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«Allora Nina, la gamba sta a posto, oggi abbiamo tolto i punti devi dargli solo tempo alla ferita di finire la cicatrizzazione. Questa è la lastra alla gabbia toracica, le costole si stanno sistemando continua a non prendere pesi. Adesso potrai usare le stampelle. Mi raccomando non ti affaticare troppo. Continua ad usare la pomata quando hai dolore.» mi dice il medico. Annuisco. Sono felice di stare meglio. Sorrido ai miei. Anna mi stringe la mano. Lei sa quante notti a volte passo a piangere.
«ci vediamo tra due settimane per penultimo controllo»
«grazie di tutto dottore» dico stringendogli la mano.
« ho fatto solo mio lavoro. Tu sei una ragazza forte. »
« ho preso dalla mamma»
«ora puoi andare» lo salutiamo ed esco. Noto due messaggi di ale.
Primo messaggio: “Come è andata la visita? Nina ti prego rispondermi. Sono preoccupata per te. ”
Secondo messaggio: “ok sei arrabbiata. Hai ragione non avrei dovuto darti contro, ma devi lasciarlo perdere a Luca. Per quanto riguarda Leonardo non ti fai sentire e vedi che succede. Mi manchi tartaruga”
Scoppio a ridere. Mi chiama tartaruga perché la mattina sono lenta a carburare. Ci metto un po' prima di far colazione. Così come le tartarughe ci mettono tanto a camminare. Decido di rispondere:“Ho finito adesso. Sto bene è tutto ok. Stai tranquilla. Ti voglio bene orsetta” è la mia orsetta. Quando mi abbraccia mi fa sentire protetta. Come quando abbracci un pupazzo enorme e ti senti che tra quelle braccia come quelle della tua famiglia non accadrà nulla.
«ah proposito voi avete fatto pace?» chiede Anna facendomi ridere.
«che stai diventando Nina due ?»
«papà rispondi. Non si accettano domande» dico io.
«si che abbiamo fatto pace. Se no non saremo qui insieme» risponde la mamma.
«possiamo andare sul sicuro??»
«ma dove siamo in polizia?»
«papà non fare lo spiritoso che Barbie e Ken vi hanno portato a fare tante di quelle Paci che tra poco ve le sognavate le notti» iniziamo a ridere.
«chi se lo dimentica!»
«ecco. »
«quindi ci andiamo tutti insieme al concerto di papà tra 5 giorni?»
«certo Anna. Nina deve pure suonare!»
«papà dici davvero?»
«certo in questi giorni scegliamo una canzone e vieni in studio con me che la prepariamo. »
«grazie grazie» dico abbracciandolo. Mi stringe. Mamma poi guarda Anna e si fanno l'occhiolino. Che mi nascondono ste due? Faccio finta di nulla. Tanto lo scoprirò.
Andiamo via dall'ospedale e raggiungiamo la macchina. Saliamo su. Direzione parco. Oggi abbiamo deciso di stare un po' nella natura. Sento il telefono squillare. Ma non è il suono della suoneria di messaggio o chiamata. Una notifica fb. “Serena ti ha taggato nella foto di...” apro. E resto bloccata. Non ci posso credere. Non è vero? Ditemi che non è vero. Stringo la mano in pugno. Voglio non essermi mai buttata in questa storia.

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