abbracciò. Sta per baciarmi. Lo blocco.
«non sotto casa mia. Ti prego» annuisce. Gli bacio una guancia.
«ciao cucciolo torna presto»
«piu di quanto immagini» sorride e apro il cancello. Apro la porta di casa e lo saluto con la mano prima di chiuderla alle mie spalle. Mi volto e trovo casa rivoluzionata. Manco mezza giornata è c'è il casino qua dentro???
«Ninaaaaa finalmente»
«ciao Mamma. Ma che avete combinato?»
«tra poco arrivano i nonni abbiamo sistemato camera degli ospiti e questi scatoloni sono da mettere in mansarda. Tuo padre gli ha mollati qui»
«come al solito suo fare»
«esatto. Come è andata?»
«bene. Alle sette parte è già mi manca mamma»
«ti stai innamorando?» mi chiede accarezzandomi una guancia.
«non lo so può essere. Ci vado piano mamma. Ho paura di farmi male ma non rinuncio»
«brava» sta per andare in cucina
«ah mamma»
«dimmi»
«ci siamo baciati» non dice nulla. Resta immobile. Mi avvicino io e mi stringe subito dopo. «sento ancora il sapore suo sulle mie labbra»
«figlia mia tu sei cotta»
«ma va la!» ride.
«nina sono contenta per te davvero. Se ti vuole bene, se ti fa star bene io sono contenta. Mi fido di te»
«grazie mamma»

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