58.

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Il campanello suona più volte. Leonardo si precipita ad aprire e poco dopo la figura di Alessia si fa viva davanti al salotto. Saluta Leo e poi viene ad abbracciarmi. Quanto mi era mancata. Riusciamo solo a sentirci. E a scuola manco da esattamente una settimana. Non ci voglio andare ridotta così. Mamma ha avvisato i professori delle assenze. Mi devo riprendere.
«ciao bellezza»
«ciao pazza. Siediti.»
«io esco vi lascio sole»
«ha paura di me per caso?» sussurra rido.
«alessia ti sento! La risposta è no. Vi lascio solo sole. Il tempo di una chiacchiera e torno»
«grazie»
«non consumarla che poi non mi resta nulla»
«che simpatico che sei!»
«ciao amore a dopo» mi bacia davanti alla mia amica e poi esce di casa prendendo il mio mazzo di chiavi. Alessia mi guarda con uno sguardo sognante.
«sembri un pesce lesso» le dico.
«siete così carini»
«ma ti sei vista? Sembra che non hai mai visto due persone innamorate»
«oh ne ho viste tante. Ma voi due siete speciali. Comunque come stai?»
« bene ale. Mi sto riprendendo. Domani Leo parte. E già mi manca. Mi mancherà vederlo. Mi mancheranno i siparietti comici con papà la mattina. Il fatto che sono entrambi gelosi. Mi mancherà guardare papà ogni sera e vederlo sperare che Leonardo non allunghi troppo le mani. Mi mancherà il bacio della buonanotte che in questa settimana non mi ha mai fatto mancare. Mi mancherà tutto. E non so come potrò fare!» le dico. Mi guarda e mi abbraccia.
«ammazzerete questa distanza Nina. Prima o poi andrai a londra da lui. E poi ricordati che il mese prossimo é il tuo compleanno è lui sarà qui.»
« lo so. Ma dovrò comunque aspettare un mese e non so mica se ci riesco ad aspettare tutto questo tempo.»
«ci sono io. Oddio non è la stessa cosa ma mica ti mollo»
«grazie»
«ma che grazie! Su sono la tua migliore amica è questo quello che fanno le amiche stare vicino»
«lui è perfetto così ale. È perfetto in tutto. Anche in una piccola carezza. Anche quando mi innervosisco e mi lascia i tempi. Non so se lo merito uno del genere» mi accarezza un braccio e mi sorride.
«te lo meriti tutto Nina. Sei una persona fantastica te lo sempre detto. Credo di non aver mai visto una persona più forte di te. Hai reagito all'incidente in maniera decisa e non me lo sarei mai aspettato. Io credo di essermi meritata un'amica come te. Ti ho saputo aspettare» mi tiro un po' su con il avambracci e la tiro per abbracciarmela. Mi ha aspettato. Mi ha osservato. Ha saputo capire quando era il momento di interagire con me. Ha capito sempre tutto fin da subito. E io le devo dire grazie. Senza di lei. Senza mio padre probabile sarei ancora tra le mani di quei due. non so che ha fatto la terza, forse anche lei ha capito di che pasta sono fatti e si è data alla fuga. L'abbraccio si fa più stretto.
«ehi tesoro piano o mi uccidi. Queste costole sono messe male» ridacchia.
«scusami»
«naaah! Tutto a posto! » mi bacia una guancia. Mi riguarda negli occhi
«quindi Lele e Leonardo vanno d'accordo?» mi chiede.
«si ale. Anche troppo d'accordo. La sera prima di andare a letto parlano di calcio. Basket. E di tanta musica. Papà gli ha fatto pure suonare il suo piano forte un giorno e sai che oltre me non lo fa toccare a nessuno. - annuisce. Ha gli occhi che le brillano, anche i miei credo abbiano la stessa lucidità - allo stesso tempo papà è geloso. Quando vede Leo magari accarezzarmi la coscia ridacchia e alza gli occhi cielo. Ieri per puro caso ci stavamo baciando e lui faceva finta di tossire. Eravamo entrambi imbarazzati.»
«ammazza Lele gelosissimo di sua figlia»
«io pensavo peggio. Ma ho capito che mi vuole bene e anche se ogni tanto fa il geloso ha accettato Leonardo. »
«sei felice?»
«tantissimo.»
«questo è l'importante bellezza.» sorrido.

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