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Io e Anna stiamo ridendo da una buona mezz'ora. Situazione imbarazzante. Volevamo sprofondare pure noi. Mica solo loro. La mamma era proprio attaccata al papà. Menomale che hanno fatto pace.
«Nina»
«anna dimmi»
«che ne dici se diciamo al papà di andare con la mamma tanto lui ora è libero per la data di Firenze ci vuole una settimana. Tra un giorno è il tuo compleanno ma facciamoli stare oggi e domani da soli»
«come facciamo?»
«scendiamo a Napoli io e te. Loro salgono a Torino e poi si prendono qualche ora per loro. Dai siamo Grandi. La scuola sta finendo. Noi non abbiamo fatto tante Assenze»
«bisogna prima chiamare il nonno lo sai?»
«lo chiamo io?»
«ok aspetta ti faccio il numero» cerco il numero del nonno il rubrica e schiaccio il tasto chiama. Aspetto che squilli e metto il vivavoce.
«pronto?»
«nonna? Perché rispondi tu al telefono del nonno?» chiedo.
«perché tuo nonno è come il figlio la testa la dimentica a casa» scoppiamo a ridere.
«che succede? Perché avete chiamato a nonna?»
«dobbiamo chiederti una cosa»
«ditemi»
«ci vuoi per due giorni giù. Scendiamo oggi e domani. »
«certo che vi voglio. Ma i vostri?»
«sono successi un po' di casini nonna. Ti spiego appena sono giù a napoli»
«oddio! Mi fai preoccupare cosi»
«no nonna. Nulla di grave. Nina sta bene. É solo che mamma e papà hanno bisogno di pace» interviene Anna in mio aiuto. Non voglio raccontarle di Leonardo per telefono.
«ma per me potete scendere bambine»
«nonna ma nonno dove sta? Può venire a prenderci alla stazione ci scoccia prendere la vesuviana per arrivare a Pomigliano»
« è uscito con Mattia per delle cose. Ma sono sicura che appena lo avviso, verrà a prendervi»
«allora nonna - afferma Anna - prepara il letto di papà che noi oggi siamo da te.»
«va bene amori miei. Io vi aspetto ciao»
«ciao nonna Linda. » diciamo in coro. Appoggio il telefono è scendiamo giù. La mamma piega la coperta. Papà invece mette le scodelle nella lavastoviglie.
«ok mamma papà ci ascoltate» dico.
«nina se per prima... » blocco mio padre.
«no no. Io e Anna dobbiamo dirvi una cosa. Leonardo non se fatto più sentire segno che sicuramente se n'è andato - mamma mi guarda - abbiamo deciso di fare un gesto per voi»
«si, visto che da quando siamo nate che vi prendete solo del tempo per noi è poco per voi. Abbiamo deciso che voi salite a Torino. State insieme oggi e domani. Il giorno del compleanno di Nina tornate. Nel frattempo noi andiamo giù dai nonni»
«ma voi siete matte!» esclama mia madre.
« è ora di tornare a essere una coppia e non solo una famiglia. Dai mamma! Siamo grandi adesso. Nina ha quasi 18 anni io presto ne farò 13. Non siamo più bambine. Prendetevi del tempo per voi»
« io non so che dire!»
«papà devi solo preparare la valigia e andar a Torino con la mamma. Fare il biglietto su Italo è fine» dico io stavolta. Anna mi batte il cinque e loro vengono ad abbracciarci. Lavoro di squadra!

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