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Tre giorni dopo.

Le visite vanno bene. Il polipo estratto era benigno e ora sto iniziando la riabilitazione della voce. Posso parlare poco ma posso. Finalmente lancio quella maledetta lavagna che a forza di scrivere mi fa male la mano. Elo mi ha accompagnato per la terapia ora stiamo tornando a casa.
«didi tutto ok?» chiedo
«si amore. Sono solo un po' stanca. Gli instore li ho annullati per questa faccenda credo. La riunione del tuor era saltata per l'operazione. Domani mi tocca passare soprattutto da Emma o mi licenzia!»
«Elo, però non ti avevo detto di lasciare perdere il lavoro»
«ma non ho mollato tutto. Solo che tu sei importante»
«ok amore. Io lo so che sono tuo Marito che mi ami ma il lavoro è la tua vita perché lasciarlo a metà»
«perché senza di te non ci voglio stare. » sorrido. Parcheggia sotto casa. Mi guarda.
«promettimi che torni a lavorare Elo. »
«te lo prometto. Domani vado da Emma e finalmente poi inizio il tour»
«Ecco brava. Tanto ora le ragazze sono in ferie dalla scuola. Nina quest'anno si diploma quello che poi vorrà fare lo deciderà lei. »
«Le però stai parlando troppo. Non ti devi affaticare»
«amo ti prego eh!» ride. Mi bacia. Scendiamo dalla macchina e entriamo in casa. Le bacio il collo. Troviamo un biglietto sul tavolino.
«anna. Ninaaaa. Dove siete?» urla mia moglie. Nessuna risposta. Prendo il biglietto.
nel cassetto della credenza dove tenete i dischi troverete due biglietti per le terme. Abbiamo già prenotato noi in hotel. Io dormo da Leonardo. Anna dorme da Denise. Buona vacanza!
P.S. Non vogliamo fratellini e sorelline stiamo bene così!!!
Annina e Nina!❤”
«Elo» la guardo. Mi prende il biglietto e poi apro il cassetto. Non ci credo lo hanno fatto davvero. Un altro foglio “naturalmente i nonni ci hanno aiutato. Baci!” rido.
«ma lo hanno fatto sul serio?»
«si. »
«io non ci credo le! Sono impazzite!»
«a me sembra surreale»
«quindi riunione. La sera si parte. Tre giorni fuori solo io e te. Poi tra due settimane dobbiamo stare a Napoli?» annuisco.
«io e te da soli»
«a me non sembra vero. »
«tua figlia da Leonardo» mi guarda e ride.
«la tua faccia Lele veramente»
«oh è sempre mia figlia!»
«hai detto tua, come se fosse mia ahahah è comunque tranquillo. Rilassati non ti fanno diventare nonno.»
«aspetta stai dicendo che.. »
«buongiorno Lele. Sei tra noi finalmente»
«no questo è troppo per me»
«ma smettila! »
«stasera che torna mi sente»
«ma che ti deve sentire amo. È maggiorenne e poi Leonardo ha aspettato.»
«e ci mancava solo che non aspettava. Dio mio! » elo ride per la mia disperazione.
«sei un comico davvero.» la tiro per i fianchi.
«te lo faccio vedere io il comico» la butto sul divano e ride per via del solletico. Niente avevamo detto riposo! Seh! seh!

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