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*scusate il ritardo oggi ma sono stata tanto impegnata e non ho avuto un momento per pubblicare. Vi lascio il capitolo. Baci sparsi 😘😘😘*

Porto Leonardo fuori dall'ospedale. Siamo nel giardino. Sono leggermente nervosa. Gli avevo detto di non venire stamattina. Visto come mi aveva risposto stanotte.
«una cosa ti avevo chiesto! Manco quella sai fare»
«non volevo lasciarti da sola»
«però ieri hai pensato bene di attaccarmi appena ti ho detto che non sarei uscita.»
«nina sei sempre a casa. Volevo vederti.»
«perché pensi che io non abbia voglia di vederti»
«mi sembra quasi di no. Ti stai allontanando. »
«allontanando di cosa Leo? Cazzo lo vuoi capire che mio padre doveva fare un operazione importante?»
«lo so Nina. Potresti pensare anche a noi due» mi guardo intorno. Stiamo dando spettacolo. La gente ci guarda. Lo tiro in un posto isolato.
«uno non alzare la voce con me. Due la mia famiglia viene prima di tutto, mamma e papà sono più importanti. »
«stai dicendo che contiamo meno di zero»
«non ho detto questo!» affermò.
«si invece. Hai detto questo. Stai facendo capire che i tuoi sono più importanti di me e te. Della nostra storia»
«ho detto che sono importanti perché una volta che non ci saranno più a me mancherà un pezzo della mia vita» mi guarda. Sta zitto. Ok forse queste parole lo feriscono visto che non ha mai avuto dei genitori.
« va bene fai come ti pare. Pensa alla tua famiglia. »
«leo che palle però! Sta faccia da cane bastonato solo per due giorni senza delle attenzioni che potrei darti comunque appena tutto si sistema. »
«ah si? Tra quanto? Tra un mese due? O quando tuo padre poi tornerà a cantare. »
«tutta questa fretta da dove ti esce. Non mi pare che ti stia lasciando. Non mi pare non mi faccia sentire. Prendi tutto sul personale»
«perché per te è normale che due fidanzati per due giorni non si vedono?»
«si è normale Leo. Per me è normale. Io ho una famiglia. Ho una sorella. Ho ho da pensare a casa. A pulire. A preparare il pranzo. A sistemare le cose per il matrimonio dei nonni. Se non ti sta bene quello che faccio la porta è quella!»
Mi sposta il corpo. Senza darmi risposta. Se ne va.
«sei come tutti gli altri pure tu. Preferisci scappare anziché restare a sostenere una persona» urlo. Non si gira continua a camminare. Torno su da mia sorella che cé sola, mentre la mamma è dentro.
«che succede?»
«niente Anna. Lascia perdere!»
«ma se stai nervosa più di prima! Hai litigato con Leonardo?»
«si. Ma lasciamo perdere»
«siete due teste dure ma si può?»
« è lui che non capisce»
«ma tu anche non gliene dai modo Nina. Lo sai bene che non ha mai avuto una famiglia»
« è quindi? Non potrebbe provare a capire che io c'è l'ho e devo badare a tutto?».
Sfrego le mani sul pantalone.
«no. Perché siccome non ha mai avuto una famiglia non capisce e tu non gli dai modo di farlo. Anzi facendo così peggiori solo le cose.»
«se vuoi può»
«nina sei egoista così. Tutti devono capire ciò che hai tu ma per una volta perché non cerchi pure tu di vedere cio che portano gli altri dentro. Guarda che in questo mondo non esisti solamente tu e i tuoi dolori. Anche lui ha i suoi è se fai così non porterai nessuna relazione avanti»
«non è egoismo»
«invece si» sbuffo. Non ribatto non voglio sentire altro.

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